Nonostante
un’adolescenza triste e un presente solitario, Skipper Keth non ha mai
desiderato altro che una famiglia. La cosa che più le si avvicina è la squadra
di calcio che allena dopo il lavoro e il suo miglior giocatore, nonché migliore
amico, Richie Scoggins.
Una fredda
sera di ottobre, una conversazione dopo l’allenamento si trasforma in un
incontro sessuale che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato, né intende
dimenticare. In breve, Skip e Richie vivono solo i loro fine settimana, le
partite di calcio, e i giochi che fanno insieme fuori dal campo. Tra nasi
rotti, decorazioni per le feste e un’influenza devastante, imparano a
conoscersi come mai avrebbero creduto possibile. E ogni nuova scoperta fa loro
trascendere i confini del campo di calcio catapultandoli dentro alle infinite
possibilità della migliore relazione della loro vita.
Skipper non riesce a immaginare una famiglia migliore di
Richie, ma il ragazzo ha dei legami familiari che lo trattengono e dai quali
non può liberarsi. Skip deve quindi convincerlo a restare con lui anche dopo la
fine del campionato invernale, cosicché la storia che è cominciata sul campo
possa diventare un futuro felice nella vita di tutti i giorni.
Amy Lane è,
a mio parere, la regina dei romanzi “torcibudella” dove i protagonisti devono
sempre attraversare le fiamme dell’inferno prima di riuscire a realizzare il
loro sogno d’amore. In questo caso, però, nonostante per Skip e Richie non sia
tutto rose e fiori, non ci troviamo davanti a grandi drammi esistenziali come
poteva essere la doppia vita di Chase in “Chase nell’ombra” o l’adolescenza da
prostituta di San Pietroburgo di Mikhail in “Promesse fatte”. Skip e Richie
sono due ragazzi normali, amici da sei anni che fino a quel momento hanno avuto
storie con ragazze che non sono mai rimaste abbastanza per significare
qualcosa. Per loro il sesso non ha mai avuto grande attrattiva e parlare tra
loro di quest’argomento li spinge a portare il loro rapporto su un piano del
tutto nuovo.
La storia in
sé è davvero molto semplice, non ci sono grandi colpi di scena e, bene o male,
si capisce come andrà a finire. La bravura dell’autrice sta proprio tutta qui:
nel riuscire a trasmettere forti emozioni e coinvolgere il lettore a tal punto
da creare qualcosa di unico e altamente godibile da delle basi che non hanno
nulla di straordinario o grandioso. L’innocenza dei protagonisti, il disperato
bisogno di una famiglia di cui prendersi cura di Skip e il desiderio mai sopito
di ottenere affetto e rispetto dalla propria famiglia di Richie sono i tratti
che li rendono umani e ce li fanno amare, non servono mirabolanti capriole tra
le lenzuola o dirty speak per tenere
alto l’interesse del lettore, almeno non servono ad una grande scrittrice come
Amy Lane che comunque sa il fatto suo anche per le scene hot.
Insomma, un libro dolce ed emozionante che ci accompagna
insieme a Skip e Richie nella scoperta del loro amore verso un Natale pieno di
gioia con la propria famiglia, sia essa biologica oppure formata da amici con
cui si ha un rapporto maggiormente stretto che con chi ci ha generato.
Skip non aveva mai detto quelle parole. Non era mai rimasto sveglio di notte con una ragazza nel letto, a raccontare di com’era stata la sua bruttissima infanzia e delle poche cose belle, che brillavano come diamanti nel fango, limpide e luminose, per aiutarlo ad andare avanti.Ma l’orecchio di Richie sembrava una grotta segreta e le parole fluirono con facilità nel rifugio sicuro della notte buia.“Mi sto innamorando di te, Richie”
“Bene. Ti amo.”“Anch’io ti amo.”“Ogni volta diventa sempre più facile dirlo.”“Sì, lo so. E anche più importante. Un po’ come lavarsi i denti o il caffè la mattina. Devi farlo e basta.”“Sì,” sorrise Skip. La febbre sembrava essersi abbassata e il suo cervello faceva ragionamenti coerenti per la prima volta da giorni. “Come bere l’acqua o andare in bagno. Non puoi pensare di non farlo.”“Oppure come respirare, Skip. Suona meglio.”“Sì, come respirare.”
Erano gli stessi due ragazzi che si erano incontrati a scuola e che piano piano avevano forgiato un’amicizia profonda. Gli stessi due ragazzi che avevano scoperto l’uno tra le braccia dell’altro il sesso vero e il primo bacio e il primo amore.
AMY
LANE è madre di quattro figli ed è una lavoratrice a maglia compulsiva, che
scrive perché non riesce a zittire le voci che ha in testa. Adora i gatti, i
chihuahua, fare calzini e gli uomini sexy. Odia le tarme, le lettiere dei gatti
e gli imbranati ottusi. È difficile trovarla a cucinare, pulire o a svolgere
faccende domestiche, ma la potrete sorprendere mentre prepara coi ferri set di
emergenza con cappello/coperta/paio di calzini, per qualsiasi occasione o a
volte senza motivo.
Scrive nella
doccia, in palestra, mentre scarrozza i figli a calcio/danza/ginnastica/musica
e ha imparato a scrivere sulla tastiera veloce come il vento. Vive in una casa
cadente infestata dai ragni, in un quartiere fatiscente, e conta sul suo
adorato Mate per tenerla ancorata alla realtà – lui ci riesce, perfino
assicurandosi che il suo cellulare non si scarichi. È sposata da oltre
vent’anni: crede ancora nel Vero Amore, con la V maiuscola e la A maiuscola, e
non vede alcun motivo per cambiare idea.
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