lunedì 1 dicembre 2025

ALWAYS LOVING YOU: IL CAOS TRA DI NOI di Tijan


Cheyenne ha sempre vissuto ai margini: un'infanzia segnata dall'instabilità, un'adolescenza costellata di silenzi e sogni a occhi aperti.

Tra questi sogni, Cut Ryder, stella dell'hockey e migliore amico del fratellastro che non le ha mai dato spazio.

Anni dopo, Cheyenne è cambiata, si è ricostruita con fatica e lavora in una mensa per senzatetto.

Cut, diventato una celebrità della NHL, riappare nella sua vita nel modo più inaspettato: una notte insieme che sconvolge entrambi.

Ma Cheyenne ha segreti e fragilità che non vuole svelare, mentre Cut è determinato a non lasciarla andare.

In un vortice di desiderio, paura e redenzione, i due dovranno capire se vale la pena affrontare il passato per costruire qualcosa di vero.

Una storia intensa, che parla di seconde possibilità, di amore che cura e di due anime imperfette che imparano a riconoscersi.


#copiaomaggio 

#prodottofornitodaheartbeatedizioni

Il romanzo si apre con il POV della protagonista, un’adolescente con una cotta stratosferica per il migliore amico di suo fratello. Cut, però, non conosce nemmeno l’esistenza di Cheyenne: le è del tutto indifferente.

Cut, invece, occupa la maggior parte dei pensieri di Cheyenne.

Ma partiamo dall’inizio: la madre di Cheyenne è dipendente dalle droghe — e lo è da ben prima che lei venisse al mondo. Entra ed esce continuamente dai centri di recupero. Molte volte Chey ha dovuto rubare per sopravvivere, ha vissuto per strada, senza un tetto sopra la testa, fino a quando il padre — che non aveva mai conosciuto — decide di accoglierla in casa sua.

Ma per tutti, Chey resta la mela marcia. È una sorta di emarginata. Suo padre, la sua compagna e Chad, il fratellastro maggiore, faranno di tutto per tenerla a distanza, tranne Hunter il fratello minore. Così, la ragazza finisce per andare a vivere con lo zio.
Tra quest’ultimo e il padre nasce una sorta di accordo: “Io mantengo i suoi studi, tu ti occupi di crescerla.” 

Il tempo passa e Chey cresce, diventando una donna indipendente. Tuttavia, dentro di lei c’è sempre stato qualcosa che non va. Le dipendenze della madre, infatti, hanno lasciato delle conseguenze già durante la gravidanza, e Chey è cresciuta portandosi dietro alcune difficoltà. Una volta scoperto il problema, impara a gestirlo con l’aiuto di farmaci, cercando di mantenere un equilibrio che non è mai del tutto stabile.

Una regola.

Sì?

Non chiamarmi più "amico".




Cut è il re dei Kansas City Mustang, domina il ghiaccio come se ne fosse parte. Dall’ultima volta che Chey lo ha visto, lui ha fatto carriera, e lei non ha mai smesso di seguirlo: guarda tutte le sue partite, conosce ogni suo passo. Ora, per uno strano scherzo del destino, Cut inizierà a fare volontariato proprio nell’associazione in cui lavora lei.

I due si rivedono a una festa. Chey, ovviamente, sa perfettamente chi è lui, ma Cut non ha la minima idea di chi sia lei — sa solo che quella ragazza lo attrae come nessun’altra prima d’ora. Ha su di lui lo stesso effetto dell’hockey e questo gli basta per renderlo di un ossessivo possessivo.

Finiscono per andarsene insieme, a casa di lui. La scena di passione che segue, però, risulta piuttosto blanda: lei raggiunge ben sei volte il piacere, ma il tutto appare trattato in modo superficiale, come se non avesse reale importanza nella narrazione quando, a parer mio, avrebbe dovuto averne dal momento che Chey sogna quel ragazzo e sperava nelle sue fantasie che accadesse qualcosa tra loro da molto tempo.

Appena ho ricevuto la copia ARC, mi sono immersa subito nella lettura, piena di entusiasmo. Le prime pagine di Always Loving You mi hanno fatto esclamare “WOW!”, salvo poi rimangiarmi tutto poco dopo…

Con Tijan ho un rapporto di amore e odio: ci sono suoi romanzi che adoro e altri che, come questo, mi lasciano piuttosto perplessa. Al momento direi che siamo in parità. Purtroppo, però, questa volta sono rimasta delusa — avevo aspettative molto alte e aspettavo l’uscita di questo libro fin dal momento in cui è stata annunciata.

La storia mi è sembrata carica di troppi drammi, con molti momenti tra amici e troppo pochi dedicati davvero alla coppia. Peccato, perché il potenziale c’era e i personaggi avevano tutte le carte in regola per emozionare di più. Se non era per Cut non lo avrei nemmeno portato a termine.

Nessun commento:

Posta un commento