Un piccolo gruppo di sopravvissuti entra in conflitto per decidere quale
famiglia andrà al governo del nuovo mondo. Il clan dei Westfall perde lo
scontro con quello dei Lattimer. Passano cinquant’anni e la comunità è ancora
in pace, ma il prezzo è alto: ogni anno un rito assicura
l’equilibrio forzato tra le famiglie e così una delle figlie dei perdenti
deve andare in sposa a uno dei figli di quella vincente. Quest’anno, è il mio
turno.
Il mio nome è Ivy Westfall, e la mia missione è semplice: uccidere il figlio
del capo dei Lattimer, Bishop, il mio promesso sposo, e restituire il potere
alla mia famiglia.
Ma Bishop sembra molto scaltro oppure non è il ragazzo spietato e senza cuore
che mi avevano detto. Sembra anche essere l’unica persona in questo mondo che
veramente mi capisce, ma non posso sottrarmi al destino, io sono l’unica che
può riportare i Westfall al potere.
E perché questo accada, Bishop deve morire per mano mia…
Un libro
dalla trama accattivante che ha saputo smuovere la mia curiosità. Il mio
rapporto col genere distopico è di “amore-odio”, sulla scia degli
acclamatissimi Hunger Games e Divergent
che tutti hanno amato, forse, tranne me.
Siamo negli
Stati Uniti del futuro, un paese che ha subito una grave guerra nucleare dalla
quale in pochi sono usciti vivi, e coloro che sono sopravvissuti hanno dovuto
ricominciare da capo, cercando delle strategie adatte a mantenere la pace e la
stabilità, favorendo un incremento della popolazione costante anche se lento.
I Westfall
sono stati i fondatori della città, ma in seguito ad uno scontro tra clan per
la detenzione del potere, i Lattimer di fatto la governano.
La città è
divisa in due: Westside e Eastglen, da una parte vivono gli sconfitti e
dall’altra i vincitori e il loro presidente; è circondata da un recinto, oltre
il quale è vietato andare, a meno che si venga condannati per qualche reato,
pena l’espulsione dalla città. La vita è molto diversa da come la conosciamo
noi oggi: poca elettricità, niente automobili e soprattutto, per evitare
insorgenze di sorta, assenza di libero arbitrio. Vige infatti una legge secondo la quale ogni anno una ragazza (di soli sedici anni) che fa parte
degli sconfitti, debba sposarsi con un ragazzo coetaneo della parte dei
vincitori, in questo modo viene assicurata la pace e l’incremento della
popolazione. Altro non sono che quelli che oggi noi chiamiamo matrimoni
combinati, dove, attraverso una serie di test attitudinali svolti sui
candidati, vengono formate le coppie compatibili.
Ed è proprio
in questo triste contesto che entrano in scena i due protagonisti: Ivy
Westfall, figlia del fondatore e Bishop Lattimer, figlio del presidente.
Ivy è impulsiva, una sorta di ribelle soggiogata,
ahimè, all’amore verso la propria
famiglia (il padre e la sorella Callie), non ha nessuna intenzione di sposare
una persona che dovrebbe odiare e che nemmeno conosce. Infatti il presidente
Lattimer è ritenuto responsabile della morte della madre di Ivy e del
conseguente rancore tra le due famiglie; e proprio per porre fine a questo
rancore, questo odio mal celato nel corso degli anni, suo padre e la sorella
hanno architettato un piano: una volta sposata con Bishop e aver ottenuto la
sua totale fiducia, dovrà ucciderlo e far iniziare una rivolta che porterà,
dopo aver versato altro sangue, la sua famiglia al potere. In questo modo pensa
che il sistema governativo della città verrà finalmente stravolto, saranno
aboliti i matrimoni combinati e la libertà dei cittadini ripristinata.
Ivy sa che
Bishop, il suo promesso sposo, non può che essere d’accordo con suo padre ed
essere un freddo calcolatore come lui, quindi pensa che la sua missione sarà
semplice da portare a termine.
Il
matrimonio viene celebrato e i due ragazzi vanno a vivere insieme nella loro
nuova casa. E qui iniziano i guai. Avete capito bene.
“Bishop prende l’altra mia mano nella
sua, le nostre mani sono unite nel piccolo spazio che c’è tra noi. Voglio
urlare e denunciare quanto questo sia sbagliato, che non conosco questo ragazzo
di fronte a me, che non ho mai avuto una conversazione con lui in tutta la mia
vita. Non sa che il mio colore preferito è il viola o che mi manca mia madre di
cui non ho ricordi o che sono terrorizzata.
Io sono diversa da tutte queste
ragazze attorno a me perché, sposando Bishop Lattimer, non sto compiendo il mio
destino. La mia missione non è renderlo felice e portare in grembo suo figlio.
La mia missione è ucciderlo”
I novelli sposi, dopo lo smarrimento iniziale,
iniziano a conoscersi meglio, e allo stesso tempo anche al lettore viene
concesso di conoscere meglio i protagonisti, i personaggi secondari e tutti i
retroscena della storia.
Ivy è
talmente sottomessa alla famiglia, all’odio che le è stato trasmesso in eredità
per i Lattimer, è convinta di sapere chi ha sposato semplicemente perché le è
stato descritto in un modo ed è troppo presa dalla sua missione, dalla paura di
fallire e deludere le aspettative di suo padre e di sua sorella; in particolar
modo ho odiato Callie e il suo sentirsi superiore alla sorella e la totale
mancanza d’amore nei confronti di Ivy da parte di quelle persone che più di
tutte avrebbero dovuto amarla; col passare del tempo si accorgerà che tutto ciò
in cui ha creduto fino a quel momento non è degno di fiducia, verranno a galla
grandi verità e soprattutto conoscerà meglio suo marito. Ci sarà una crescita
notevole e un’evoluzione importante nella protagonista.
“Apprezzandolo o provando qualunque
cosa per lui, compio l’atto più pericoloso di tutti, peggio dell’essere
scoperta o del commettere qualche errore. Ma anche se so che questo ragazzo non
deve piacermi, è già troppo tardi, ormai mi piace.
L’amore non è qualcosa su cui puoi
legiferare, l’amore va oltre i grafici e le tabelle e gli interessi, l’amore è
disordinato e complicato ed è un errore negare la sua casuale magia.”
Oh, Bishop! Il protagonista maschile
è il personaggio che più ho amato per ovvi motivi: ci viene svelato a poco a
poco ed è inevitabile non innamorarsene.
È dolce, comprensivo, paziente e onesto ed ha due brillanti occhi verdi che
stendono. Scopriremo che non è per niente come Ivy credeva, ma è semplicemente
meraviglioso e inizierete ad avere gli occhi a forma di cuore durante la
lettura.
Come farà la
nostra Ivy a mantenere fede al piano del padre, dopo che il suo cuore inizierà
a battere sinceramente per il suo bel maritino? Lo scoprirete solo leggendo.
I personaggi
sono caratterizzati in modo accurato. Il romanzo, narrato dal punto di vista di
Ivy, ha uno stile semplice e scorrevole,
che spinge il lettore ad andare avanti a leggere alla scoperta del “dopo”; l’ho
letto tutto d’un fiato e sono in agonia per la pubblicazione del seguito, anche
perché il cliffhanger finale non ci voleva, voglio sapere subito cosa succede! Tra
tutte le emozioni (odio,comprensione,compassione, amore, paura, istinto
omicida) che mi ha suscitato la lettura di questo libro, quella che ha lasciato
più strascichi è la sensazione di essere una dodicenne alla sua prima cotta.
“Penso solo che a causa
di ciò che siamo … il figlio del presidente e la figlia del fondatore … è
doppiamente importante che pensiamo con le nostre teste. Noi non siamo i nostri
genitori, non dobbiamo per forza essere d’accordo con tutto ciò che
rappresentano.”
“… Bè, ovviamente un
sacco di cose sono fuori del nostro controllo … ma nessuno può controllare le
persone che diventeremo, se non noi”
Una storia
dal sapore agrodolce, di ricerca, di speranza e d’amore; ma il tratto
importante che emerge è che noi siamo il frutto della nostra famiglia, ma NON
siamo la nostra famiglia, ognuno di noi ha una propria testa per pensare e per
agire di conseguenza.
Il distopico
mi frega sempre, di solito trovo meraviglioso il primo libro e poi i seguiti un
po’ meno accattivanti, spero che non mi succeda lo stesso con questa serie che,
per il momento, promuovo a pieni voti.
La serie
"The Book of Ivy," è composta da:
1. The Book of Ivy (Forever. The book of Ivy)
2. The Revolution of Ivy
1. The Book of Ivy (Forever. The book of Ivy)
2. The Revolution of Ivy
È nata in
Kansas e dopo un’infanzia trascorsa tra Iran, Taiwan e diversi luoghi degli
Stati Uniti si è fermata a Kansas City, nel Missouri, dove vive con il marito e
due figli. Prima di dedicarsi a tempo pieno alla maternità e alla scrittura, è
stata avvocato penalista. Per saperne di più, consultate il sito amyengel.net
Questo libro mancava alla wishlist devo dire! Sembra davvero un volume avvincente, soprattutto quando un libro mi fa gli occhi a cuoricino finisco sempre per adorarlo...sono una romanticona, che ci dveo fare?
RispondiEliminaComunque, bella recensione, chiara soprattutto...oggi mi sa che faccio un salto in libreria!! ;)