La magia dell'estate può durare per sempre! Jane Pearson è di nuovo in missione. È una book doctor, aiuta cioè scrittori in difficoltà a superare la sindrome da pagina bianca e cosette simili. Questa volta il suo paziente è Griffin Lowell, un ex giornalista, una specie di eremita che si è rifugiato su una spiaggia, da dove, a quanto pare, non riesce più a scrivere. Peccato che al suo arrivo lo trovi al centro di un'esuberante festicciola, circondato da ragazze in bikini e surfisti scanzonati. Sembra che Griffin non abbia alcuna intenzione di finire il suo libro sulla propria esperienza in Afghanistan. Ma Jane non si arrende, e affitta il bungalow confinante con il suo per portare a termine la propria missione. E non c'è niente di meglio di qualche tramonto sul mare per accendere un interesse che va ben oltre le parole. Un romanzo divertente e sensuale, tra feste, cocktail e l'irresistibile voce del mare.
Una delle cose che più mi piacciono nei romanzi, sono le serie auto conclusive e i pov alternati; i libri di Christie Ridgway hanno il tutto e, per una lettrice come me, sono la giusta combinazione. I pov aiutano a capire entrambi i personaggi e ad amarli, chi più e chi meno. Vi do il benvenuto a Crescent Cove, a Beach House 9, una piccola villetta sulla spiaggia, dove tutto è magia, romanticismo ed erotismo.
Griffin l’ultima cosa che vuole è ricordare. Perdere un’amica in Afghanistan lo ha segnato, perciò svierà in ogni modo possibile la questione. Ogni giorno gli risulta difficile da superare, durante la notte ha incubi continui e l’unica sua salvezza è la tv accesa, o l’ipod nelle orecchie e i continui party sulla spiaggia che organizza, invitando sconosciuti. Proprio qui Jane si imbucherà e vestita non da istitutrice, ma da bomba sexy. Lui, quando si ritroveranno chiusi in un sottoscala, farà una fatica immane a non toccarla, perciò contro ogni buon senso la bacerà: l’esplosione, l’attrazione e la chimica tra loro sarà palpabile!
Non è un mio problema, borbottò rabbiosamente. Era Jane il suo problema! Lo faceva ammattire, lo disorientava, lo sorprendeva.
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Il suo cuore non era più intoccabile come prima. Accidenti, non gli apparteneva nemmeno più.
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Era testarda da morire finché lui non posava la bocca sulla sua.
Griffin non prova niente il 99% delle volte, e Jane farà emergere tutto, ma si ostinerà dinnanzi all’ovvio, fino al momento in cui accade un imprevisto: un incidente sotto i suoi occhi. Lì si accorge che non può rischiare di perderla.
I dialoghi coinvolgono, vi sono battute davvero ironiche e dolcissime. Le scene di sesso sono piacevoli da leggere. Il racconto è fluido. Ne consiglio la lettura anche fuori stagione, perché porta il lettore ad immaginare luoghi estivi e, se amate particolarmente il caldo, fa al caso vostro.
Tu sei la colla che tiene insieme tutto. Nei tuoi occhi vedo me, intero e in gamba. Amato… e capace di amare.
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