Quando qualcosa non va, Alice Pearse
cerca rifugio nella lettura. È sempre stato così; fin dalla più tenera
infanzia, per Alice i libri sono isole felici dove potersi rilassare, mondi in
cui perdersi, tesori da amare. E, adesso che si è trovata all'improvviso con un
marito disoccupato, tre bambini da mantenere e un mutuo da pagare, i libri sono
diventati letteralmente la sua ancora di salvezza:
è infatti grazie alla sua fama di book blogger che le viene offerto un impiego
da Scroll, una potente società che vuole lanciare una catena di caffè dove
tutti gli amanti della lettura possono sprofondare nelle comode poltrone,
consultare uno sterminato catalogo di e-book e leggere. Nonostante le feroci
proteste della sua migliore amica, proprietaria della libreria del quartiere,
Alice decide di accettare, tuttavia non le ci vuole molto per rendersi conto
che gestire la famiglia con un lavoro a tempo pieno è molto più difficile di
quanto non si sarebbe aspettata, e che dietro l’apparenza da paese delle
meraviglie, Scroll nasconde un lato da incubo. Eppure Alice non si scoraggia:
in fondo, a volte, per trovare la felicità basta girare pagina. E avere fiducia
nei libri.
Ecco una nuova copertina attraente
con un titolo interessante: tutto ciò che contiene le parole "libro",
"libreria" o anche solo un accenno ad esse, come la parola
"pagina", è pane per i denti di un vero lettore.
La protagonista di questa storia è
Alice, una moglie, una madre ma soprattutto una donna. Ma non una donna comune:
Alice è una di noi. Ama i libri, ne legge tanti, appena può organizza insieme
alla sua amica Susanna, proprietaria di una caratteristica libreria
indipendente, una sorta di club del libro. Sin da piccola giocava a "La
signora dei libri" col suo adorato papà, la sua vita è fatta di citazioni,
lavora per una rivista chiamata "You" , per cui scrive recensioni dei
libri che le vengono inviati. Il lavoro che ogni lettrice vorrebbe svolgere è
immancabilmente legato ai nostri amati compagni di avventure: i libri, appunto.
“Avevo azzeccato il giusto mezzo. Di
lunedì, mercoledì e venerdì ero critico letterario di You, dov’ero stata
assunta quando Margot era piccola. Il mio lavoro consisteva nel leggere i libri
inviati in redazione dalle case editrici, sceglierne alcuni e scriverne la
recensione.”
Tutto scorre liscio, finché un giorno suo
marito Nicholas lascia il lavoro in uno studio di avvocati, per aprire uno
studio tutto suo; il problema è che ci vorrà tempo per avviare l'attività e
mantenere alto il tenore di vita della famiglia, composta, oltre che dai due
coniugi, da tre figli e un cane. Alice si trova a dover prendere in mano le
redini della sua vita e della sua famiglia. Per questo lascia il suo lavoro
part-time per trovarne uno full -time che le permetterebbe di mantenere la
tribù.
“Al mio turno di presentarmi provai
una calma sorprendente. Dissi al gruppo quant’ero emozionata di spiccare il
gran balzo verso un mondo nuovo, pur conservando la parte migliore di quello
vecchio: la lettura. Se a dieci anni qualcuno mi avesse domandato cosa sognavo
di fare da grande, avrei descritto questo posto. Leggevo così tanto che mia
madre doveva chiudermi fuori per costringermi a giocare all’aperto.”
L'occasione non tarda ad arrivare da
un'azienda innovativa che tratta di libri,Scroll. Inizia una nuova fase della
vita per Alice: tante cose da imparare e a cui abituarsi, nuovi colleghi, una
vita da pendolare, stipendio più alto, meno tempo da dedicare ai figli, alla
famiglia, agli amici, ai libri e a se stessa. Nel frattempo tante cose
succedono intorno a lei: i figli crescono, il marito affonda, gli amici si
allontanano e vecchi nemici tornano a far visita per prendersi una triste
rivincita... Mi viene in mente la frase di una canzone "la vita ti
trascura, l'amore ti ritrova" o una cosa del genere. Ed è proprio in
questa frase che racchiuderei tutto il significato di questo libro.
Scritto in modo semplice, nonostante
lo stile fluido, ho trovato la storia poco scorrevole...Non si arrivava mai al
dunque e ciò ha rallentato la mia lettura. Per contrasto, i personaggi sono ben
caratterizzati, quasi tridimensionali. I temi trattati sono diversi: l’amore
per la famiglia, l’importanza di svolgere un lavoro gratificante e di potersi
ritagliare del tempo per se stessi, la perdita e la ripresa di coscienza della
propria persona.
“Forse se non mi fossi abbioccata
leggendo Fisica quantistica per poeti, ne avrei saputo un po’ di più sui
vincoli del tempo. Non c’è verso di moltiplicarlo. Puoi dormire di meno,
pianificare di più, sovrapporre gli impegni, svegliarti alle cinque e mezzo per
infilare una lezione di spinning, ordinarle giacche invernali dei bambini
durante una teleconferenza, controllare la posta elettronica durante la
colazione in famiglia ma, tirate le somme, le ore di una giornata restano le
stesse e almeno qualcuna devi passarla a letto. In un mondo ideale. Accanto a
una persona sobria. Ma non era il mio caso.”
Ad un certo punto la protagonista
arriva ad un bivio, è stressata e nervosa, insoddisfatta e delusa ...riuscirà a
ritrovare se stessa e a recuperare tutto ciò che è recuperabile? Ma soprattutto
in che modo?
Non bisogna avere così paura di
quella pagina bianca che rappresenta il domani, ma con coraggio si può scrivere
una nuova storia ogni giorno. Non vi resta che leggere questo romanzo e lasciarvi
trasportare dalle emozioni che certamente non mancheranno.
Elisabeth
Egan fa la books editor per Glamour. I suoi
racconti e le sue recensioni di libri sono stati pubblicati
su Self, Glamour, O, People, Publishers
Weekly, Kirkus Reviews, Huffington Post, The New York
Times Book Review, LA Times Book Review, The Washington
Post, Chicago Sun-Times; and Newark Star-Ledger. Vive nel New Jersey con la sua
famiglia.
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