Melinda e Nicholas sono due fratelli che si guadagnano da vivere risolvendo casi più o meno complicati nella fuligginosa Londra vittoriana. Dopo il presunto suicidio di Lord Bamminton, la “Hoyt Brothers Investigations” si mette all’opera, con la convinzione che la vittima sia in realtà stata uccisa. I due, grazie alle loro capacità deduttive, porteranno a galla una complessa trama, ottenendo inoltre, in maniera inaspettata, informazioni sulla sorella Emma, sparita quando loro erano piccoli e creduta finora morta.
Quando i fratelli Melinda e Nicholas Hoyt, a seguito di un dramma familiare, avviano la loro agenzia d’investigazioni, mai avrebbero pensato di mettersi alla prova con un caso contorto e astruso come quello dell’apparente suicidio di Lord Bamminton.
Tra verità taciute, indizi ambigui ed interrogatori estenuanti... I due avanzeranno sul filo del rasoio, in una corsa contro il tempo cercando di scovare il colpevole. Trascinandovi verso una verità sconvolgente che si tradurrà in un finale per nulla scontato.
Il tempo correva veloce e i fratelli Hoyt ce la mettevano tutta per stargli dietro. Determinati a trovare una soluzione, si misero nel loro salotto con dati e appunti alla mano e continuarono a lavorare fino a notte fonda.
Di solito evito i romanzi a quattro mani per timore di riuscire a scindere quale autore abbia scritto cosa e preferire lo stile di uno anziché dell’altro, ma con “L’armonia dell’imperfetto” non è successo. Si tratta di un giallo ambientato in una caliginosa Londra ottocentesca.
Come ogni città che si rispetti, Londra era viva. Nonostante il cielo cupo e l’aria pesante, le persone si muovevano come formiche operaie, lungo tutto l’arco della giornata, riempiendo le strade di energia pulsante.
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L.A. Mely e Alastor Maverick. Lei nasce alla fine degli anni ’70; all’età di 8 anni, circa, chiede a Babbo Natale una macchina da scrivere e da allora nasce la passione per la scrittura. Dopo anni di blocco creativo, conosce in un gioco di ruolo fantasy, quello che ama definire “il suo fratellino nato da genitori diversi”, Alastor. Lui ha il suo stesso sogno sepolto in un cassetto…come lei ama scrivere, sogna di farne una professione, ma non è mai riuscito a trovare la giusta scintilla. Decidono di provare a creare qualche cosa a quattro mani. Scoprono di avere entrambi la stessa visione della lettura, entrambi scrivono per immagini. Per quanto siano completamente diversi i loro stili si completano…e la macchina degli SteamBros si mette in moto.
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