Damianos di Akielos è tornato.
Ora che la sua identità è stata svelata, Damen deve affrontare il suo padrone, Laurent, come Damianos di Akielos, l'uomo che il principe di Vere ha giurato di uccidere.
Sull'orlo di una battaglia epocale, il futuro dei loro due regni è in bilico. A sud, l'esercito di Castor si sta radunando, mentre a nord le forze del reggente si mobilitano per la guerra. L'unica speranza di Damen è allearsi con Laurent per sconfiggere insieme i loro usurpatori. Ma anche se la fragile fiducia che condividono resisterà alla rivelazione della vera identità di Damen, sarà sufficiente per sventare l'ultimo e più spietato piano del reggente?
Siamo dunque giunti all’epilogo della storia, Damen è a un passo da casa, al confine con la sua amata Akielos, pronto a combattere contro il reggente di Vere, suo nemico e a rivendicare il trono usurpatogli dal fratello maggiore. Con l’esercito al suo fianco, l’impresa si presenta fattibile. Resta da verificare come reagirà Laurent una volta svelata la vera identità di Damen.
«Gli ho fatto una promessa,» disse Damen.
«E quando saprà chi sei?» ribatté l’altro. «Quando scoprirà sul campo che l’uomo che gli sta di fronte è Damianos?»
«Allora ci incontreremo per la prima volta,» rispose. «Anche questa era una promessa.»
Per sapere ciò che accadrà, dovrete leggere il romanzo. Quello che posso dire è che questa è la degna conclusione di una vicenda unica e superlativa, ben ideata e ben scritta. Anche in questo terzo capitolo, non ci sono debolezze di stile né cali di tensione. Ogni volta che pensiamo di aver capito, accade qualcosa che ci sconvolge. Non mancano le emozioni e i colpi di scena. La storia si arricchisce di ulteriori intrighi e di nuovi personaggi. I protagonisti poi…, be’, che dire? Posso solo definirli dei giganti, immensi sia per le fragilità che per la forza dei loro caratteri. Belli sotto ogni punto di vista, entrambi rendono appieno il dramma che li vede al tempo stesso amanti e avversari, leali e rivali.
Da una parte abbiamo Damen, il giusto, il legittimo re di Akielon, reso schiavo da un destino crudele. Per i suoi uomini il fatto di aver servito il nemico rappresenta un’onta atroce e insopportabile.
Quello che immaginava essere successo tra principe e schiavo trasformava l’atto in un oltraggio, ed essendo stato fatto al suo re era come se, in qualche modo, fosse stato fatto a lui stesso, e il suo orgoglio non lo sopportava.
Ma ancora più inconcepibile è scoprire l’esistenza di un’attrazione tra il loro re e il principe nemico. La lealtà di Damen nei confronti di Laurent viene vista come una debolezza che, oltre a minare la sua autorità di sovrano, potrebbe pregiudicare l’andamento della guerra.
«No. Ascolta, Damianos. Tu ti fidi senza discernimento. Vedi il mondo bianco o nero. Se credi che qualcuno è un nemico niente potrà mai dissuaderti dall ’intraprendere una battaglia. Ma quando ti affezioni… quando concedi la tua fiducia a qualcuno, non dubiti mai. Ti batteresti per quella persona fino all ’ultimo respiro, rifiuteresti qualsiasi parola contro di lei e accetteresti persino di morire per mano sua.»
Dall’altra parte c’è Laurent, elegante e scaltro come una volpe. Abile stratega prepara l’assalto senza sottovalutare i rischi, disponendo sulla scacchiera le pedine che muoverà come vuole.
C’era una logica macabra in quello che stava succedendo. Fa' in modo che il tuo schiavo convinca gli akielonesi a combattere. Lascia che sia il popolo che detesti a scendere in campo al posto tuo, a morire al posto tuo. A sconfiggere il reggente o a indebolirlo. Lascia che siano le sue armate a essere decimate.
Laurent è un personaggio affascinante e complesso, ambiguo e anche un machiavellico manipolatore. Con intelligenza quasi ipnotica pianifica ogni cosa, non tralascia dettagli, è spietato con i nemici e giusto con gli alleati. È un piacere vederlo in azione.
«Non infrangereste un giuramento,» disse Damen, cercando di ignorare la stretta al petto. «Nemmeno uno fatto a me.»
Insieme Damen e Laurent sono complementari, diversi e simili al contempo. Impossibile non adorarli. Il pregio dell’autrice è quello di averli esaltati entrambi alla stessa maniera in ogni romanzo, rendendoli stupendi e unici. Dopo aver letto l'intera trilogia capiamo come tutto abbia un senso: il racconto, le sensazioni, lo sviluppo della vicenda sono frutto di un disegno chiaro e vincente che diventa sempre più esaltante da un libro all'altro. Si parte dalla staticità del primo e si passa all'azione nel secondo: la diffidenza dei personaggi e la noia per la preparazione del viaggio lascia il posto al ritmo incalzante, all'erotismo e alla passione. Il terzo diventa il completamento di tutto con l'aggiunta di una visione soddisfacente di strategia militare e politica. Un vero e proprio trionfo di stile, intelligenza e tanta, tanta emozione.
Consigliatissimo!
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