C’è qualcosa di peggio che essere tradita e mollata dal ragazzo con cui pensavi di passare tutta la vita. Ed è vederlo online su WhatsApp, per tutta la notte, e sapere che non sta scrivendo a te, non sta pensando a te, ma a qualcun altro.
È proprio quello che capita a Gioia al suo ritorno da Londra, dopo aver passato mesi facendo di tutto per tornare da Matteo, cantante di un gruppo rock che sembrava irraggiungibile e invece quattro anni prima era diventato il suo ragazzo. Peccato che ad aspettarla all’aeroporto, al posto di Matteo, ci sia il padre di Gioia, l’aria affranta e un foglio A4 tra le mani, con la magra e codarda spiegazione del ragazzo che non ha neanche avuto il coraggio di lasciarla guardandola negli occhi.
Dopo mesi di clausura, chili di gelato e un rapporto privilegiatissimo col suo piumone, però, Gioia si fa convincere a passare un weekend con le sue migliori amiche a Barcellona. Non c’è niente di meglio di un viaggio, qualche serata alcolica e un po’ di chiacchiere tra donne per riparare un cuore infranto.
Se poi a questo si aggiunge un incontro del tutto inaspettato con un uomo che pare spuntato direttamente dalla copertina di un magazine di successo, la possibilità di ricominciare pare ancora più vicina.
E, soprattutto, la consapevolezza che l’amore vero non ha bisogno di “ultimi accessi” di status o faccine sorridenti. È tutto da vivere, là fuori, a telefoni rigorosamente spenti.
Nasce in provincia di Belluno nel 1984.
Diplomata in lingue, frequenta un corso di giornalismo dopo aver collaborato diversi anni con un giornale locale. Ama scrivere come valvola di sfogo, che sia un articolo, una storia, un tweet o uno stato su Facebook. Adora viaggiare, fare fotografie, fare vere e proprie maratone di telefilm, ma la sua più grande passione è New York.
So che ci sei, uscito come e-book original, ha avuto oltre 7.000 download e ottime recensioni da parte dei lettori.
Imogen Tate, stiletto vertiginoso e un alone di fascino che la avvolge come un tailleur di Chanel, può dire di avercela fatta: pupilla di Anna Wintour, è riuscita a posare la sua borsa Hermès sull’ambita scrivania di direttrice di Glossy, scintillante magazine che le mani laccate di tutta New York sfogliano avidamente ogni settimana. Insomma, il mondo della moda la adora e non può fare a meno di lei. Almeno finché Im non va via per un anno sabbatico. Al ritorno, infatti, sulla sua scrivania trova un altro paio di tacchi a spillo: quelli di Eve Morton, la sua ex assistente. Che adesso, dopo un master nella Silicon Valley, è tornata nella redazione di Glossy a prendere il posto di comandante in capo, con in mano un’arma letale. La tecnologia. Eve è multicanale, “multisociale”, twitta, whatsappa, posta su Instagram e Facebook…
Come se non bastasse, ha licenziato metà dello staff e assunto ragazzine magrissime che vanno avanti a tofu e quinoa e lavorano 24/7.
Ma può un tweet sostituire la carta patinata? La classe non passa per Internet o, perlomeno, non solo: e quando una serie di catastrofi minaccia di mandare all’aria Glossy per sempre, Imogen e Eve dovranno unire le forze…
Se cercate un romanzo diabolicamente ironico, ferocemente chic come Il diavolo veste Prada, l’avete trovato.
Lucy Sykes ha sempre lavorato nell’ambito della moda ed è stata fashion director per Marie Claire. È anche stilista, e le sue creazioni si possono trovare in negozi come Saks Fifth Avenue e Goodman. Si è trasferita a New York da Londra nel 1997.
Nessun commento:
Posta un commento