venerdì 8 gennaio 2016

GLI UOMINI PREFERISCONO LE DEE di Celeste Giampietro Collins



“Gli uomini preferiscono le dee” è una magica commedia di equivoci spiritosa e sorprendente, ambientata in una romantica Matera in fermento per la nomina a capitale europea della cultura.
Carla Russo è un’archeologa precaria con la passione per il rock. Ha una madre invadente che sogna di vederla sposata, una sorella maniaca dell’aspetto fisico e un fidanzato professore che la fa disperare. Ma non c’è problema! Ognuno ha un angelo custode, e se sei un’archeologa il tuo arriva direttamente dall’Olimpo. Nei suoi scavi infatti Carla rinviene una cintura magica, appartenuta alla dea Venere, che rende irresistibile chi la possiede. La sua tranquilla esistenza ne è subito sconvolta: diventa più attraente, comincia a nutrire un’insana ossessione per il miele e i bagni nel latte e, soprattutto, gli uomini non le tolgono gli occhi di dosso. Perché dunque non approfittarne e vendicarsi del fidanzato? Ma si sa: mai scherzare con gli dei, perché potrebbero arrabbiarsi!



A Matera nel bel mezzo di alcuni scavi Carla, una giovane archeologa, è alle prese con il suo lavoro che lei ha sempre sognato essere un’avventura all’Indiana Jones e invece è tutto il contrario. Si ritrova a setacciare cumuli e cumuli di terriccio alla ricerca di qualcosa che possa avere un qualche valore almeno di prevalenza storica e invece è ricoperta di terra, il suo aspetto è tutt’altro che curato ed è demoralizzata perché non ha ancora trovato nulla. 

Nel frattempo pensa al suo fidanzato Daniele al quale, per via di una stupidaggine, ha chiesto, spinta dall’orgoglio, una “pausa di riflessione” e ora lui non risponde alle sue chiamate e anzi ha addirittura cambiato numero di telefono.
Ma si sa quando il destino ci mette lo zampino… Carla si ritrova tra le mani un reperto alquanto bizzarro: una cinta variopinta. In un impeto di impulsività decide di non parlarne con nessuno e portarla con sé per darle una pulita con calma.
Da questo momento in poi per Carla ci saranno non pochi imprevisti da fronteggiare poiché quella che ha tra le mani è la cinta di Venere ed essa è dotata di uno straordinario potere:

“I dati di studio confermano che in Basilicata è nascosta la cintura della dea Venere, che ha il potere di rendere irresistibile chiunque la indossi. […] Il mito racconta che Afrodite, il nome con cui i Greci chiamavano Venere, se ne serviva per incantare le vittime del suo fascino: bastava uno sguardo della dea e gli uomini cadevano vinti ai suoi piedi. Abbiamo motivo di credere che chiunque rinvenga la cintura potrà sperimentare la benevola influenza della dea della Bellezza e dell’Amore.”

Carla testerà su stessa e chi le sta intorno gli effetti di quest’oggetto, da classico Topo di Biblioteca diventerà una bomba super sexy che scatenerà invidia, rivalità e disappunto nelle donne ed emanerà charme e seduzione da tutti i pori facendo cadere ai suoi piedi gli uomini… Tutti sembrano fascinati e ammaliati da Carla grazie a quella cintura, tutti tranne Daniele.
Riuscirà Carla anche senza “super poteri” a riconquistare il suo amato?
Ma non finisce qui, quest’archeologa fuori dal normale con simpatia e arguzia scoprirà che molti fingono di essere ciò che non sono e che l’onestà e la sincerità ripagano sempre.
“Gli uomini preferiscono le dee” è un racconto gradevole e spiritoso, Carla è una protagonista davvero tenace e con la battuta pronta; i suoi pensieri e le sue azioni, a volte maldestre, riescono a strappare ben più di un sorriso. Ho amato la sua vivacità e impulsività! Gli altri personaggi che gravitano attorno a Carla sono ben caratterizzati in particolare Titti de Crescenzo, l’acerrima rivale di Carla che si presenta come la classica Miss arrivista che punta tutto sull’esteriorità.
La dea Venere non si manifesta mai davvero, ma per tutto il racconto sono disseminati sprazzi di grecità che ho molto gradito.
Una storia irriverente e con il classico lieto fine, a riprova del fatto che quando ci si trova davanti al vero amore non sono necessari aggeggi divini, esso vince sempre.




Celeste Giampietro Collins è nata a Matera, vive a Firenze e, dopo la laurea in Lettere, si è specializzata in Archeologia classica. Ex speaker radiofonica, insegna al liceo, è sposata ed è mamma di due bambini. Attualmente è giornalista collaboratrice del quotidiano la Repubblica. “Happiness is so chic" è il suo blog.







3 commenti:

  1. Grazie, Elisa, per la recensione puntuale e interessante. Sei riuscita a catturare lo spirito della storia, leggero ma con degli spunti di riflessione sull'amore e sulle relazioni in generale. Io mi sono divertita tanto a immaginare e a far vivere a Carla le sue rocambolesche vicende e spero che una parte del mio divertimento arrivi anche alle lettrici. A presto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente sarà così! Io stessa mi sono divertita a leggerlo e... Mi tocca ammettere che mi sono rivista in alcuni atteggiamenti di Carla! :)
      Spero di leggere altro di tuo, in bocca al lupo per la tua carriera!
      A presto.

      Elimina
    2. Crep... scusa coff, coff. Apprezzo molto le tue parole.
      Alla prossima e grazie!

      Elimina