Cosa sei disposto a fare per proteggere chi ami?
Kailey Ross ha ventuno anni. Lascia la sua vecchia vita e decide di iscriversi al college per vendicare suo fratello Tayler, ignara che le nuove amicizie diventeranno presto importanti e che un bacio dato senza sentimenti o il sesso senza impegni, possono diventare un'arma a doppio taglio. Con l'amore, infatti, ci si ferisce e si perdono di vista gli obiettivi iniziali.
Nick Scott è un ragazzo problematico, allergico ai sentimenti, con un passato più difficile del presente e delle responsabilità che pesano troppo per la sua giovane età. L'attrazione, spesso, annienta la ragione, un bacio ne segue sempre un altro, così come le bugie ma l'amore è un sentimento strano, a volte ci cambia, spesso ci rende migliori. Ci insegna a combattere semplicemente per essere felici.
La mia vita è tranquilla. Senza scossoni. Piena di regole.
Praticamente noiosa.
Da tutti vengo definita una brava ragazza. Composta, posata, senza grilli per la testa. Vesto bene, non giro con l'ombelico scoperto o con una minigonna troppo mini, e non fumo. Una volta ho bevuto una birra e non mi è nemmeno piaciuta un granché. L'ho visto come un chiaro segno del destino: devo essere come tutti mi vedono e descrivono.
Non ho mai detto i fatti miei in giro, mi guardavo bene dal farlo, perché a Vancouver, Canada, la gente parla e anche troppo.
Dopo il liceo ho iniziato a lavorare in una ferramenta, a pochi isolati da casa, per aiutare la mia famiglia. Non siamo benestanti, non ci avviciniamo nemmeno all'idea, e volevo fare qualcosa per loro. Proprio come fanno le brave ragazze.
Sono l'ultima arrivata, sorella minore di un fratello di ventidue anni e di una sorella di venticinque. Come da regola sono quella che tengono più a stretto controllo ma ormai sono abituata. I miei genitori non hanno digerito molto bene il fatto che io non sia andata al college e di tanto in tanto sono costretta a sentirmi qualche battutina in merito. Possono dire quello che voglio ma io sono decisa; finché non saprò quello che voglio non ci andrò. E se mai succederà... amen, se ne faranno una ragione.
Lungi da me l'idea di far buttare loro soldi al vento.
Sono passati tre anni da quando mi sono diplomata e ho come l'impressione che tutto scorra troppo velocemente, senza darmi il tempo di vivere.
La mia vita è monotona. O forse dovrei dire che lo era.
Tutto è cambiato un giorno di metà Giugno, quando qualcuno ha bussato, inaspettatamente, alla nostra porta.
Non doveva essere lì, davanti a noi, con le sue borse. Non doveva tornare a casa, non con quella notizia.
Ha scombussolato le nostre vite.
I loro piani. I miei.
Mi sono seduta a gambe incrociate sul mio morbido letto, nella cameretta che mi ha ospitato per ventun anni, ho parlato con me stessa, ho pensato, riflettuto – forse non abbastanza – e ho fatto le valigie.
Nessuno sa perché sto partendo. Nessuno tranne lui.
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