martedì 5 giugno 2018

IL MUSICISTA CHE CATTURÒ L'UNICORNO di K.A. Merikan



Non puoi nascondere delle crepe sotto le luci dei riflettori. —

Dusk. Leader degli Underdogs. Destinato al successo. Vive godendosi il momento.

Abe. Anche noto come Lolly. Iridescente. Unicorno.

Tutto ciò che Dusk desidera dalla vita è che la sua band diventi famosa in tutto il mondo. Vuole anche divertirsi e spassarsela tra le lenzuola. Quando desidera qualcosa, ce la mette tutta, e al diavolo le conseguenze. Per questo motivo, quando nota un bellissimo ragazzo dai capelli rosa che sembra l’equivalente umano di uno zucchero filato pieno di tatuaggi, non può trattenersi dall’averne un assaggio. Tuttavia, soltanto quando Lolly finirà nel pullman del tour, Dusk si renderà conto che il loro incontro era scritto nel destino.

Abe è il classico ragazzo che segue la corrente. Dato che stava già facendo l’autostop, perché avrebbe dovuto rinunciare a trascorrere una settimana con un rockettaro super fico e a lasciarsi domare dai suoi capelli lunghi e sensuali? E perché non comportarsi anche da ragazzo carino e solidale già che c’è? Non sarebbe comunque rimasto da quelle parti per molto.

Tutto va a farsi benedire quando compaiono online delle foto di Abe e Dusk, portando all’improvviso il gruppo sotto i riflettori. Per approfittare di quell’inaspettata popolarità, la band offre ad Abe dei soldi per restare. Questo implica guadagnare dei soldi per una finta relazione con Dusk. Che non è nemmeno poi così falsa. O sì?

Devo ammettere di aver letteralmente divorato questo libro in una manciata di ore, non ho potuto staccarmene finché non ho letto la parola “fine”. Non si tratta di questo gran capolavoro e, a freddo, ci si possono trovare delle pecche, ma mentre leggevo non potevo che lasciarmi catturare dalle emozioni che scaturivano dalle pagine. Forse è anche questa la magia della scrittura.
I pov alternati permettono di conoscere meglio Dusk ed Abe anche se la loro storia è basata tutta sul presente, il passato è bandito ed il futuro è come una bestemmia all’orizzonte. Si conoscono per caso, scocca la passione e poi si ritrovano, sempre per caso, ad incrociare le loro strade per convenienza. Gran parte della loro relazione è basata sul sesso, che abbonda senza mai cadere nel volgare, e su quell’insieme di piccole cose quotidiane che ti danno l’idea di condividere qualcosa di speciale con una persona.
Si vede benissimo che Abe, alias Lolly (magari chiedere il nome al proprio “fidanzato” sarebbe stato da prendere in considerazione per Dusk), è molto restio a raccontare di sé, del suo passato e del suo vagabondare in autostop. Dusk è per il vivi e lascia vivere, cavalca le emozioni del momento, ma non per questo riesce a non affezionarsi a quello splendido ragazzo che sembra uscito dal set degli Orsetti del Cuore.
A mio parere la storia avrebbe giovato di maggiore introspezione dei personaggi, il sapere qualcosa di più del loro background, ma nonostante ciò rimane un libro altamente godibile che consiglio alle eterne romantiche che credono ancora nell’anima gemella.
Insomma, un romance ricco di dolcezza, ma anche molto hot e che introduce gli Underdogs, band i cui membri ci riserveranno sicuramente altre sorprese in futuro!


Lolly era una creatura celestiale che lo aveva onorato della sua attenzione, volando dal cielo per posarsi sulle sue spalle e lasciando un marchio che sarebbe rimasto per anni. Solo sapere che Lolly stava assistendo alla loro esibizione gli diede così tanta carica che lasciare il palco fu doloroso per Dusk.

«Non sto cercando di farti restare, non voglio che rinunci alla tua grande occasione né che confessi i tuoi sentimenti per me, qualsiasi essi siano, ma morirei se non ti dicessi quanto mi sei mancato. Hai toccato qualcosa dentro di me che non sapevo nemmeno esistesse, e adesso andrai via per sempre. Parleremo su Skype un paio di volte, ci scriveremo dei messaggi, ma poi il tempo e la distanza… all’improvviso sarà tutto finito. Lo so che finirà, lo sento, e vorrei soltanto poterti baciare un’ultima volta.»

Abe era come i lustrini che ti si appiccicavano addosso. Non importava con quanta insistenza Dusk ci avesse provato, non era mai riuscito a liberarsene. Era come se fosse rimasto impresso nella sua pelle. Una parte permanente di lui, come un tatuaggio, e adesso non vedeva l’ora di riunirsi con quello che lui giudicava il suo pezzo mancante.

K. A. Merikan è lo pseudonimo di Kat e Agnes Merikan, un team di scrittrici che vengono scambiate per sorelle con sorprendente regolarità. Kat è la sergente carogna e l'esperta di sopravvivenza del duo, e non esita mai a prendere Agnes a calci in culo quando si sta rammollendo.
La sua memoria funziona come un registro ad accesso facilitato, il che permette a entrambe di gestire sia i dettagli dei libri che i social media. Serve anche come GPS d'emergenza. Agnes è la Merikan pignola e di solito la si trova impegnata nella formattazione o nella ricerca. La sua attenzione tende a essere frammentaria, e nonostante vada verso la trentina ha bisogno di truccarsi per poter comprare alcolici. Autoproclamata regina delle strade.
Amano il bizzarro e il meraviglioso, uscire dagli schemi e distorcere gli stereotipi sia nella vita che nei libri. Quando prendete un libro delle Merikan c'è una cosa di cui potete essere certi: sarà pieno di sorprese.


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