Il vicequestore aggiunto Milena Costa non è donna da fermarsi di fronte agli ostacoli, soprattutto se il suo fiuto le suggerisce che l'apparenza inganna. Nella sua città vengono scoperti, in casa, i cadaveri di alcuni anziani e, anche se all'apparenza nulla lascia pensare a un omicidio, lei è convinta che qualcosa di strano si celi dietro questi ritrovamenti: una serie di indovinelli, recapitati via posta, sembra infatti preannunciare quelle morti. Decisa a non tralasciare il seppur minimo particolare che la possa aiutare a risolvere quel caso complicato, Milena inizia a scavare in un passato che si rivela subito scomodo, perché incredibilmente vicino al suo, e che la riporta a una estate di tanti anni prima, caratterizzata da improvvisi temporali.
"L'estate dei dieci temporali" è il nuovo romanzo uscito per la collana e-Lit Harper Collins firmato Mariella Sparacino.
Durante una passeggiata, il vicequestore Milena Costa scopre il cadavere di una vecchia del paese in cui vive, riversa in casa. Dopo aver allertato i colleghi e aver richiesto la presenza del medico legale, Milena viene a sapere che la donna è presumibilmente morta per "cause naturali". Ma durante la perquisizione trova, sotto un mattone, una lettera con un indovinello e una foto raffigurante 5 persone. E questa scoperta non sarà l'unica perché altri anziani verranno ritrovati morti e l'attenzione di Milena si convoglierà in questi indovinelli che sembrano annunciarne la morte. Quindi, una foto, degli indovinelli e una donna: Milena Costa. Perché nonostante tutto, il passato di quelle persone è legato al suo. Da questo momento in avanti la sua indagine riporterà la ragazza ad un passato travagliato che racconta la storia di questi protagonisti. Non posso rivelare di più sulla trama perché essendo un thriller non vorrei rovinare la suspense che trasmette.
Mi ha colpito l'ambientazione del romanzo conoscendo la realtà di questi paesini del sud, ricchi di tradizioni e di superstizioni. Ma anche abitata da persone vere e di carattere che cercano di creare qualcosa di buono.
"Amavo quell'atmosfera che indugiava nel passato, con suoni e gesti, sempre uguali: le chiacchiere fra vicini sulla porta di casa, le urla spesso indecifrabili di venditori ambulanti, le canzoni stonate di muratori in bilico sulle impalcature, il richiamo di madri a figli che non volevano saperne di rientrare in casa."
La protagonista femminile è una sorta di Poirot in gonnella. E' una donna forte, ligia al lavoro che si butta a capofitto nelle situazioni per venirne a capo. Una donna che deve sempre trovare il nodo della matassa. Infatti è solo per la sua tenacia che scoprirà il vero colpevole di tutta questa storia intricata legata all'estate dei dieci temporali.
Gli antagonisti sono ben strutturati e caratterizzati molto bene, dando anche importanza alla parte "affettiva" della donna. Non proprio propensa a buttarsi in una relazione, questo caso le farà capire che nella vita niente è come sembra e forse bisognerebbe dare una possibilità anche al cuore.
Particolarmente interessante sono gli indovinelli scritti in dialetto siciliano ma prontamente tradotti dalla protagonista. I dialoghi sono incalzanti e l'intreccio entra subito nel vivo della storia.
E' un romanzo che ha il sapore delle granite al caffè, del sole cocente che scalda l'asfalto, delle cicale che cantano alle due del pomeriggio e dell'aridità del territorio nel mese di Agosto.
Un ottimo esordio per quest'autrice di thriller.
Consigliato per amanti del genere.
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