martedì 24 novembre 2015

12 GIORNI A NATALE di Trisha Ashley


Il Natale è sempre un momento triste per Holly Brown, che da poco ha perso l’amore della sua vita, così, quando le chiedono di andare a lavorare in una casa isolata nella brughiera del Lancashire, accetta di buon  grado per sopravvivere a quei giorni in cui tutti sono felici. Jude Martland è uno scultore, e non intende festeggiare il Natale dopo che suo fratello è scappato proprio con la sua fidanzata. È deciso a evitare la casa di famiglia, anche se gli sarà impossibile non tornare per l’occasione in cui si riuniscono al completo. Quando Jude si presenta all’improvviso, la vigilia di Natale, è tutt’altro che felice di scoprire che Holly si sta occupando di organizzare il party a cui sperava di sottrarsi. Ma quando, senza preavviso, una tempesta di neve ricopre tutto il villaggio, Holly e Jude si rendono conto che forse i loro desideri stanno per essere esauditi. E che le odiate feste potrebbero trasformarsi in qualcosa di molto interessante…

Lasciatevi trasportare dal clima natalizio di questo splendido romanzo che con il suo incedere saprà trasportarvi in un mondo innevato; una storia contemporanea che si intreccia a quella di un'ava nel tempo di una delle Guerre Mondiali.
Quando iniziai questo romanzo mai mi sarei immaginata di ritrovami in uno in cui presente e passato si intrecciano, lasciandoti con la voglia di iniziare un nuovo capitolo per poter così scorgere parte della storia della nonna di Holly, che con abilità e maestria è servita proprio in piccole parti, in modo da lasciarti con una curiosità a dir poco immensa, facendoti immaginare dapprima nei panni di un'infermiera ai tempi della guerra e poi in quelli di una chef contemporanea.
Innanzitutto chi è la nostra cara Holly?


«Laura, non siamo usciti insieme, volevamo solo vedere lo stesso film. Ed è almeno trenta centimetri più basso di me».«Che esagerazione: sette o otto al massimo! Comunque, ha detto che gli piacciono le donne che sanno il fatto loro, e che la tua pettinatura gli ricorda Nefertiti».«Davvero?», ho chiesto poco convinta. Ho i capelli neri, forti e lisci che porto in una sorta di caschetto un po’ lungo che si incurva un po’ in fuori, come due ali. «Secondo me voleva solo essere gentile. Non sono molti gli uomini che vogliono uscire con una donna più alta di loro».
Da quando anni fa il suo compagno di vita, nonché marito, è venuto a mancare, giorno dopo giorno Holly si è resa conto che l'unica persona cui importi qualcosa di lei è la sua amica fidata Laura, una ragazza di quelle che si donano con tutte se stesse in nome di un'amicizia vera e sincera.
A questo pensiero è giunta alla soglia dei trentacinque anni, un figlio che non vuole saperne di arrivare ed un vuoto al petto da colmare, soprattutto dopo la recente morte della nonna, l'ultimo membro in vita della sua famiglia. Così, ecco spiegato il motivo dell'astio della ragazza nei confronti del Natale, una ricorrenza in cui son mancati molti dei suoi cari, lasciandola a trascorrere quelle vacanze con un motivo sempre più valido per non festeggiarle.
La differenza? Quest'anno la nostra protagonista si ritrova a passare queste festività in un villaggio, chiamato Little Mumming, a fare da house-sitting ad una dimora situata sotto una torretta, in cima ad una collina. Una coincidenza del destino che l'ultimo nome pronunciato dalla nonna in punto di morte fosse Ned Martland e che la casa di cui deve tenere conto appartenga ad una antica famiglia di Martland?

Appena prende servizio in questa luogo (alquanto dimenticato da Dio), il proprietario Jude si fa vivo sin da subito parlandole al telefono, e con toni per nulla pacati.
Il risultato? Da quella telefonata ha inizio un susseguirsi di chiamate che terminano con uno dei due che chiude il telefono in faccia all'altro. Possiamo dire che fan scintille o sbaglio?
Due caratteri molti vivaci, teste molto dure e due menti predisposte a non cedere di un millimetro.
Divertimento assicurato, soprattutto se la persona in questione busserà alla sua porta proprio all'incombere del Natale, gli invitati in quella casa diventeranno sempre di più e, dulcis in fundo, la nostra Signora Brown si ritroverà sempre più spesso a guardare quegli occhi così profondi, gli stessi che sembrano scrutarle nell'animo.

Jude ha sfilato la coperta a Lady e mi ha scattato qualche altra fotografia accanto a lei anche se mi sono rifiutata di togliermi gli stivali e ho acconsentito con riluttanza a levarmi il piumino. Jude ha persino fatto un altro paio di schizzi, anche se la luce a quel punto non era delle migliori e Lady continuava a sbocconcellargli i fogli.«Sei diventata la sua musa, Holly!», ha esclamato Becca interrompendo per un attimo il ritmo delle spazzolate. «Ho letto cosa succede tra gli artisti e le loro muse ispiratrici! Sarà meglio che tu faccia attenzione», ha esclamato scoppiando in una calda risata.
Il tempo, inevitabilmente, cambia gli umori delle persone e con esso i loro animi.
Se dapprima il nostro Jude pensava che la ragazza fosse solo un'avida persona, con il passare dei giorni si rende conto che la nostra Holly nasconde dentro di se' un mondo unico e particolare, un mondo con dolori che in parte anche il nostro scultore sente suoi. Se a queste cose aggiungiamo il fatto che la nostra "lei" sembri incastrarsi perfettamente nella vita dei Martland in maniera quasi impressionante, il nostro bel ragazzone non può che rimanerne sbalordito e sempre più incuriosito da ciò che potrebbe nascondere la sua cuoca favorita.

Le apparenze spesso ingannano e sarà proprio il nostro uomo a pagarne lo scotto, perché persone altruiste come la nostra protagonista raramente se ne trovano, soprattutto nel mondo del più grande dei Martland, dove prima si guarda il portafogli e poi il proprietario.


«Mi pare una buona notizia, perché dall’altra sera, non riesco a smettere di pensare a te e mi stai facendo diventare pazzo!».«Anche tu mi fai diventare pazza, Jude Martland, ma di rabbia!», ho replicato, sulla difensiva come al solito. Anche se ormai avevo capito che era solo perché non volevo soffrire, e Jude avrebbe potuto ferirmi, se glielo avessi permesso. Poi lui si è illuminato con quel suo sorriso improvviso. «Non possiamo riprovarci? Magari ci pensi e con un bacio cambi idea!».

Un romanzo in cui i due protagonisti non sono i soliti bellocci, ma son persone vere e proprie, descritte in una maniera tale che sembra di trovarcele di fronte, mano a mano che il romanzo prende vita davanti ai nostri occhi. Personaggi che non vivono in un mondo perfetto ma che conoscono le sfumature della vita, i dolori che inevitabilmente si susseguono nella vita di ognuno, non rinunciando però a viverla lo stesso a trecento sessanta gradi, come facciamo noi tutti ogni giorno.

Lo so che vi  ho già riempito di citazioni, ma vorrei strappare anche a voi un sorriso, lo stesso che è spuntato a me nel momento in cui ho letto questa scena, una delle molte che si susseguono in questa commedia degli errori (Eh sì, perché ogni tanto i fraintendimenti sembrano all'ordine del giorno e vedrete che non potrete non apprezzarli!)

«Come, scusa?», ha risposto Michael trasecolando.
«Certo che non lo sa, idiota, semplicemente perché non sono affatto incinta!».
«Non sei incinta?», ha esclamato Jude sorpreso. «Ma, allora… perché quel libro?»
«Non sono affari tuoi, ma ho deciso che in primavera cercherò di avere un bambino con la fecondazione assistita».
«La fecondazione… assistita?»
«Sì, l’inseminazione artificiale».
«E perché mai?», ha domandato Jude incredulo. «Cos’hanno gli uomini che non va?




Trisha Ashley è nata nel Lancashire e ha studiato allo Swansea Art College. Oggi vive in Galles. È autrice di diversi romanzi femminili di successo, che hanno scalato le classifiche in Inghilterra. I suoi libri sono tradotti in Germania, Portogallo, Repubblica Ceca e Turchia. La Newton Compton ha pubblicato Cosa indossare al primo appuntamento 12 giorni a Natale. Per saperne di più, il suo sito è www.trishaashley.com.




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