Amanda Hardy si è appena trasferita, e nella nuova scuola non conosce ancora nessuno. Vorrebbe farsi dei nuovi amici, ma ha un segreto, e per mantenerlo non deve dare troppa confidenza alle persone. Almeno questo è il suo proposito. Ma quando incontra il dolce e accomodante Grant, Amanda non può fare a meno di lasciarlo entrare, poco alla volta, nella sua vita. Man mano che trascorrono il tempo insieme, Amanda si rende conto di quante cose si sta perdendo nel tentativo di tenere al riparo il proprio cuore. Giorno dopo giorno si ritrova a voler condividere con Grant tutto di se stessa, compreso il suo passato. Ma è terrorizzata all’idea che, una volta saputa la verità, il ragazzo non sarà in grado di vedere oltre, e si allontanerà per sempre. Qual è il terribile segreto che Amanda non vuole rivelare? Un nome: Andrew. È il nome con cui Amanda era conosciuta nella vecchia scuola e nella vita che ha rinnegato. Ma davvero la verità può avere un prezzo così alto?
Non sentirsi a proprio agio con se stessi, alzi la mano a chi non è mai capitato? Bene la nostra storia parte proprio da qui...
"...Se avessi avuto la forza di essere normale, pensai, o almeno da forza di morire,
sarebbero stati tutti felici..."
Amanda fino a qualche anno fa non si sentiva bene, non si sentiva completa, si sentiva come se la sua identità non fosse quella che le è stata assegnata alla nascita. Affronta un percorso difficile, pieno di insidie e all’ultima lotta decide di andare via. Cambia paese, decide di andare a vivere con il papà in un paese completamente diverso. La mentalità rimane peró chiusa, la religione, che per lei è sempre stata un ostacolo, è seguita rigorosamente e per lei, che è chi è ma in realtà non lo è, diventa ben difficile nascondere quello che è il suo passato.
Soprattutto quando il destino mette sul suo cammino Grant. Cosi misterioso, cosi bello...Si conoscono, si piacciono e si, si amano. Lui non sa nulla, non lo deve sapere. Deve stare con l’Amanda di adesso e non con quella del suo passato.
Non tutto sarà rose e fiori, ci saranno un po’ di pasticci, ma alla fine quello che conta davvero è quello che provano l’uno per l’altra.
"...Tu puoi avere tutto quello che vuoi, quando riesci ad accettare che te lo meriti..."
Se si legge tra le mie righe si capisce qual è il filo di tutto il romanzo, ma io non voglio concentrarmi su questo. Voglio concentrarmi sulla lotta affrontata da Amanda giorno dopo giorno, sulle difficoltà a cui viene sottoposta solo per idioti pregiudizi. Ha voluto affermarsi nel mondo per quello che sapeva di essere rincorrendo il sogno di una vita normale ma si sa, la gente è cattiva e piuttosto di dare una mano preferisce affondare quello che è diverso anzichè accoglierlo.
Questo romanzo è stato un bel pugno allo stomaco perchè sin dalle prime pagine si capiscono tante cosi e per chi, come me, è particolarmente sensibile all’argomento, patisce parecchio. Ma l’ho amato, amato profondamente dalla prima all’ultima pagina. Ho avuto il terrore fino alla fine credendo che il lieto fine non esistesse, ma invece mi sono dovuta ricredere e sono felice che finalmente qualcuno abbia voluto raccontare la storia di una ragazza speciale che, nonostante tutto, ha cercato e raggiunto quello che per lei era la sua felicità.
"...In ogni caso, capì che non mi dispiaceva più essere viva. Mi meritavo di vivere.
Meritavo di trovare l'amore. Ora lo sapevo, ora ci credevo: meritavo di essere amata..."
Meredith Russo ha cambiato la sua identità sessuale qualche anno fa e vive a Chattanooga, nel Tennessee, con i suoi due figli. Volevo essere la tua ragazza, il suo romanzo d’esordio, ha vinto decine di importanti riconoscimenti in America e all’estero. Scrive sul «New York Times» su temi legati al gender. Per saperne di più potete seguire il suo profilo Twitter.
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