Nel suo bel palazzo parigino, la Regina, affascinante
ballerina in pensione, ha deciso di far entrare solo donne. Nei vari
appartamenti, quindi, vivono Giuseppina, una siciliana scappata dal padre
padrone, che vende antiquariato al mercato delle pulci. Simone, amante della
natura che è stata lasciata da un sudamericano traditore; Rosalie (Labonté di
nome e di fatto), placida maestra di yoga. Juliette, l'ultima arrivata, che
cerca ancora l'amore. L'unico maschio è Jean-Pierre, un gattone vagabondo e molto molto
intelligente. Grazie al quale la vita della casa prende una piega del tutto
imprevista: e gli uomini (insieme all'amore), usciti dalla finestra, rientrano
dalla porta. Nei personaggi di Karine Lambert, tratteggiati con charme e
tenerezza, ognuna troverà un pezzetto di sé: la dignità maestosa della Regina,
la sensualità romantica di Juliette, l'ombrosa passionalità di Giuseppina e la
calorosa tranquillità di Rosalie; ritroverà l'amicizia tra donne, sempre in
bilico tra solidarietà e competizione, ma anche maternamente protettiva e
incondizionata; la passione nel lavoro, la freschezza e l'intensità dei
sentimenti. E alla fine troverà anche il piacere di una conclusione piena di
generosità, di speranza e di gioia.
Ogni storia nel suo piccolo
ti lascia qualcosa. Una lacrima scesa sul viso, un sussulto sul
finale oppure un vuoto nel cuore. Storie che vorresti non finissero mai, che
vorresti durassero per sempre talmente riescono a farti sognare.
Queste sono le sensazioni
che ho provato leggendo La casa delle donne che volevano rinunciare
all'amore.
Ci troviamo nella magica
Parigi, la giovane Juliet è in cerca di un alloggio e lo trova in "Casa
Celestina", la casa delle donne che hanno rinunciato a far entrare l'amore
nel loro cuore. Le sue abitanti sono particolari, ognuna fatta a modo suo e
ognuna vive nel proprio mini mondo fatto di piccoli rituali che condividono
insieme. Giuseppina è italiana, siciliana di origine. Finita a "Casa
Celestina" dopo la perdita del marito, decide di cambiare vita e di
scappare da quella famiglia e da quella Sicilia che le stava cosi stretta.
Simone si è trasferita dopo una serie di scelte che le hanno cambiato la vita; scappata dalla Francia, anch'essa da una vita che le stava troppo stretta,
decise di trasferirsi in Argentina nella speranza di cambiare vita. S'innamora
perdutamente e rimane incinta di un uomo che non meritava il suo amore. Dopo
anni ritorna in Francia e si imbatte in "Casa Celestina" dove si
ritroverà a vivere con il gattone Jean Pierre l'unico "uomo" che ha
il permesso di gironzolare tra gli appartamenti. Abbiamo poi Rosalie anch'essa
francese, rimasta sconvolta dalla separazione dal marito. Dedita allo yoga e
specialista del thè, che offre sovente alle sue coinquiline. Riesce a portare
con il suo spirito zen, la calma e la pace all'interno dell'edificio. E poi c'è
lei, la regina, di cui nessuna conosce il nome. Un tempo acclamata ballerina
dei teatri più famosi, è lei che tiene le fila in "Casa Celestina",
che le è stata regalata da un suo spasimante in tempi lontani.
“Eppure avevo sentito un grande senso di pace quando aveva imboccato quel vicolo per la prima volta. Le facciate dei colori slavate e le case di mattoni coperte di edera o di glicine, ingentilite da piccoli giardini o cortili fioriti, davano al XX arrondissement un’aria di campagna. La calma che spirava in quell’anfolo protetto, dove il tempo pareva essersi fermato, l’aveva indotta a rallentare il passo, a guardare il cielo, ad ascoltare gli uccellini. Quando aveva spinto il cancello di ferro battuto del numero quindici, il gesto le era parso familiare”.
La calma e la pace regnano
sovrane, ma Juliette sente che le manca qualcosa. Riempie la sua vita con domande
sull'amore e sul suo passato, il tutto contornato dalla ricerca convulsa, in
siti di incontri online, del suo principe alla "Al Pacino".
Le domande si fanno più
incessanti e trovare una risposta a se stessa è quasi impossibile, ed è per
questo che Juliette inizia a portare i suoi tormenti alle sue coinquiline,
facendole riflettere sul perché hanno deciso di lasciare stare l'amore e tutto
ció che lo circonda.
“Non si può rimpiazzare l’amore con nient’altro. Si rimpiazzano le illusioni, l’attesa, le turbolenze, la dipendenza, le delusioni, le terapie di coppia, il nulla con cose piacevoli, a portata di mano, che non scompaiono al primo soffio di vento, al primo cambio di stagione”.
Un
libro magico, che ci fa sognare insieme alle protagoniste. La scrittrice
descrive con minuziosità ogni personaggio del libro, cercando di farci capire
come si può vivere senza amore, avendo accanto a sé, persone che riescono a non
fartene sentire la mancanza, ma che nonostante questo, l’amore viene sempre li,
a bussare alla tua porta… E da quello, anche se ci si prova, non si può
scappare.
“Io ho sempre messo le donne su un piedistallo. Le donne sono più coraggiose, più autentiche. Diventerei pazzo senza le donne. Una vita senza donne non sarebbe una vita,. Io amo mia moglie”…“La donna è un vulcano, una meraviglia” … “È splendido il desiderio, giorno dopo giorno”.
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