Con i loro due paesi sull'orlo di una guerra, Damen e il suo nuovo padrone, Laurent, dovranno lasciarsi alle spalle gli intrighi del palazzo e concentrarsi sulle più ampie forze del campo di battaglia mentre viaggiano verso il confine per scongiurare un complotto fatale. Costretto a nascondere la sua identità, Damen si sente sempre più attratto dal pericoloso e carismatico Laurent, ma via via che la fiducia nascente tra i due uomini si approfondisce, le scomode verità del passato minacciano di infliggere il colpo mortale al delicato legame che ha cominciato a unirli…
Eccoci arrivati al secondo libro della trilogia del Captive Prince: Damen e Laurent lasciano le terre di Vere per una spedizione di guerra verso il confine. Il viaggio si presenta subito pericoloso e pieno di insidie e il giovane principe deve guardarsi le spalle per non cadere nelle continue imboscate ordite dallo zio che vuole a tutti i costi liberarsi di lui.
Rispetto al primo romanzo, qui la storia appare subito diversa. La staticità lascia il posto ad una vicenda dinamica e palpitante, piena di tensione per i continui intrighi, i tradimenti, le bugie che si susseguono. La Pacat è stata superlativa nel ricreare la giusta atmosfera, non c'è che dire. Il suo stile, sempre fluido e lineare, ci ha mostrato una realtà diversa fuori dalle fredde stanze del palazzo. Persino i personaggi non sembrano gli stessi. Damen e Laurent diventano due eroi positivi, antagonisti, è vero, ma molto simili. Le loro posizioni iniziali di schiavo e padrone iniziano ad appiattirsi, finendo per allinearsi fino a confondersi. Il viaggio dà loro l’occasione di conoscersi. Damen da buon militare osserva l’esercito nemico, al suo occhio esperto non sfuggono i punti deboli.
Non c’era ordine tra i loro ranghi, né gerarchia, così ciascuno poteva giocare a scarica barile senza altra conseguenza se non la rabbia crescente di coloro che lo circondavano.
Potrebbe approfittare e scappare, invece Damen dimostra di essere un uomo leale e decide di rimanere. Vuole aiutare Laurent poiché non lo crede capace di guidare un esercito. Da quello che ha visto a palazzo, infatti, è convinto di trovarsi di fronte a un principe viziato senza nerbo né esperienza, una capricciosa marionetta alla mercé dello zio. Niente di più sbagliato! Laurent si dimostra all’altezza del suo compito, non solo è bravo sul campo di battaglia ma è anche un abile stratega. È lui la vera scoperta del romanzo.
Il principe combatteva come parlava. Il pericolo consisteva nel modo in cui usava la mente: non c’era nulla in ciò che faceva che non fosse programmato in anticipo. Tuttavia, non per questo era prevedibile, perché anche lì, come in tutto il resto, si avvertiva la presenza di intenti multipli, attimi in cui movimenti attesi si trasformavano all’improvviso in altro.
Laurent sa muoversi, è scaltro, conosce le mosse del nemico e le previene. Non ha bisogno di aiuto, tuttavia si fida di Damen.
Divenne chiara anche la ragione per cui lo zio aveva tenuto Laurent lontano dalle stanze del potere: era nato per comandare. Una volta puntato il proprio obiettivo era disposto a fare qualsiasi cosa pur di raggiungerlo. Affrontava le sfide con mente lucida. Anticipava i problemi, li sbrogliava oppure li schivava. E c’era qualcosa in lui che sembrava godere nel sottomettere alla sua autorità quegli uomini induriti.
Damen era consapevole di assistere alla nascita di un re, ai primi esercizi di potere di un principe nato per regnare, anche se il tipo di potestà che praticava Laurent – per metà esemplare e per metà sconcertante – era molto diversa dalla sua.
Damen e Laurent perseguono la stessa causa, combattono contro lo stesso nemico, e vincono. Il loro rapporto cambia di battaglia in battaglia, la fiducia reciproca si rafforza, diventando sempre più profonda. Dacché erano nemici, essi si ritrovano complici. Prima si odiavano, ora sono amanti. E il passaggio avviene per gradi, con una naturalezza quasi disarmante. La passione però non basta a cancellare la realtà. Cosa accadrà, infatti, quando verrà svelato il segreto di Damen? Come reagirà Laurent di fronte alla verità? Non vediamo l’ora di scoprirlo.
Che dire? Il romanzo è perfetto e completo; la storia è fluida e i personaggi, l’ho già detto, sono resi magistralmente. A questo punto mi chiedo cosa ci riserverà il terzo libro e cosa inventerà l’autrice per sorprenderci? Chi vivrà vedrà. Non ci resta che aspettare fiduciosi.
Per leggere la recensione del primo capitolo, cliccare sull'immagine!!
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