lunedì 29 settembre 2025

INKED IN STEEL di Deborah P. Cumberbatch


Il mio mondo è fatto di inchiostro, sangue e asfalto.
Sono il Sergente alle armi degli Steel Reapers, addestrato a distruggere senza provare nulla. Mi sono guadagnato dai miei fratelli il nome di Hades, perché quando qualcuno deve essere trascinato all’inferno, sono io ad aprire la strada.
Solo tatuando riesco a placare l’oscurità che mi divora, ma non disegno più.
L’arte si è spenta il giorno in cui tutto è andato in frantumi, e ho giurato che avrei portato il bacio della Mietitrice ai colpevoli.
Da allora, il mondo si è ridotto a forme semplici e a colori insignificanti, finché una ragazzina dai capelli rossi non si è messa sulla mia strada.
Brianne Callaghan è puro fuoco e caos, un caleidoscopio che non devo toccare. Troppo giovane, troppo viva.
Ed è la sorella del mio migliore amico.

Il mio mondo è fatto di cifre, codici e ricordi.
Non posso dimenticare nulla. È così che ho imparato ad ascoltare i numeri e a entrare in ogni sistema, senza lasciare tracce.
Non cerco salvezza, non credo nelle favole. Io sono il drago della mia storia, e ho un solo obiettivo: proteggere i miei fratelli. A qualunque costo.
Non avevo previsto che un solo errore mi avrebbe portata dritta ai cancelli del club degli Steel Reapers e che mi avrebbero offerto un lavoro.
E, ancora meno, che sarei finita sotto la sorveglianza forzata di un enorme grizzly tatuato e perennemente incazzato.
Rhyson “Hades” MacReary mi odia, e non fa nulla per nasconderlo. E a me va più che bene, perché ho intenzione di andarmene il prima possibile.
Non importa se, ogni volta che lo guardo, il cielo non sembra poi così lontano.
Voi non avete idea di che libro oggi voglio parlarvi. E' ormai molto tempo che non leggo un libro di Deborah P. Cumberbatch e quando il mio kindle mi ha proposto questa lettura con al centro un mondo fatto di segreti, bikers e altrettanti segreti, mi son detta che non potevo farmelo sfuggire.

Gli eventi qui narrati si svolgono nella piccola cittadina di Steelridge, una cittadina per certi versi un po' cupa, tra gli affari della polizia locale e quelli degli Steel Reapers, la banda motociclistica del posto.

Ed è proprio tra gli Steel Reapers che troviamo Ky, uno dei fratelli di Brianne, la protagonista della storia, e chi poteva esserci se non anche Rhyson, o anche detto Hades?

Non potrebbero essere più diversi questi due: dove uno è un trentenne tutto muscoli, grugniti e occhiate truci (pensate già al soprannome Hades, poteva mai essere un raggio di sole?), l'altra è ha diciotto anni, è un mago coi computer, e per difendere la sua famiglia tirerebbe fuori una grinta da far invidia anche ad un drago (forse qui c'è il suo soprannome?). Non fatevi ingannare dalla sua piccola taglia, per coloro a cui tiene non si fermerebbe davanti a niente e a nessuno.

E quando i guai busseranno alla sua porta non le resterà che decidere se finire dalla padella alla brace o cercare con ogni sua forza una protezione, non tanto per sé quanto per il suo fratellino più piccolo. Non ha idea però di cosa si nasconda nel quartiere degli Steel Reapers e quanto possa valere oro una persona con le sue abilità. Hackeraggio? Presente. Capacità di sviare i sistemi di sicurezza? Presente. Capite? Diciotto anni e il codice binario per lei è una seconda lingua.

E in tutto ciò, però, c'è lui. Hades.

Non si fa remore a mostrare al club quanto sia seccato all'idea di far da babysitter a quello scricciolo e al suo fratello eppure, sotto tutto questo fumo, c'è un fuoco che divampa. La curiosità. Un'attrazione che sa che non dovrebbe provare, eppure... Eppure c'è ed è dotata di vita propria.

 «Bruciali. Rendili cenere. Tu sei un drago. Loro sono niente al tuo cospetto.»

Non c'è momento però peggiore per questi sentimenti se non questo. Il club non riversa in un bel periodo, una lotta sta per iniziare e questo piccolo drago potrebbe non essere altro che un'arma per distruggerlo se solo lo venissero a sapere i suoi nemici.

Benvenuti a Steelridge, ma soprattutto benvenuti fra i Steel Reapers. Deborah P. Cumberbatch è riuscita a catturarmi sin dalle prime pagine, portandomi in un mondo fatto di sangue, promesse e desideri. E quel pizzico di hate to love che mi fa andare in un brodo di giuggiole ogni singola volta.

Quello che ho amato? La sua capacità nel descriverci i personaggi, concreti, imperfetti, vivi. Vivi sotto ogni punto di vista, al punto che è stato impossibile non cader preda del loro fascino. Quello però che posso dirvi è che la penna di questa autrice è qualcosa da provare. Tra il ritmo incalzante, la storia a dir poco intrigante e dei personaggi mozzafiato, preparatevi a immergervi in Inked in Steel.

E son sicura di poter dire che sarà solo il primo di una serie. Perché? Bellezze se solo lo leggeste vedreste di cosa sto parlando. Nel dubbio io mi accaparro Rowan e Ky. 


Il libro in pillole:

- autoconclusivo
- dual pov
- tropes: mmc club, bikers, alpha hero, age gap, forced proximity, best friend's sister, hate to love

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