Le vite di due ragazzi, Amelia ed Aeden, non si sono mai
incrociate per diversi anni, ma sono sempre state destinate ad intrecciarsi,
complice una singolarità comune. Una singolarità che, durante le loro separate
esistenze, ha rappresentato una debolezza per loro stessi e per gli altri. Solo
incontrandosi, infatti, scopriranno di possedere qualcosa che li distinguerà
per sempre dall'ordinario e quotidiano mondo in cui sono immersi.
“Amelia. Un nome che avevano
scelto i miei genitori. …. Significa Energia”
Amelia ama la fotografia, coglie ogni attimo della vita
quotidiana e lo racchiude con un click della sua inseparabile Canon che porta
sempre al collo.
Non si sente
speciale e deve fare i conti con il suo dono che la rende straordinaria e
tremendamente incompresa da parte dei genitori. Ha un fratello, Marco, che
stravede per lei e che sarà la sua spalla in tutta la storia e saranno gli
unici due personaggi a essere all'oscuro di una verità scomoda che metterà a
dura prova i nervi della ragazza.
“Amavo stare da sola con la
natura, tra le foglie, il verde dei prati in fiore. Mettevo a fuoco quello che
avevo attorno, mi fermavo per qualche secondo, inspiravo profondamente e… Click.
Creavo un ricordo”
Amelia è tutta da scoprire, dentro di sé ha un mondo
incredibile, è creativa e ha due amici inseparabili Peter e Shonda con cui
condivide praticamente tutto, ma Amelia in realtà si sente sola fino all’arrivo
di Aeden che non a caso arriva nella sua classe e tra i due nasce qualcosa: un
legame che via via diventa sempre più significativo e indissolubile. Così, poco
a poco, i due si conoscono e lui in punta di piedi entra nel mondo della sua
nuova amica e diventano inseparabili: dove finisce lei inizia lui. Quando lei
pensa, lui la legge. I due ragazzi hanno lo stesso dono, ma c’è una particolarità:
il dono di Amelia non funziona su Aeden.
“Vediamo se riesco a farti aprire
la mente se ti dico che sono in grado di leggerti… che per me tu sei come… un
libro aperto…”
La loro prima collaborazione è stata obbligata, nel senso che il professore
di fotografia li ha uniti per un progetto che mi ha emozionata, l’obiettivo di
Aeden era far esprimere Amelia attraverso le fotografie per mostrare a tutti
quanto fosse straordinaria e si rivolge ai suoi compagni come non aveva mai
fatto prima. Hanno attirato l’attenzione dei compagni smuovendoli dalla trance in
cui vivono tutti i giorni, c’è sempre bisogno di essere risvegliati dalla
routine e dall’abitudine giornaliera.
“Stravolgete la vostra vita. Trovate
lo straordinario nel vostro ordinario”
Ad Amelia brillavano gli occhi mentre mostrava a tutti di
che pasta era fatta, tutto merito di Aeden. È strano come si riesce a dare il
meglio di noi stessi quando c’è qualcuno che ci sprona ad andare avanti, è
evidente che non ci bastiamo da soli!
Loro, però hanno una particolarità in più, hanno lo stesso
dono, solo che Aeden è molto più abile a usarlo e insegnerà ad Amelia a
svilupparlo ulteriormente visto che lei non riesce a usarlo su di lui. Dall’amicizia
percorrono tutte le tappe fino a innamorarsi, non riuscendo più a fare a meno
l’uno dell’altra. Aeden tira fuori il meglio di Amelia e le dice più volte che
lei non ha solo un dono ma è in grado di tirare fuori il meglio anche dalle
cose più insignificanti.
Purtroppo però non è tutto perfetto, quando arriva l’amore è
chiaro che qualcosa o qualcuno viene trascurato e iniziano a esserci
incomprensioni con i suoi amici, in particolare con Shonda che ha capito che c’è
qualcosa di strano nella sua amica. La storia si complica, i ragazzi si
ritrovano a fare i conti con una realtà più grande di loro, scoprono un segreto, che ovviamente non vi dirò, che li metterà davanti a delle scelte. Sono coinvolti
tutti, nessuno escluso.
“….c’è sempre una crisi. A volte
non si può impedire che i casini accadano. Basta sapere come rialzarsi. Troveremo
un modo. Io credo in noi. In fondo…non siamo un po’ come… dei supereroi?”
Sono tutti decisi ad agire in fretta, ma il destino è più
veloce di loro, Amelia è sconvolta da tutto ciò che le è stato rivelato e fa un
brutto incidente in motorino. Coma. Amelia non si sveglia più, finchè nella sua
testa sente una voce. È Aeden che è sempre stato lì con lei, si insinua nella
sua mente fino a che lei apre gli occhi.
Il libro finisce così e rimane addosso la voglia di sapere,
capire, ribellarsi e sconfiggere il nemico. Quindi cara autrice, spero che il
seguito esca in fretta perché voglio ritrovarmi ancora nei click di Amelia e
nei riccioli di Aeden.
Questa storia è incredibile, è un romance che si intreccia
con un fantasy, Aeden e Amelia sono apparentemente normali ma devono convivere
con un dono davvero powerful. Non posso dirvi altro altrimenti di sicuro faccio
spoiler e vi rovino la sorpresa. Intorno ai nostri protagonisti su cui è incentrato
questo primo libro, ci sono altri personaggi, nessuno è lasciato al caso, ognuno
ha un ruolo ben preciso e alla fine si uniscono tutti per cercare la verità.
Il punto di vista è di Amelia con cui mi sono ritrovata in sintonia
perchè le piace sognare, osservare e fotografare i dettagli e con un piccolo
click crea il suo mondo. È straordinaria, divertente e quando i giochi si fanno
seri lei è la prima che si lascia coinvolgere. L’autrice è stata brava poiché mi
ha trascinata tra le pagine e in tutte le situazioni sullo sfondo di una meravigliosa
New York tutta da fotografare.
Il libro inizia lentamente, ci lascia cadere tra le braccia
di Aeden così da fidarci di lui e poi l’attenzione si sposta sul vero problema,
cioè chi li ha resi così speciali? Si passa da scene molto carine e simpatiche a scene che diventano via via più intense fino ad arrivare
al momento clou.
Consiglio questo libro a chi ama stupirsi delle piccole cose
e realizzare progetti con un pizzico di fantasy, che non guasta mai.
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