domenica 14 giugno 2015

Connolly Brothers


Capitolo  17 - Tom

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La pacata domanda di Rhys colse nuovamente Tom alla sprovvista. Come poteva essere così calmo e tranquillo? Era lo stesso uomo che pochi attimi prima gli aveva sussurrato di scoparlo con la voce arrochita dal desiderio? Era stata una cosa di così poca importanza per lui? Certo, era stato un musicista, probabilmente era stato abituato a farsi scopare da chiunque prima di cadere in depressione per la morte del fratello. Si sentì ancora più stupido per aver ceduto ai suoi sensi, per aver pensato anche solo per un attimo che sarebbe stato bello poter condividere qualcosa con lui. Più ferito di quanto volesse dare a vedere si ritirò in silenzio nella sua camera da letto. Odiandosi per la sua debolezza si buttò sul letto ranicchiandosi come quando era bambino e abbracciando il cuscino. Come avrebbe voluto sapere cosa si provava a dormire abbracciato a qualcuno, dormire accanto ad una persona che teneva a te. Certo che infierire con certi pensieri non sarebbe servito a concigliargli il sonno. La sua vescica era dello stesso avviso quindi, prima di cercare di assopirsi, si alzò per andare in bagno. Non era però preparato alla scena che lo accolse appena mise piede fuori dalla sua camera da letto. Rhys era seduto davanti al camino che si abbracciava le gambe tirate al petto mentre singhiozzi soffocati gli sconquassavano le spalle. Piangeva solo ed in silenzio cercando di non fare rumore. Gli si spezzò il cuore nel petto a vederlo. Sembrava così giovane e solo, evidentemente non era stato così calmo e distaccato come aveva voluto apparire. Tom si sentì male a pensare di essere il responsabile di quelle lacrime. Si concesse di abbassare la guardia ed avvicinarsi a Rhys. L'uomo era probabilmente così concentrato a cercare di non far rumore che fece quasi un balzo quando Tom gli posò una mano sulla spalla.

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