sabato 9 gennaio 2016

SUPERSEXY IN CALZINI di Amy Lane



La cotta di Donnie per il coinquilino della sorella, Alejandro, è durata ben oltre i sogni a occhi aperti di quand’era un ragazzino e lo sta facendo impazzire! Così, quando spunta l’occasione di occuparsi della casa per la sorella e Yandro, non si sente troppo solo: ha infatti un sacco di fantasie vividissime a fargli compagnia! Con un po’ di cieca fortuna – e l’aiuto di un magico regalo fatto a mano – quelle fantasie diventeranno realtà?




Gente, sedetevi e tenetevi pronti per una notizia sconvolgente: Amy Lane ha scritto una novella senza drammi esistenziali e sofferenze atroci per il raggiungimento del lieto fine! Evviva!
Per chi conosce questa scrittrice questa sarà una sensazionale rivelazione, soprattutto visto che è il prequel di un libro, “Chase in the shadow”, dove ci si tagliano le vene, letteralmente.
Dopo questa premessa posso solo dire che, nonostante le tematiche siano trattate in modo differente al solito stile dell’autrice, la lettura è scorrevole ed emozionante come al solito ed i personaggi riusciti al mille per mille.

Per chi la letto il libro precedente, qui vediamo raccontata la storia di Donnie, l’amico di Chase con cui ha “sperimentato” un po’, con una cotta terribile per il coinquilino della sorella, il ballerino venezuelano Alejandro “Yandro” Castellanos.

“E che tipo di ragazzo piacerebbe a te, invece? Se fossi gay, naturalmente.”
Chase fece un respiro profondo, spense il videogioco e la televisione e si girò verso di lui con gli occhi pieni di lacrime come Donnie non li aveva mai visti. Quello era Chase, per la miseria, il ragazzo che non colpiva la palla, la distruggeva! Chase non piangeva e non era mai triste. Soprattutto non posava la mano delicatamente sul tuo viso o ti baciava la fronte.
“Mi piacerebbe uno come te, Donnie,” rispose tirandosi subito indietro, dopo quel momento che l’aveva lasciato senza fiato. “Però, vedi, io non sono coraggioso quanto te, perciò non sono gay.”

Yandro è uno scafato playboy che si porta a letto chiunque respiri, ma che percepisce la sua vita per quello che è: assenza di colori e vere emozioni. La sua casa, totalmente bianca ed immacolata, è il riflesso di ciò.

Cosa c’era da dire? Era uno stupido – stupido come una capra – nelle relazioni. Aveva una bella casa, dei bei mobili, persino una bella vita all’università e con la compagnia di ballo... ma in quella bella vita bianca, sentiva ancora il bisogno di un secchio di colori e un pennello per spruzzarli in giro.

Donnie invece è un diciannovenne alla scoperta di sé e del mondo, irruento, impulsivo e assolutamente adorabile. Persino Yandro lo sa.
Complice un paio di calzini fatti a mano dalla nonna di Yandro e tra loro la realtà diventerà meglio della fantasia.

"Nana dice che adora fare calzini. Che i calzini si consumano e questo vuol dire che così si diverte a fare sempre qualcosa di diverso. È come sapere di essere diventato adulto quando lei inizia a mandare calzini, perché vuol dire che sa che non li perderai, ma li consumerai indossandoli.”

Amy Lane non sbaglia un colpo, impossibile non amare le sue storie che sanno essere complete e comunicative anche se brevi. Solo um’ottantina di pagine, ma assolutamente da leggere.





Amy Lane è madre di quattro figli ed è una lavoratrice a maglia compulsiva, che scrive perché non riesce a zittire le voci che ha in testa. Adora i gatti, i chihuahua, fare calzini e gli uomini sexy. Odia le tarme, le lettiere dei gatti e gli imbranati ottusi. È difficile trovarla a cucinare, pulire o a svolgere faccende domestiche, ma la potrete sorprendere mentre prepara coi ferri set di emergenza con cappello/coperta/paio di calzini, per qualsiasi occasione o a volte senza motivo.

Scrive nella doccia, in palestra, mentre scarrozza i figli a calcio/danza/ginnastica/musica e ha imparato a scrivere sulla tastiera veloce come il vento. Vive in una casa cadente infestata dai ragni, in un quartiere fatiscente, e conta sul suo adorato Mate per tenerla ancorata alla realtà – lui ci riesce, perfino assicurandosi che il suo cellulare non si scarichi. È sposata da oltre vent’anni: crede ancora nel Vero Amore, con la V maiuscola e la A maiuscola, e non vede alcun motivo per cambiare idea.


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