Come reagireste se vi dicessero che siete diventati gli eredi di un castello?
È quello che succede ad Anna Doyle quando viene contattata da un notaio che la informa della prematura morte del padre che non ha mai conosciuto e dell’ingente eredità che le ha lasciato.
Seppur con reticenza, Anna fa i bagagli e parte per la Scozia credendo di riuscire in pochi semplici mosse a sbarazzarsi dell’ingombrante eredità per intascare i soldi e tornare in Italia, peccato che si troverà presto a fare i conti con una realtà alquanto scomoda.
A quanto pare, infatti, lei non è l’unica erede del castello, che è anche uno degli hotel più rinomati di Dornie, una pittoresca cittadina vicina all’isola di Skye.
Si troverà così nel bel mezzo di un’avventura insolita e stravagante, tra un ragazzo misterioso e dei bizzarri fantasmi scozzesi ai quali proprio non riesce a credere.
Chi è realmente Kaiden e quali son le sue vere intenzioni?
Selvaggi come il vento della Scozia, irriverenti e divertenti, Kai e Anna avvicineranno pericolosamente le loro vite sino a legarle o ad allontanarle per sempre.
Una commedia romantica, magica e divertente, avvolta da una meravigliosa cornice Scozzese.
La
settimana di Anna non inizia proprio nel migliore dei modi. Viene
chiamata nell’ufficio del suo capo, che tra l’altro è anche un
amico, e viene informata che l’azienda ha deciso di tagliare sul
personale. Ecco, sarebbe vero se lei non fosse l’unica a essere
mandata via con ben due settimane di preavviso. Ma Anna non ci vede
dalla rabbia, manda al diavolo il suo capo in modo molto poco
elegante e i suoi colleghi, perché si sa che le amicizie che nascono
in
ambito lavorativo
sono solo di convenienza.
A
questo si aggiunge la discussione con il fidanzato Elia e l’amica
di sempre Mara, eppure basta una sbronza per far passare il malumore
e fare sesso selvaggio con il ragazzo ninfomane (almeno come lo
definisce lei). Ma alla sbornia segue sempre un mal di testa
allucinante e il malumore per aver agito in maniera istintiva e poco
razionale; eppure una telefonata le risolleverà in parte la
giornata. Ebbene sì, Anna è l’erede diretta e unica di Angus
Doyle, deceduto in seguito a un tragico incidente. La morte verrà
ancora una volta a bussare alla sua porta, e porterà con sé la
paura di volare. Avete letto bene, perché dopo un po’ di dubbi,
ha deciso di affrontare il suo passato e volare in Scozia, per
sbrigare con una certa celerità le pratiche legali, entrare in
possesso dei suoi beni e vendere tutto per intascare i soldi che ora
come ora le farebbero solo comodo.
Ma…
c’è sempre un ma in tutta questa faccenda. Anna scoprirà di non
essere l’unica erede e di dividere parte del patrimonio con Kaiden
MacBride, il figlio della giovane moglie del padre, deceduta anche
lei. Desiderava l’avventura e sembra che qualcuno abbia ascoltato e
accolto la sua richiesta, perché si dice che la Scozia sia una terra
magica e piena di leggende, se poi aggiungiamo un castello infestato
da fantasmi il divertimento è assicurato.
Dicono
che il dolore sia in grado di unire tutti, anche chi hai odiato sino
a prima di esserne soverchiata, e adesso guardandolo negli occhi
sofferenti mi sento così simile a lui e alla sua sofferenza da
sentirlo quasi vicino.
Il
suo arrivo al castello viene accolto con gioia e
curiosità
da
parte del personale che ci lavora,
conoscerà Kaiden e cercherà di capire chi si nasconde realmente
dietro quella faccia da bravo ragazzo, perché Anna sa che lui ha un
piano e vuole cercare a tutti i costi di capire
di
cosa si tratta, e soprattutto perché accetta senza tante remore che
Anna venda la sua parte di eredità. Chi è realmente Kaiden e quali
sono le sue vere intenzioni?
Gli
afferro la mano e insieme compiamo il primo passo.
Perché
non importa dove sei diretto e quanta strada hai ancora da fare,
perché ciò che conta è quel primo piccolo passo e soprattutto la
persona con cui affronti il viaggio.
Una
lettura leggera, ironica, divertente e romantica. Tra queste pagine
ho ritrovato la Deborah conosciuta attraverso i suoi romanzi YouFeel,
Un adorabile bugiardo e Tutto quello che volevo da te; una
di
quelle
storie da leggere in una pigra domenica di sole, quelle che leggi con
un angolo delle labbra sempre sollevato all’insù, come un sorriso
che cerchi di nascondere.
Una storia che ci porterà nella magica terra scozzese e che ci farà
vivere avventure incredibili tra castelli e leggende di fantasmi, ma
noi
sappiamo bene
che i fantasmi non esistono….. non è vero???
Beh,
sono un po’ scettica come la protagonista, ma allo stesso tempo romantica, e la storia che l’autrice è stata in grado di creare mi
ha lasciata senza parole. O meglio il
romanzo
mi ha tenuta incollata alle sue pagine con il sorriso stampato in
faccia. E sono sicura che anche voi non potrete fare a meno di ridere
e sorridere ai battibecchi tra Anna e Kaiden, personaggi con le loro
manie e caratteristiche che li contraddistinguono e li rendono unici
e
speciali
agli occhi dei lettori.
Anna
è…. beh è Anna. Lei non ha peli sulla lingua, dice sempre quello
che pensa a costo di risultare antipatica e spocchiosa agli occhi
degli altri, ma nella sua vita ha già molto sofferto e
ha dovuto fare i conti con la signora morte.
Ha solo 25 anni e
ha dovuto affrontare due perdite: un padre che non ha mai conosciuto
(un’assenza
che le è pesata molto anche se non lo vuole dare a vedere e cerca in
tutti i modi di nasconderlo non volendo sapere niente di quella che è
stata la sua vita in Scozia)
e la morte della madre tanto amata. Ha sempre cercato di apparire
forte e indipendente, rifiutando l’aiuto da parte della zia che più
volte l’ha invitata a lavorare nella sua azienda; il licenziamento
è stato un duro colpo, visto l’anima che aveva messo in quel
lavoro e nel quale credeva fortemente. Si ritrova a esprimere un
desiderio e a vederlo realizzarsi nel giro di poche ore. Ed è vero
quando dicono che il viaggio ti cambia, ti fa vedere il mondo con
occhi nuovi
e torni a casa diversa e
con una nuova consapevolezza. Anna accetterà questo viaggio come una
cosa obbligatoria, un dovere che deve portare a termine, ma
improvvisamente dovrà fare i conti con la parte paterna della
famiglia, con i suoi avi e con le proprie origini, scoprendo una Anna
meno cinica, più solare e autoironica.
«Perché
ci hanno voluti qui, per farmi spaventare così?» la mia voce è un
sibilo a metà tra l’emozionato e il terrorizzato, ma non so dire
bene per cosa.
«No,
io credo più per farci trovare così… così… vicini» nel dirlo
gli trema la voce e l’odore di mentolo che ha sempre tra le labbra
mi pervade; adesso è mischiato all’alcol che ha condiviso con me
ed entrambi siamo brilli anche se forse l’unica spaventata sono io.
Lo
sento.
Lo
vedo.
Ho
paura.
Una
storia che ho divorato in due giorni, affezionandomi a ogni singolo
personaggio, il bel barista Roy, la stramba nonna, il cuoco e le sue
storie scozzesi, e sentire a distanza di poche ore la mancanza di
Anna e Kaiden, come se avessi appena salutato due amici e
vederli
partire per una nuova ed emozionante avventura.
Questa
è una di quelle letture da assaporare sotto l’ombrellone, poco
impegnativa ma ideale per svagare la testa dalla quotidianità di
tutti i giorni, in grado di farci perdere nella vastità delle
colline scozzesi, chiudendo gli occhi e iniziando
a sognare.
Deborah Fasola, classe ’78, è autrice ed editor freelance. Il suo esordio letterario avviene nel 2011 con la sua prima opera fantasy; in seguito ha pubblicato altri romanzi dello stesso genere e alcuni manuali e racconti, per poi dedicarsi solo al romance e fare il grande salto.
Nel 2015 pubblica infatti due romanzi con YouFeel, Rizzoli, e il 30 giugno del 2016 esordisce in libreria con la commedia romantica Tradiscimi se hai coraggio, edita Newton Compton editori. Continuerà a pubblicare romance e a sognare insieme ai suoi lettori.
Nessun commento:
Posta un commento