A volte, prima di raggiungere la superficie, devi toccare il fondo…
Durante gli ultimi dieci anni, la vita di Riley Davies è stata oscurata dalla tragica morte del suo partner. Mentre oscilla tra lo stordimento indotto dall’alcol, la depressione clinica e gli affari a cui dedica tutto il suo tempo e le sue energie, Riley non crede, né spera, che un giorno la sua vita possa tornare a essere degna di essere vissuta.
Questo finché Sonnie Frye non si presenta nel suo negozio d’abbigliamento e cambia la sua vita per sempre.
Sonnie è un uomo a cui piace ottenere quello che vuole, quando lo vuole. Ha lavorato sodo per diventare il capo del reparto costumi del teatro Queen Victoria, guadagnandosi nel mentre molti premi e parecchi clienti importanti. È abituato a pensare prima di tutto ai propri bisogni, obiettivi e desideri, e non è disposto a compromettere la propria felicità per nessuno.
Questo finché non incontra un affascinante negoziante che lo guarda con occhi così tristi, da colpirlo subito al cuore.
Quando si rende conto di quello che vuole, Sonnie decide di entrare nella vita di Riley e, preferibilmente, nel suo letto, ma presto scopre che l’impresa non è facile quanto sembra. Per la prima volta nella sua vita, potrebbe dover mettere i bisogni di qualcun altro prima dei suoi e chiedersi quali siano le cose davvero importanti.
Riusciranno questi due uomini a stare insieme, superando le differenze che li dividono e tutti gli altri ostacoli che la vita metterà sul loro cammino? O questo si rivelerà troppo per loro, sconvolgendoli nel profondo e distruggendo tutto ciò che hanno ottenuto con un duro lavoro?
Il primo libro di questa serie, “Ballando”, non mi aveva particolarmente entusiasmato. Il secondo, “La maschera”, l’avevo invece trovato molto bello. Questa volta, però, l’autrice ha saputo toccare corde decisamente più profonde, creando una storia oltre che bella, anche ricca di forti emozioni che riesce a prendere il lettore nella sua spirale senza abbandonarlo fino all’epilogo.
La perdita della persona che ami dev’essere qualcosa di davvero devastante, lo sa bene Riley che, dopo dieci anni dall’accaduto, non è ancora riuscito ad andare avanti con la sua vita, ma solo a sopravvivere con fatica, giorno dopo giorno. Temevo che il suo personaggio potesse risultare un po’ troppo lamentoso, ma così non è stato. Va bene, piange spesso, dà anche di matto, ma come dargli torto? Ha visto la propria vita stravolta da un momento all’altro, tutti i suoi sogni infranti in un attimo, decisamente molto con cui avere a che fare. Non so come riuscirei a reagire io se mi trovassi nella sua situazione. Facile giudicare se non si prova sulla propria pelle. Quindi ho apprezzato il personaggio di Riley che, rassegnato ad un’esistenza senza più amore, si trova a dover fare i conti con un’attrazione impensabile che suscita in lui emozioni a lungo sopite.
Quello che però ho apprezzato maggiormente è il personaggio di Sonnie. Ad una prima occhiata, o come lo si era conosciuto nel libro precedente, potrebbe apparire un eccentrico stilista, snob e primadonna. Invece, pagina dopo pagina, emerge un uomo gentile, sensibile, insicuro, ma anche forte e coraggioso. Anche perché quanto coraggio e quanta forza servono per amare un uomo che sai avere il cuore a pezzi e che amerà per sempre un’altra persona? Una persona che non c’è più, ma che, a volte, diventa più importante di te che invece fai di tutto per renderlo felice?
Il cambio di pov tra i due protagonisti permette un approfondimento psicologico di entrambi, rendendoli personaggi a tutto tondo, garantendo al lettore una perfetta conoscenza della loro personalità e dei loro pensieri.
Un libro molto scorrevole, ricco di forti emozioni che, per chi ha il cuore tenero come la sottoscritta, non risparmiano qualche lacrima. Davvero una lettura consigliata sia per chi ha amato i precedenti libri della serie sia per chi desidera solo una storia coinvolgente in cui la vita concede una seconda opportunità per amare.
Quello che sentiva nei confronti di Sonnie era fragile, eccitante, spaventoso e incerto. Era come unamedicina che prendevi per curare il raffreddore ma a cui poi ti ritrovavi assuefatto, come cercare lastrada al buio, inciampando e cadendo ma continuando a rialzarsi e ad andare avanti.Era come un’unica scintilla capace di scatenare un incendio.
«È passato molto tempo dall’ultima volta che ho guardato negli occhi di qualcuno e ci ho visto un possibile futuro. Non mi era più successo dalla morte di Richie, ma adesso è accaduto di nuovo con te. Ho paura perché sento che non sono abbastanza per te, che sono già troppo danneggiato per renderti felice, ma, che Dio mi aiuti, quando ti guardo vedo un futuro che va oltre domani.»
«So che ho un pessimo tempismo, ma ho bisogno che tu lo sappia e non dubiti mai che ti amo. Te lo dico senza se e senza ma. Adoro il tuo cuore gentile, le tue battute sciocche e il modo in cui mi guardi, come se fossi un essere meraviglioso. Ti amo così come sei, con tutti i tuoi pezzi rotti, tutto il tuo dolore e tutto il tuo passato.»Riley lo fissò e aprì e richiuse la bocca un paio di volte prima di riuscire a decidere cosa voleva dire esattamente.«Non so se sarò mai in grado di amare in quel modo di nuovo,» ammise infine con voce addolorata. Sonnie sbuffò una risata rassegnata e scosse la testa. «Pensi che io ti ami perché voglio che mi ricambi?»Riley aggrottò di nuovo la fronte con espressione confusa. «Non lo vogliono tutti?» Sonnie scosse la testa. «Posso parlare solo per me, ma io ti amo perché non posso fare altrimenti.»
Per leggere le nostre recensioni dei precedenti volumi di questa serie, cliccare sulle rispettive immagini!!
Ciao, mi chiamo Teodora e vivo a Londra con mio marito e mio figlio. Scrivo da quando riesco a
ricordare, ma ho deciso di farlo come lavoro a tempo pieno nel 2010, quando capii che tutte le altre
attività che avevo provato mi annoiavano a morte e che dovevo fare quel che avevo sempre voluto
ma che non avevo mai avuto il fegato di abbracciare del tutto. Sono stata una giornalista, un editor,
un’assistente personale e un’arredatrice d’interni, tra le altre cose, ma non appena la novità di un
nuovo lavoro eccitante si esauriva, tornavano sempre alla scrittura. Essere nervosa, impaziente,
rumorosa e frettolosa non sono qualità utili ad una scrittrice, perché devo rimanere seduta da sola e
possibilmente immobile a scrivere per la maggior parte della giornata, ma adoro questa professione.
La parte del giorno che dedico alla scrittura è l’unica in cui mi sento veramente in pace con me stessa
e scrivere è l’unica cosa che riesco a fare per più di qualche minuto alla volta, perfino mio figlio ha
una soglia dell’attenzione più alta della mia.
Quando procrastino, mi piace andare in palestra, cucinare cibo italiano (e mangiarlo), leggere,
ascoltare musica rock, e guardare film indipendenti e repliche di True Blood. O, nei casi peggiori,
farmi battere a qualsiasi gioco della Nintendo Wii da un ragazzino molto ingegnoso.
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