venerdì 19 giugno 2015

Fuori piove dentro pure passo a prenderti? - Antonio Dikele Distefano

C'è una storia d'amore importante, durata un anno e osteggiata da tutti, il primo grande amore e la sua fine. Perché Antonio è nero e per i genitori di lei il ragazzo sbagliato. E poi c'è la famiglia di Antonio, gli amici, la scuola e altri attimi del cuore. Ci sono incontri, amori, momenti che fanno crescere, istanti indimenticabili. "Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?" è la vita di un ragazzo raccontata di getto, inseguendo le emozioni, passando da un'immagine all'altra. Pagine cariche di sentimento, frasi che colpiscono il cuore e destinate a essere scritte e riscritte. Un racconto fatto di momenti singoli, come singole canzoni, che insieme fanno la playlist di una vita.


Antonio e Linda…Linda e Antonio…Lei deve finire ancora il liceo, Lui non sa ancora cosa fare della sua vita. Lei ha una madre invadente, Lui ha due genitori splendidi che gli hanno insegnato quanto è bella la vita. Lei e Lui, il filo conduttore di tutta questa storia. L’ostacolo più grande? Il colore della pelle. Perché mentre Linda è bianca, Antonio è nero. Nero come la pece. Per loro non è mai stato un problema ma per il resto del mondo si. Perché in un mondo normale avere una storia, la tua prima storia d’amore con una persona con il colore della pelle diverso dal tuo non va bene. E allora iniziano le sfide. Ci si ama di nascosto, in silenzio, sussurrando frasi, scrivendo sms nel buio della tua cameretta sperando che nessuno ti scopra. Ci s'incontra sempre allo stesso posto alla stessa ora senza neanche più dirselo.




“…Sei il mio “mi sono innamorato di lei come un Coglione”, quella sensazione inaspettata quando dormi in un lato del letto e arriva qualcuno ad abbracciarti da dietro, sei i legami impossibili da spiegare, quelli che sfidano a viso aperto la distanza e le logiche e non si spezzano mai, le mie mani sul corrimano quando salgo le scale, l’ultimo scalino dopo sette piani, l’ultimo centesimo che mi permette di farti uno squillo, le storie che cominciano come le fiabe “C’era una volta”, le ventitré e cinquantanove, le tasche quando ho freddo, l’ultima ora, l’ultimo amore, sei le luci rosse delle televisioni spente che illuminano le camere dei bambini intimoriti dal buio, l’autobus che passa ogni dieci minuti, l’amore che si prova di domenica per il pisolino dopo pranzo, le macchinette che accettano i nuovi cinque euro, le sette e venticinque quando mi devo svegliare ai trenta, le cose semplici, lo sconosciuto alla cassa che ti lascia il posto perché hai poca roba, i sorrisi spontanei, sei quando ti giri e ti accorgi che ti stanno già guardando, l’ultimo banco, un biglietto in prima fila, il primo bacio del primo amore…”

Eppure qualcosa non va, i genitori si mettono in mezzo e tutto finisce. Ma quel pensiero, quell'unico pensiero va sempre a Lei. Che nonostante tutto sai che non riuscirai mai a dimenticare, perché ti è entrata nella pelle, nelle ossa e sai che non ti libererai mai di Lei. 

"Antonio fu vero amore. Fu uno di quegli amori che non si dimenticano, che ti deconcentrano quando sei a fare la spesa, quando devi studiare, che rimangono dentro come le cose essenziali per vivere.
Non perché fu una scelta sbagliata, come si dice del primo, ma perché quello era veramente l'amore della mia vita, uno di quegli che aspetti e non capisci e cerchi nei libri di filosofia, nelle più belle poesie di Saffo, di Dante, di Petrarca, nelle canzoni di Battiato.
Uno di quegli amori che rendono dolce lo studio per la maturità, dove la prima notte insieme, la passate proprio la notte prima degli esami, con il quaderno di letteratura che parla di Leopardi, nel comò di fianco a voi..."




Oltre alla storia d’amore tra i due ragazzi, il libro raccoglie i pensieri, le paure, i sogni e le speranze di Antonio il tutto contornato da una Playlist. Già, perché per ogni storia che Antonio ci racconta, una canzone ci aspetta. E così ci si ritrova in viaggio tra Ludovico Einaudi, Bob Marley, Jovanotti e chi più ne ha più ne metta. Riesce a creare la perfetta sintonia tra musica e parole, introducendo ogni capitolo con il titolo della canzone che in quel momento stava ascoltando.



“…Mostreremo al mondo che siamo di un altra generazione, quella prima dei nostri genitori, quando l'amore veniva coltivato perché ad amare erano i contadini. Scusami se dormi da sola, se quando siamo insieme dormo dalla parte del muro, se quando ti svegli ti do la schiena e non il cuore, scusami se a volte mi sveglio prima di te a causa dei miei mille impegni e non posso rifare il letto e farti il caffè…”

“Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?” per me è stata una meravigliosa scoperta. L’ho scelto a caso, rapita dal titolo e me ne sono follemente innamorata. Chiamarlo romanzo sarebbe riduttivo, io lo definirei una raccolta di “pezzi di vita” che Antonio ha voluto donare ai lettori. Cose che ognuno di noi ha sempre pensato, o che ha vissuto sulla propria pelle ma non ha mai raccontato a nessuno.
E così ci si trova immersi in un mare di citazioni, musica, pensieri e parole che ti rapiscono il cuore, e che alla fine della lettura ti porterai sempre dentro di te.

"E come faccio a dimenticarti quando tutti mi chiedono di te, quando per convincermi che non ti cercherò ti cancello dalla rubrica ma so il tuo numero a memoria?"

“…Che io di te amavo ciò che nessun altra aveva fatto per me, perché quando tua madre ti scrisse che un ragazzo con genitori Angolani non poteva essere italiano, rispondesti. "Le radici per un albero sono importanti, ma per me mamma, restano sempre più belle le foglie" …”

“…Non dirmi che sarà per sempre. Dimmi semplicemente a domani. Ma dimmelo per sempre.”


Antonio Dikele Distefano è nato nel 1992 a Busto Arsizio da genitori angolani ed è cresciuto a Ravenna. Nel mondo dell'hip hop è conosciuto come Nashy, in arte Antonio IamNashyDistefano. È un rapper da quando aveva 12 anni ed ha già inciso diversi pezzi i cui testi traggono spunto dalle sue esperienze di vita. 
Nel 2002 è stato attore nello spettacolo "Sogno di una notte di mezza estate, riscrittura in giù da William Shakespeare" di Marco Martinelli e portato in scena dal Teatro delle Albe. Nel 2010 ha fatto parte del progetto fotografico "Generazioni in movimento" di Filippo Molinari che vuole parlare proprio dei giovani di Ravenna, della cosiddetta seconda generazione di immigrati. Un progetto che incrocia la vita di questi ragazzi: la strada, i parchetti, i luoghi di aggregazione, le loro case, le scuole, tutti quei posti vissuti nella loro quotidianità. 
Dal 2013 sta portando avanti il progetto "Primavera Araba", duo musicale acustico insieme a Nizar Gallala, nel quale Distefano scrive i testi e canta. Il progetto non è solo di diffusione musicale ma anche letterario e dialogistico, rivolto alle scuole e ai dibattiti umanitari. Antonio Distefano e Nizar Gallala propongono un rap poetico cantato con fondamento acustico in cui e percepibile l'influenza italiana e l'essenza del continente nero. 
Il 2014 segna il suo debutto in campo letterario con il romanzo, o forse sarebbe meglio chiamarlo una raccolta di storie, pensieri e riflessioni come suggerisce Distefano, Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti? che ha avuto già 6000 download. Ha partecipato a Festivaletteratura di Mantova nel 2014.
 



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