martedì 3 novembre 2015

LA CASA DELLE DONNE CHE VOLEVANO RINUNCIARE ALL'AMORE di Karine Lambert


Nel suo bel palazzo parigino, la Regina, affascinante ballerina in pensione, ha deciso di far entrare solo donne. Nei vari appartamenti, quindi, vivono Giuseppina, una siciliana scappata dal padre padrone, che vende antiquariato al mercato delle pulci. Simone, amante della natura che è stata lasciata da un sudamericano traditore; Rosalie (Labonté di nome e di fatto), placida maestra di yoga. Juliette, l'ultima arrivata, che cerca ancora l'amore. L'unico maschio è Jean-Pierre, un gattone vagabondo e molto molto intelligente. Grazie al quale la vita della casa prende una piega del tutto imprevista: e gli uomini (insieme all'amore), usciti dalla finestra, rientrano dalla porta. Nei personaggi di Karine Lambert, tratteggiati con charme e tenerezza, ognuna troverà un pezzetto di sé: la dignità maestosa della Regina, la sensualità romantica di Juliette, l'ombrosa passionalità di Giuseppina e la calorosa tranquillità di Rosalie; ritroverà l'amicizia tra donne, sempre in bilico tra solidarietà e competizione, ma anche maternamente protettiva e incondizionata; la passione nel lavoro, la freschezza e l'intensità dei sentimenti. E alla fine troverà anche il piacere di una conclusione piena di generosità, di speranza e di gioia.


Ogni storia nel suo piccolo ti lascia qualcosa. Una lacrima scesa sul viso, un sussulto sul finale oppure un vuoto nel cuore. Storie che vorresti non finissero mai, che vorresti durassero per sempre talmente riescono a farti sognare.
Queste sono le sensazioni che ho provato leggendo La casa delle donne che volevano rinunciare all'amore.
Ci troviamo nella magica Parigi, la giovane Juliet è in cerca di un alloggio e lo trova in "Casa Celestina", la casa delle donne che hanno rinunciato a far entrare l'amore nel loro cuore. Le sue abitanti sono particolari, ognuna fatta a modo suo e ognuna vive nel proprio mini mondo fatto di piccoli rituali che condividono insieme. Giuseppina è italiana, siciliana di origine. Finita a "Casa Celestina" dopo la perdita del marito, decide di cambiare vita e di scappare da quella famiglia e da quella Sicilia che le stava cosi stretta. Simone si è trasferita dopo una serie di scelte che le hanno cambiato la vita; scappata dalla Francia, anch'essa da una vita che le stava troppo stretta, decise di trasferirsi in Argentina nella speranza di cambiare vita. S'innamora perdutamente e rimane incinta di un uomo che non meritava il suo amore. Dopo anni ritorna in Francia e si imbatte in "Casa Celestina" dove si ritroverà a vivere con il gattone Jean Pierre l'unico "uomo" che ha il permesso di gironzolare tra gli appartamenti. Abbiamo poi Rosalie anch'essa francese, rimasta sconvolta dalla separazione dal marito. Dedita allo yoga e specialista del thè, che offre sovente alle sue coinquiline. Riesce a portare con il suo spirito zen, la calma e la pace all'interno dell'edificio. E poi c'è lei, la regina, di cui nessuna conosce il nome. Un tempo acclamata ballerina dei teatri più famosi, è lei che tiene le fila in "Casa Celestina", che le è stata regalata da un suo spasimante in tempi lontani.

“Eppure avevo sentito un grande senso di pace quando aveva imboccato quel vicolo per la prima volta. Le facciate dei colori slavate e le case di mattoni coperte di edera o di glicine, ingentilite da piccoli giardini o cortili fioriti, davano al XX arrondissement un’aria di campagna. La calma che spirava in quell’anfolo protetto, dove il tempo pareva essersi fermato, l’aveva indotta a rallentare il passo, a guardare il cielo, ad ascoltare gli uccellini. Quando aveva spinto il cancello di ferro battuto del numero quindici, il gesto le era parso familiare”.

 La calma e la pace regnano sovrane, ma Juliette sente che le manca qualcosa. Riempie la sua vita con domande sull'amore e sul suo passato, il tutto contornato dalla ricerca convulsa, in siti di incontri online, del suo principe alla "Al Pacino".
Le domande si fanno più incessanti e trovare una risposta a se stessa è quasi impossibile, ed è per questo che Juliette inizia a portare i suoi tormenti alle sue coinquiline, facendole riflettere sul perché hanno deciso di lasciare stare l'amore e tutto ció che lo circonda.

“Non si può rimpiazzare l’amore con nient’altro. Si rimpiazzano le illusioni, l’attesa, le turbolenze, la dipendenza, le delusioni, le terapie di coppia, il nulla con cose piacevoli, a portata di mano, che non scompaiono al primo soffio di vento, al primo cambio di stagione”.

 Un libro magico, che ci fa sognare insieme alle protagoniste. La scrittrice descrive con minuziosità ogni personaggio del libro, cercando di farci capire come si può vivere senza amore, avendo accanto a sé, persone che riescono a non fartene sentire la mancanza, ma che nonostante questo, l’amore viene sempre li, a bussare alla tua porta… E da quello, anche se ci si prova, non si può scappare.

“Io ho sempre messo le donne su un piedistallo. Le donne sono più coraggiose, più autentiche. Diventerei pazzo senza le donne. Una vita senza donne non sarebbe una vita,. Io amo mia moglie”…“La donna è un vulcano, una meraviglia” … “È splendido il desiderio, giorno dopo giorno”.





Karine Lambert, fotografa di professione, vive a Bruxelles. Appassionata di scrittura, ha esordito con successo con La casa delle donne che volevano rinunciare all'amore, che le è valso il premio letterario Saga Café 2014 per il primo romanzo ed è stato un bestseller in Francia e in Spagna.



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