venerdì 6 marzo 2015

LE SETTE SORELLE – LUCINDA RILEY



Bellissima eppure timida e solitaria, Maia è l’unica delle sue sorelle ad abitare ancora con il padre ad Atlantis, lo splendido castello sul lago di Ginevra. Ma proprio mentre si trova a Londra da un’amica, giunge improvvisa la telefonata della governante: Pa’Salt è morto. Quel padre generoso e carismatico, che le ha adottate da bambine raccogliendole da ogni angolo del mondo e dando a ciascuna il nome di una stella, era un uomo di cui nessuno, nemmeno il suo avvocato e amico di sempre, conosceva il passato. Rientrate precipitosamente nella villa, le sorelle scoprono il singolare testamento: una sfera armillare, i cui anelli recano incise alcune coordinate misteriose. Maia sarà la prima a volerle decifrare e a trovare il coraggio di partire alla ricerca delle sue origini. Un viaggio che la porterà nel cuore pulsante di Rio de Janeiro, dove un vecchio plico di lettere le farà rivivere l’emozionante storia della sua antenata Izabela, di cui ha ereditato l’incantevole bellezza. Con l’aiuto dell’affascinante scrittore Floriano, Maia riportera alla luce il segreto di un amore sbocciato nella Parigi bohémienne degli anni ’20, inestricabilmente legato alla costruzione della statua del Cristo che torreggia maestosa su Rio. Una vicenda destinata a stravolgere la vita di Maia.
Il primo, straordinario capitolo di una serie di sette libri: la conferma del talento di una grande scrittrice.

Pa’ Salt ci aveva adottate quando avevamo solo pochi mesi di vita, orfane provenienti dai quattro angoli della Terra. E ognuna di noi, come amava ricordarci spesso, era diversa dalle altre, speciale… eravamo le sue ragazze. I nostri nomi erano quelli delle Sette Sorelle, le Pleiadi, la sua costellazione preferita. “Maia” è la prima e la più antica, e questo è il mio nome
.
Questo è stato il primo romanzo che ho letto di questa rinomata autrice. E devo ammettere che Lucinda è stata una bellissima scoperta.
La storia inizia con la tragica scomparsa di Pa’ Salt, il padre adottivo di Maia e delle altre sorelle. Tutte fanno ritorno ad Atlantis.


“Atlantis, il castello incantato di Pa’ Salt. Inaccessibile via terra, si ergeva su un promontorio, in cima a un’altura scoscesa: l’unico modo per raggiungerlo era in barca. I vicini più prossimi abitavano a chilometri di distanza, perciò Atlantis era sempre stato il nostro regno, staccato dal resto del mondo. Tutto ciò che si trovava al suo interno era avvolto da un’aura magica come vivessimo in un incantesimo.”
E vengono presentate le sette sorelle, ponendo anche  le basi per i romanzi futuri.
“ Maia, la bella; Ally, il capo; Star, la conciliatrice; CeCe, la pragmatica; Tiggy, l’altruista; Electra, l’esplosiva.”
Il testamento lasciato dal loro padre adottivo consiste in una pietra armillare, sulla quale sono incise delle coordinate misteriose, che permetteranno ad ognuna di loro, di scoprire il proprio passato.
La prima a decifrare le coordinate che le cambieranno la vita è, appunto, Maia. Il suo viaggio la porterà da Ginevra a Rio de Janeiro, a Parigi e ritorno.
Durante questa affascinante avventura, Maia riacquisterà consapevolezza di sé, del suo passato e del suo presente …. e magari anche del futuro.
“non lasciare mai che la paura decida del tuo destino”
Lo stile dell’autrice è qualcosa di magico: nel corso della lettura sono stata letteralmente “bombardata” da mille emozioni diverse che mi hanno portata a sorridere, soffrire, emozionarmi e arrabbiarmi insieme alla protagonista.
La scrittura è scorrevole, coinvolgente, emozionante, misteriosa. Ci sono continui salti dal presente al passato, attraverso le lettere di Izabela, antenata della nostra Maia. Questo elemento dona maggiore fascino alla trama e alle vicende narrate.


L’ambientazione reale, il passato che ritorna, un passato ricco di accenni storici reali, quali la costruzione della maestosa statua del Cristo di Rio, fanno sembrare questo libro una storia vera, non partorita dalla mente geniale di una donna.
La donna e la sua condizione, in un’epoca prevalentemente maschilista, sono uno dei temi principali affrontati, che fanno riflettere sulle scelte “obbligate” che alcune di esse erano costrette a fare.

Alla fine della lettura ho provato un vuoto immenso, ho sentito la mancanza dei personaggi, delle emozioni che ogni pagina è riuscita a regalarmi. Per questo motivo sono felice di sapere che,  se anche si tratterà di personaggi e storie differenti, a questo seguiranno altri sei libri. Le emozioni sicuramente non mancheranno.
A parer mio, questo romanzo è un capolavoro e sono felice di aver conosciuto questa meravigliosa scrittrice.



Lucinda Riley è nata in Irlanda e ha esordito come scrittrice a 24 anni. Il giardino degli incontri segreti (Giunti 2012) è diventato un bestseller internazionale e in Italia è balzato subito ai primi posti delle classifiche. Sempre per Giunti sono usciti La luce alla finestra (2013), Il segreto della bambina sulla scogliera (2013) e Il profumo della rosa di mezzanotte (2014), tutti accolti da un grande successo di pubblico. I suoi romanzi hanno venduto oltre 4 milioni di copie nel mondo e sono tradotti in 26 Paesi. Lucinda vive tra il Norfolk e il Sud della Francia, con il marito e i quattro figli.



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