Titolo: Arrivederci stellina
Autrice: Vera Demes
Data di pubblicazione: 28/06/2018
Self Publishing
Genere: Contemporary romance
La vita di Penelope, giovane cameriera piena di sogni e di speranze, cambia repentinamente una mattina di gennaio, quando il bellissimo Braxton Ward, immobiliarista americano a Venezia per motivi di lavoro, le rivolge la parola in modo fortuito.
Da quel momento tutto cambia. E non solo in meglio.
Attrazione, dubbio, repulsione, e poi ancora attrazione. Penelope entra in un frullatore di emozioni contrastanti che la portano a sbagliare, forse irreparabilmente.
Ora Penelope ha un problema da risolvere, molti dubbi da chiarire, un cuore spezzato da curare, innumerevoli ferite da rimarginare.
Partita per un viaggio nell'ignoto, forse senza ritorno, Penelope crede davvero di aver perduto tutto. E poi, nella sua travagliata solitudine irrompe Jamie, giovane front man di una band indie-rock, spavaldo e passionale. Lui è amicizia e sostegno ma anche mistero, tormento e introversione struggente.
Tra Venezia e San Francisco, il percorso di Penelope sarà impervio e doloroso e tuttavia meravigliosamente appassionante. E, alla fine del viaggio, forse lei ritroverà sé stessa e qualcuno da amare davvero.
"Mi manchi.
Mi manchi e non posso, non voglio dirti addio.
Perché, nel profondo di me stesso, spero che ci rivedremo.
Già.
Non posso dirti addio.
Posso solo dirti arrivederci.
Arrivederci, stellina.”
Poche righe che introducono il romanzo di Arrivederci
stellina e per me è stato subito un colpo di fulmine, la premessa fulminante e
lampante che avrei adorato questa storia e soprattutto il personaggio da cui
sono uscite queste semplici parole piene di sentimento e significato. Apprezzo
sempre molto il modo poetico e altamente introspettivo con cui Vera Demes
caratterizza e compone i suoi personaggi, in questo caso specifico sono tre:
Jamie, Braxton e Penelope. Tre ragazzi, che in apparenza appaiono estremamente
diversi sia per carattere, ceto sociale e prospettive di vita, ma tutti e tre
legati da un filo sottilissimo e nel profondo, molto più simili di quanto la
loro superficialità ci voglia far credere. Tre mondi distanti, che in un solo
istante collimano, minando l’equilibrio delle loro vite, capovolgendo ogni loro
aspettativa, e discrepando ogni loro sicurezza. Lui, lei e l’altro. Un perfetto
triangolo amoroso in cui Penelope si trova coinvolta. Lei è un'inguaribile
romantica, fin da piccola sogna di vivere un amore intenso e travolgente come
quelli di cui le piace leggere nei suoi tanto amati romanzi d’amore. E in una
Venezia malinconica e romantica al tempo stesso incontra Braxton, approdato in
quella città da San Francisco per questioni di lavoro. Il loro è un amore
incontrollato, nato da un desiderio puro, istintivo e carnale. La dolce
Penelope è alla ricerca di emozioni, di un qualcosa che possa stravolgere la
sua vita monotona e opprimente, un'esistenza che a vent’anni non permette di
sperare in alcun tipo di futuro. E in Braxton riesce a trovare un appiglio, un
àncora di salvezza che le permette di non affogare in quel mare di solitudine e
disperazione: Lui così sicuro di sé, maturo e intransigente, un uomo su cui
poter contare negli anni a venire. Braxton rappresenta in carne ed ossa tutte
le sue fantasie recondite, e lei si affida completamente a lui, corpo, anima e
cuore.
Ingenua. Questo è
Penelope, una ragazza ingenua, che ancora non sa cosa vuole dalla vita, non
riesce a trovare aspirazioni e ambizioni, vive un po’ tra le nuvole e pur di
raggiungere quella felicità tanto agognata si butta a capofitto in questa
relazione senza difese, strategie, e recriminazioni. Ma non è forse questo
l’amore? Gettarsi a braccia aperte verso l’ignoto con la speranza di provare
quel sentimento tanto desiderato senza pensare alle conseguenze?
“Ormai c’era
abituata. Perché in lei conviveva un’ambivalenza distruttiva, il pessimismo
cosmico di chi non si sarebbe mai aspettato nulla dal futuro e l’incoscienza
ottimista e spavalda capace di indurla a buttarsi nel vuoto e senza rete, alla
ricerca continua di un cambiamento.”
Quindi nulla da
recriminare a Penelope. Anzi, tutte siamo state lei, prima di scontrarci con le
difficoltà della vita e capire che forse, ogni tanto bisogna aprire gli occhi e
meditare sulle conseguenze delle nostre azioni. Ma ecco che nella vita di
Penelope appare Jamie, un ragazzo tormentato, alla ricerca di se stesso. La sua
casa è la strada e da oltre un anno sta viaggiando senza una meta, perso e
confuso. Lui è il Front-man di una band indie-rock,
un uomo sensibile e dolce con l’aria scanzonata e il piglio da ragazzaccio. E non
appena i suoi occhi incontrano quelli di Penelope, qualcosa li unisce
indissolubilmente, entrambi sentono di essere più simili di quanto non vogliano
far credere a loro stessi, e questo è anche il motivo per cui Penelope cerca di
stargli alla larga, nonostante Jamie con il suo sguardo penetrante che vale più
di mille parole le faccia capire che è lei quella che vuole.
“Si stava innamorando
di lei e non riusciva a fermarsi, proprio come nella canzone. Non poteva farne
a meno, non voleva farlo, non lo avrebbe mai fatto. Anche se sarebbe stato un
rischio, uno dei tanti, che forse lo avrebbe bruciato per sempre.”
“Non era colpa sua se
non riusciva a emozionarsi, se faticava a provare affetto per il prossimo, se c’era
sempre quella sensazione di inadeguatezza e urgenza che lo corrodeva da dentro,
togliendogli il fiato.”
Penelope non ha il
coraggio di interrogarsi sui sentimenti nascosti che prova per Jamie, e
continua imperterrita e ostinata a inseguire il suo piccolo sogno, fatto di
castelli di carta, pur avendo il celato presentimento che potrebbe essere
spazzato via in un soffio. Sarà una lotta alla pari quella tra Jamie e Braxton,
due uomini che si contenderanno con le unghie e con i denti l’amore di Penelope. Ma sarà solo lei l’unica che dovrà capire, in un percorso fatto di
ostacoli, continui errori e sofferenza, cosa è meglio per lei, e trovare così
il coraggio di perdersi per poi ritrovare se stessa e soprattutto di avere il
coraggio di riconoscere e accettare quell’amore che ha sempre sognato.
“-L’odio e il rancore
che provate l’uno per l’altro hanno distrutto tutto quello che di bello c’era
tra noi. E io sono diventata il trofeo in palio per chi di voi due fosse il
migliore.-”
Dopo queste mie parole mi rendo conto di avervi raccontato
estremamente poco di questa storia, ma non sono qui per raccontarvela
altrimenti vi toglierei il piacere della lettura e soprattutto non amo gli
spoiler, anche minimi, di nessun tipo. Ma ci tengo a dirvi che questo è un
romanzo che cattura l’attenzione del lettore a piccoli passi. Vera Demes ci
racconta non solo una storia d’amore emozionante e travagliata al tempo stesso,
ma la storia di tre ragazzi che poco hanno a che fare con i soliti personaggi
che troviamo nei romance. Quelli di cui ci parla Vera Demes son personaggi
veri, reali, imperfetti, e con tante qualità quanti sono i difetti. Ed è questo
quello che più apprezzo nella sua scrittura: la voglia di accompagnarci in un
viaggio introspettivo nell’anima dei protagonisti, sviluppandoli in modo
coerente e profondo. Nonostante in questa storia alcuni personaggi potrebbero
essere facilmente criticabili e additati per ragioni diverse e più che
comprensibili, non puoi fare a meno di immedesimarti in loro, perché veritieri
e unici nel loro genere. Perché grazie a una prosa altamente introspettiva,
dove nulla viene mai lasciato al caso, puoi vedere oltre la patina delle loro
apparenze, li capisci, li ami, e li giustifichi per la loro veridicità. Braxton,
Penelope e Jamie non sono altro che il frutto di una vita disastrata, con le
sue imperfezioni, i suoi scivoloni e sofferenze. Tutti e tre stanno cercando la
loro direzione e lo faranno senza risparmiarsi mai, affannandosi e usandosi a
vicenda, fuggendo dalle loro stesse vite, senza capire che in realtà la
felicità e l’appagamento non lo troviamo né dentro un luogo, né dentro un’altra
persona ma solo ed esclusivamente dentro noi stessi. Apprezzo sempre molto la
morale intrinseca a cui l’autrice ci sottopone nelle sue storie: romanzi che in
realtà ci vogliono raccontare molto di più di una semplice storia d’amore, storie
che in qualche modo aiutano il lettore a interrogarsi sul senso delle cose. Il
romanzo è interamente scritto in terza persona, in questo modo si riesce a
cogliere ogni minima sfumatura del carattere dei personaggi, non tralasciando
così alcuna sensazione e sentimento, e dando modo al lettore di immedesimarsi
in loro. Il modo ampliamente dettagliato con cui l’autrice descrive le
ambientazioni in cui si snoda la storia tra Venezia e San Fransisco ti permette
di entrare in una dimensione parallela dove per magia riesci a respirare gli
odori di quei luoghi e a percepirne ogni minima sfumatura.
Questo romanzo è un viaggio nella vita e nell’anima di tre
persone, che cercano con ostinazione il loro posto nel mondo, è una storia che
parla di amore, di riscatto e di coraggio: il coraggio di amare, di perdonare,
di guardarsi dentro e di seguire i propri sogni nonostante tutto e tutti. Detto
questo, vi lascio con una citazione che mi è piaciuta particolarmente e che, a
mio parere, racchiude l’anima di questo romanzo.
“Non aveva senso cercare la felicità fuori da sé stessi, in un
mondo lontano, scappando, viaggiando, ricercando negli altri una ricetta per
vivere. La vita poteva essere meravigliosa anche rimanendo sempre nello stesso
luogo, tra le stesse persone, facendo lo stesso lavoro per tutta la vita. Era
il rapporto con sé stessi a fare la differenza. Era la capacità di guardarsi
dentro, senza paura e senza preconcetti.”
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