lunedì 5 novembre 2018

Review Party: A MARRIAGE CASE di Catherine BC




Nancy e Nathan sono due persone agli antipodi che con molta probabilità non si sarebbero mai incontrate. Eppure, per uno strano scherzo del destino, finiscono per sposarsi in fretta a Las Vegas. L’inattesa vita coniugale metterà a dura prova i sensi e la razionalità di entrambi, fino a far capire loro che l’amore non segue mai strade maestre.

Un romanzo tratto da una storia vera, perché spesso la realtà supera di gran lunga la fantasia.
Nancy è una ragazza di origini italiane, per la precisione siciliana, che vive e lavora a Los Angeles grazie a un permesso di soggiorno per studenti che le ha concesso di completare il suo ciclo di studi presso l’UCLA. È riuscita a ottenere uno stage presso uno studio cinematografico e ha capito fin da subito che lei non era la classica ragazza che voleva stare davanti alle telecamere… no, lei preferiva tutto quello che avveniva dietro le quinte e ai miracoli che i tecnici erano in grado di compiere. Il suo capo, Madison Hamsun, notò fin da subito la sua caparbietà e il suo modo silenzioso di lavorare e per questo aveva deciso di assumerla a tutti gli effetti. Peccato che per la fretta di consegnare tutta la documentazione all’Ufficio Immigrazione, è stato compiuto un piccolo e banalissimo errore, che potrebbe costare a Nancy l’espatrio e il suo rientro in Italia. Ma Madison ha una soluzione a portata di mano, anche se questo vorrà dire dover coinvolgere Nathan. Lui, ecco, non è il classico ragazzo affidabile… tutt’altro. Passa da un letto a un altro con una facilità incredibile, non ha voglia di impegnarsi e il suo unico scopo è prendere quello che la vita gli offre. Lavora anche lui per Madison, segue progetti diversi, cosa che gli permette di lavorare da casa o da altre parti del mondo, senza dover stare necessariamente chiuso in un ufficio. Ma deve a Madison più di un favore e forse questa è la volta buona per pareggiare i conti, anche se un matrimonio a Las Vegas con una ragazza appena conosciuto non era proprio quello che aveva in mente. Il destino, si sa, gioca strani scherzi e a volte da un’inconsueta e forzata convivenza i sentimenti potrebbero avere la meglio.

Il modo in cui Nathan si sta facendo conoscere mi sorprende e mi spiazza.

Che dire? Ho iniziato questa lettura a scatola chiusa; la trama diceva poco e niente, ma mi è bastato sapere che l’autrice aveva tratto ispirazione da una storia vera per convincermi, e meno male perché è una storia che merita. Sarà che sono una romanticona e una sognatrice, ma adoro vedere come certe storie d’amore nascono così, dal nulla, soprattutto quando i protagonisti principali poco si tollerano. Infatti Nancy e Nathan non potrebbero essere più diversi, e forse è proprio in questo che è racchiuso il segreto della coppia perfetta.

Lo prendo per mano con entusiasmo, ma poi mi fermo. Devo trovare un altro modo per fargli capire che mi dispiace per come è appena stato trattato da chi l’ha messo al mondo, non devo farmi coinvolgere più di tanto perché rischio di farmi del male. La nostra situazione ha già un equilibrio precario: qualsiasi scossone o mossa avventata dall’una o dall’altra parte, lo altererebbe, facendoci sbattere il sedere per terra.

Nancy è siciliana di origine, quindi viene da un Paese dove la famiglia viene prima di tutto e il calore delle persone che le vogliono bene si sente anche a distanza. I suoi genitori si sono sacrificati tanto per lei, e sa che sta inseguendo il suo sogno, che però potrebbe finire per problemi burocratici. Accettano a malincuore la soluzione del matrimonio lampo, sapendo di non poter partecipare visto il poco tempo a disposizione per organizzarsi, ma le fanno sentire ancora una volta la loro vicinanza. Nancy si potrebbe definire la classica ragazza, quella che si fa in quattro per gli altri e infatti condivide l’appartamento con Irina e Marcus, con i quali ha stretto un ottimo rapporto, sa come farsi voler bene e lo dimostra come il suo stesso capo faccia carte false per tenerla con sé, e che in tutto quello che fa mette anima e corpo, soddisfacendo così clienti puntigliosi e capricciosi.
Nathan è il suo esatto opposto. Il classico ragazzo consapevole della sua bellezza, che preferisce divertirsi anziché sistemarsi e lo dimostra il fatto di non riuscire a lavorare stando seduto a una scrivania. Forse questo suo atteggiamento è dovuto un po’ al suo passato e chissà che Nancy non sia la persona giusta in grado di fargli mettere la testa a posto.

Noi insicuri ci riconosciamo a vicenda anche se quello che scegliamo di mostrare alla gente può essere ben diverso: la diffidenza nel mio caso, la strafottenza nel suo.

Tutta la narrazione è in prima persona con pov alterni, che continuo a preferire perché ci danno una visione completa della storia e soprattutto ci fanno immedesimare nei sentimenti che i personaggi provano a 360 gradi. Ho adorato le descrizioni minuziose e le battute al vetriolo tra i due protagonisti, mostrano una ragazza timida che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno ma che è stata costretta a scendere a quel compromesso per continuare a inseguire quel sogno, ma dall’altra parte mostrano un ragazzo sfrontato che nasconde le sue insicurezze dietro il suo atteggiamento da duro. A volte etichettiamo le persone fermandoci alla prima apparenza, senza dar loro modo di farsi conoscere per quello che sono, e ho amato il modo in cui entrambi si sono messi a nudo, scoprendo così le loro debolezze e facendoci capire che la vita è un percorso tortuoso e che si riesce ad affrontare se abbiamo qualcuno accanto che ci incoraggia a non mollare.

Non possiamo difenderci da chi ci ferisce da dentro.

Ho letto i ringraziamenti e mi è piaciuto il modo dell’autrice di unire i nomi dei protagonisti reali (M&M), accoppiandoli a quelli dei suoi personaggi (N&N).
Se siete in quel periodo in cui non sapete cosa leggere, se avete bisogno di staccare la spina dalla quotidianità e avete bisogno di leggerezza, in questo romanzo troverete ironia, dolcezza e un romanticismo fuori dal comune.
Siamo delle inguaribili romantiche, sogniamo l’amore, il nostro “per sempre”, ma forse a volte la realtà è molto meglio della fantasia.



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