Elisa Hoffman ha imparato presto a cavarsela da sola. Ultima di cinque fratelli, vive per la famiglia e per l’equitazione. L’esclusivo maneggio in cui lavora, alle porte di Milano, è il posto che ama di più al mondo, e mette da parte tutti i risparmi per riuscire a comprarsi Sparkle, un cavallo che ha addestrato per mesi. Tutti i suoi sogni, però, si infrangono alla notizia che Andrea, un ragazzo terribilmente bello e ricco, ha offerto più soldi e ha acquistato il cavallo che le era stato promesso. Elisa non si dà pace e riversa su di lui tutto il suo risentimento. Ma Andrea è davvero così freddo come sembra, o sotto il ghiaccio si nasconde qualcosa di diverso? Un imprevisto, un accordo e un’inattesa amicizia con il nemico permettono a Elisa di scoprire che il ragazzo, in realtà, possiede delle qualità inaspettate… Una storia sull’amore in tutte le sue declinazioni, e sui sentimenti che, come fiori selvatici, crescono in silenzio, senza che nessuno li annaffi.
(chiamata anche delirio di una fangirl sul romanzo sui cavalli)
"...E quella che più conta per me è che sia chiaro, lapalissiano, che non voglio rogne sentimentali. Non voglio cioccolatini a San Valentino e non voglio la telefonata della buonanotte.
Non voglio un ragazzo tutto mio. Non sogno marito e figli. Allargare la propria cerchia di affetti vuol dire esporsi alle cose che possono andare male. Può sembrare un discorso cinico,
ma lascio l’ottimismo agli avventati. Poiché la vita mi ha già preso a calci un paio di volte, ora adotto le mie precauzioni. Disarmo la sfiga, limitando il numero di persone che mi possono ferire. Da quando ho messo in pratica questa regola,
la vita fa meno paura..."
Non voglio un ragazzo tutto mio. Non sogno marito e figli. Allargare la propria cerchia di affetti vuol dire esporsi alle cose che possono andare male. Può sembrare un discorso cinico,
ma lascio l’ottimismo agli avventati. Poiché la vita mi ha già preso a calci un paio di volte, ora adotto le mie precauzioni. Disarmo la sfiga, limitando il numero di persone che mi possono ferire. Da quando ho messo in pratica questa regola,
la vita fa meno paura..."
Se cercate sul vocabolario la parola disagio, di fianco troverete la foto di Elisa Hoffman.
Se cercate sul vocabolario la parola perfezione, invece, troverete la foto di Andrea Serpieri.
"...Andrea Serpieri: un metro e così tanto che ci vuole una scala, occhi fastidiosamente blu,
ricci biondi di quelli che tolleri giusto sulle teste dei mocciosi, dovrebbe compiere ventuno anni
ma è già iscritto al secondo anno di specialistica della Bocconi, perché il figlio dell’ingegnere
è anche un mezzo genio. O, forse, alla materna non lo volevano più,
perché creava complessi d’inferiorità alle maestre.
Moderato. Misurato. Perfetto. Allergico al fallimento, incapace di delegare,
non si scomoda per imprese meno che nobili.
Insomma, abbastanza per ucciderlo e invocare la legittima difesa..."
ricci biondi di quelli che tolleri giusto sulle teste dei mocciosi, dovrebbe compiere ventuno anni
ma è già iscritto al secondo anno di specialistica della Bocconi, perché il figlio dell’ingegnere
è anche un mezzo genio. O, forse, alla materna non lo volevano più,
perché creava complessi d’inferiorità alle maestre.
Moderato. Misurato. Perfetto. Allergico al fallimento, incapace di delegare,
non si scomoda per imprese meno che nobili.
Insomma, abbastanza per ucciderlo e invocare la legittima difesa..."
Ora potete ben capire che questi due messi insieme non c'entrano proprio una cippa, ma complice la vendita del cavallo preferito di Elisa, saranno costretti a trovare un punto di incontro. Nonostante vorrebbe un sacco prendere Andrea e farlo fuori, la ragazza sa che è lui il padrone del suo amato Sparkle e quindi è costretta a fare buon viso a cattivo gioco in modo tale da poter continuare a cavalcare con lui.
"...Il nostro non è quel tipo di rapporto in cui l’attrazione potrebbe spostare le cose.
Tra di noi c’è più una collaborazione a progetto. Lui mi presta il cavallo, io lo aiuto a risolvere i suoi problemi con le ragazze. Fine..."
Insomma tra una cosa e l'altra Elisa scopre che forse forse il ragazzo non gli dispiace così tanto e tra una cosa e l'altra scoprirà che il bel Serpieri non è proprio come lo immaginava, anzi ha un sacco di belle cose nascoste sotto quella scorzetta.
"...Un bacio che non c’è proprio paragone.
Da qui si ricomincia, da qui li misurerò tutti.
Come può il Bacio Supremo originare da premesse così assurde?.."
Tra gare, fiere, cavalcate e casini di dimensioni epiche, inizia un giro di walzer che ci porterà fino alle ultime pagine del romanzo con il fiato sospeso, il groppo in gola e la voglia di gridare "Ouh!!! Ma che cxxxo state combinando voi due!!!".
"...Siamo un noi di una chiarezza assoluta. Di una bellezza straziante.
Siamo due nomi per una cosa soltanto.
E niente, ormai è chiaro: questo ragazzo è la cosa più accesa che abbia mai toccato.
Questo ragazzo brucia. E io con lui..."
Ritengo che con questo romanzo Bianca si sia superata perchè, a differenza dei precedenti, stavolta a parlare è una ragazza. Ora, questa ragazza parla, pensa e ragiona come un uomo ma chissene importa, se non avesse quella vena di sarcasmo e di incazzatura che la contraddistingue non avrebbe fatto il botto.
Elisa è fantastica, c'è poco da dire. Lei e la sua famiglia sconfusionata sono fichissimi. I suoi fratelli vorrei averli pure io, nonostante siano dislocati ovunque nel mondo riescono a farla sentire amata e protetta (giuro che non ne ho uno preferito...forse...).
Sono morta quando "MARCO CUORE MIO" ha fatto la sua brevissima comparsa. Avrei voluto uccidere Elisa quando si è intestardita come al suo solito. Messo sotto Massimo con un tir quando si è comportato da idiota ma soprattutto avrei preso a schiaffi Andrea per il suo comportamento da signorino per bene. Insomma Andrea! Sbottonati un po' la camicia e fai vedere a tutti di che pasta sei fatto!
Abbiamo la componente amore, la componente sport raccontata in maniera eccellente; io che non so un fico secco sui cavalli e su tutto quello che gira intorno al mondo dell'equitazione sono rimasta sconvolta dalla precisione e dalla cura con cui la scrittrice ha descritto ogni minimo, minimissimo, dettaglio sia per quanto riguarda il mondo del maneggio che per quanto riguarda la gara in sè.
Tornando alla componente ammore, credo che le storie rappresentate in questo romanzo siano perfette in ogni punto...avrei voluto un certo colpo di scena (tipo...ehm...un certo...ehm..."NO BIANCA NON FARLO") ma andando avanti con la lettura ho capito che era meglio che le cose seguissero il loro percorso senza vari intoppi.
Per il resto ormai tutto il mondo sa del mio amore folle incredibile e spropositato per Bianca. Per me potrebbe scrivere il bugiardino della Tachipirina che farebbe tipo subito immediatamente breccia nel mio cuore. Come al solito la sua scrittura è incalzante, appassionante ma allo stesso tempo semplice. Mi piace perchè riesce a fondersi con i suoi personaggi in una maniera incredibile senza essere mai banale.
Quindi anche questa volta per me ha fatto centro! (Ovviamente DANTE TI AMO rimane sempre 4ever il mio preferito io lo amo troppo...la Gigia piange disperata in un angolino)
"...Non siamo mai stati più vicini e più lontani di così.
Siamo sospesi in un istante che mi dilata il cuore e per un attimo penso che potremmo restarci per sempre, rinunciando a scoprire quanto può essere bello, immaginandolo e basta, mettendoci al riparo dalla condanna di scontare ogni secondo di quello che otterremmo, poiché ci abbiamo rinunciato in partenza. Abbiamo già deciso che, insieme, non valiamo niente..."
BIANCA MARCONERO è lo pseudonimo di una scrittrice che vive a Reggio Emilia. Dopo aver lavorato come redattrice per alcuni periodici destinati ai ragazzi è approdata alla scrittura creativa. Già autrice di una saga fantasy, con Newton Compton ha pubblicato La prima cosa bella, ottenendo un grande successo.
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