giovedì 8 dicembre 2016

Bloccati dalla neve di Teodora Kostova


Sta’ attento a quello che desideri…
Nate è stato innamorato di Quinn, il migliore amico di suo fratello, fin da quando ne ha memoria. Quando però ha finalmente la possibilità di dimostrare a Quinn quello che prova, il suo cuore si spezza nel più inaspettato dei modi.
La seconda possibilità arriva quando meno te l’aspetti…
Quinn non crede nei miracoli, soprattutto a quelli di Natale. Quando decida di riconquistare Nate sa che non sarà facile. L’ultima cosa che si aspetta è che una notizia preoccupante di carattere medico, un viaggio in auto e una brutta tempesta di neve lavorino in suo favore.
Alla fine, un capanno nel bosco si rivela essere non solo il rifugio di cui hanno disperatamente bisogno, ma anche il miracolo di Natale personale di Quinn.
A volte, per perdonare, devi essere bloccato dalla neve…

Si tratta di un racconto, meno di ottanta pagine, scorrevole e a sfondo natalizio. Una lettura leggera, ma forse fin troppo scevra di vere emozioni.

Nate ha sicuramente la simpatia del lettore con il suo amore incondizionato ed ingenuo, il suo enorme dolore al rifiuto di Quinn. Continua a suscitare empatia con il suo atteggiamento rabbioso al ritorno di Quinn dopo due anni di silenzio. Quello che proprio non sono riuscita a mandare giù è invece l’atteggiamento di Quinn. Quando alla fine si scopre il motivo del suo abbandono (non dico quale sia in quanto non voglio ovviamente fare spoiler) mi sono sentita parecchio interdetta. Capisco la situazione delicata, ma l’amicizia non preclude l’amore ed il martirio è una scelta, non un’imposizione dovuta dagli eventi.

La scrittura dell’autrice è scorrevole e riesce in  poche righe a caratterizzare i personaggi, ma a mio parere manca di mordente, il perno su cui ruota l’intero iter degli eventi manca di una vera e solida base. Peccato perché, se dietro alle azioni di Quinn ci fosse stato un motivo più valido e credibile, l’intero racconto avrebbe guadagnato in carica emotiva.

Detto questo, la storia è carina e piacevole, un modo per far passare qualche ora durante le vacanze natalizie, sognando di rimanere anche noi bloccati dalla neve in una baita con l’uomo dei propri sogni.





Aprì la bocca per parlare, ma poi i suoi occhi vagarono sul corpo nudo di Quinn, fermandosi sul
tatuaggio che aveva sulle costole. Un tatuaggio di Aiden, un personaggio creato da Nate che aveva i suoi stessi espressivi occhi verdi, gli stessi selvaggi capelli neri, e l’identico pungente senso
dell'umorismo. Un tatuaggio che permetteva a Quinn di sentirlo vicino, anche se erano a un mondo di distanza.



Il bacio di Nate non fu per niente come quelli che ricordava. Il ricordo di quelle labbra morbide,
gentili e tentatrici si era ripetuto nella sua mente di continuo, per la maggior parte degli ultimi due
anni. Questo bacio... Questo bacio era pieno di forza, arrabbiato e rude. Nate gli morse le labbra al
punto che Quinn fu sicuro di sentire il sapore del sangue. Stava usando la lingua nella sua bocca
come una scarica di pugni, conquistandosela un centimetro alla volta.



«Mai più andarsene, Quinn,» continuò Nate, con l'emozione nei suoi occhi che si trasformava in
una determinazione tutta nuova. «Mai più proteggermi dal grande mondo cattivo. Mai più fare
scelte per me. Mai più segreti.» Lo fissò, cercando una conferma nei suoi occhi, accarezzando in
maniera assente il tatuaggio di Aiden sulle sue costole. Quinn sapeva che quel momento, quel
preciso momento, era quello in cui avrebbe conquistato Nate, oppure lo avrebbe perso per sempre.
«Da adesso in poi siamo io e te contro il mondo. Assieme.»


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