A volte basta cambiare prospettiva per dare senso al mondo. Da quando suo padre è morto in un incidente d'auto, Kit non è più la stessa. Non ha più voglia di ridere, scherzare o confidarsi con le amiche di sempre. L'unica cosa che desidera è chiudere fuori il mondo intero e voltare pagina. Per questo decide di lasciare il tavolo affollato a cui si siede ogni giorno in mensa e prendere posto a quello di David. David, che gira per i corridoi della scuola con le cuffie nelle orecchie e non parla con nessuno. David, che è un genio della fisica ma quando si agita trema come una foglia. I due non potrebbero essere più diversi, ma lentamente quei pranzi in solitudine diventano un appuntamento fisso, atteso, e tra sguardi e parole sussurrate, Kit e David imparano a essere amici. Forse qualcosa di più. Fino a quando David decide di aiutare Kit a ricostruire che cosa è successo il giorno in cui suo padre è morto. Perché David non sopporta le questioni irrisolte, non sopporta le equazioni lasciate a metà. E farebbe di tutto per ricomporre i pezzi del cuore infranto di Kit. Ma il sentimento che li lega sarà abbastanza forte per resistere alla verità?
La teoria imperfetta dell'amore è
una storia fuori dall'ordinario. Il nostro protagonista si chiama David, un
nome fin troppo comune per un ragazzo unico nel suo genere. Ce ne sono troppi
negli Stati Uniti.
David 1.0, ama la routine e l’ordine,
se si iperfocalizza su un argomento esclude il resto, non si sottrae al
contatto visivo ma è consapevole di apparire goffo. Non vuole essere etichettato
come autistico eppure pensa ad aggiornarsi a David 2.0 e diventare empatico. Una
grande impresa per lui perché non ha filtri, dice sempre ciò che pensa e dovrà
stare molto attento a non ferire la ragazza di cui è innamorato da sempre, non
riuscirà sempre nel suo intento ma nel finale ci sorprenderà.
Tutta la sua fiducia è riposta in
un quaderno aggiornato periodicamente dalla sorella Lauren, ex reginetta della
scuola, con appunti sui suoi compagni di classe. Ahimè quel quaderno sarà
l'oggetto del disastro, gli verrà rubato e sarà pubblicato su internet da quei
cretini dei suoi compagni. Dopo un momento di depressione, in cui riceve
minacce gravi, decide di tornare a scuola e dimostra di essere più forte che
mai.
Questa, però, non è solo una
storia di bullismo, al contrario è molto dolce e parla di come una ragazza
qualunque si innamora di un ragazzo straordinario. La vita giornaliera di David
1.0 sta per essere stravolta da Kid, sua
compagna di classe da sempre che come tutti gli altri personaggi che troveremo
nelle pagine a venire, è descritta così minuziosamente che alla fine del libro
sembra di averla conosciuta davvero. Il lutto è il motivo per cui Kid si siede
al tavolo con David, è in cerca di silenzio e non vuole essere compatita da
nessuno, neanche dalle sue migliori amiche.
“La verità è che io stessa sono
una grandissima nerd. Chi lo sa? Magari David ha trovato un modo tutto suo di
estraniarsi. Una strategia di sopravvivenza al liceo niente male”.
È come se Kid e David fossero
dentro una bolla di sapone, costruiscono un legame: lui ascolta lei,
ragionano, ridono alle battute che lui non capisce, si accarezzano palmo a palmo
ma sono tutti e due impauriti da questa situazione. Kid non crede possibile che
stia accadendo con un tipo strano e David non si spiega come sia possibile che
abbia scelto proprio lui. David 2.0, con l’aiuto della sorella cambia look e
diventa un vero e proprio figo, e la bolla di sapone scoppia. Purtroppo l’invidia
dei suoi coetanei nei confronti di David li porta a compiere un gesto estremo
prendendosi gioco di lui. Non riuscivano a spiegarsi come Kid potesse uscire con
uno strano come David.
Lui spiazza tutti, torna a scuola
a testa alta anche se ha combinato un casino con Kid, che nonostante tutto l’ha
difeso a spada tratta e non vi nascondo che ho amato quel momento, non è vero
che i deboli perdono sempre. Questo è il caso in cui David, ingenuamente, paga
i suoi errori rischiando di perdere il suo amore ma la magia di quel momento
sugli spalti palmo a palmo lascia ben sperare.
“Per una volta le cose non sono
complicate. Proprio ora, proprio qui, siamo solo noi, insieme, così. Palmo a palmo.
Il più onesto dei gesti.
Uno dei modi di andare avanti.”
Il più onesto dei gesti.
Uno dei modi di andare avanti.”
Spero di non essere caduta nel
banale, ci sarebbero troppe cose da dire su questi argomenti che l’autrice ha affrontato
in modo molto delicato, ha equilibrato le due cose dimostrando che il bullismo
può essere messo a tacere. È impossibile non affezionarsi a David perché è
inevitabile ritrovarsi nei suoi comportamenti, Kid dice che tutti siamo un po’
folli ma che dovremmo nascondere questo aspetto di noi. Se tutti mostrassimo le nostre follie e
manie non ci sarebbero differenze. Non ci sarebbe bisogno di nessuna etichetta.
Leggetelo fino in fondo, le note
dell’autrice sono illuminanti.
“Il mio intento era scrivere una
storia che parlasse dell’imprevedibilità di certe relazioni e di come siamo
sempre alla ricerca di una squadra a cui appartenere.”
Tutti quanti dovremmo leggere
questo libro, nessuno escluso, andrebbe letto nelle scuole. Il pov è alternato
tra David e Kid ma il fulcro è lui, il lettore si ritrova catapultato nei suoi panni.
Una mossa astuta dell’autrice perché costringe ad essere empatici nei suoi
confronti. Che senso di soffocamento che ho provato quando David è stato preso in
giro, quando ha ricevuto le minacce di morte, è stato terribile. Essere empatici vuol dire proprio questo,
entrare nei panni di qualcun altro chiedersi come ci sentiremmo noi a essere
trattati così e imparare a comportarsi meglio. Kid e David sono la dimostrazione
che l’amore abbatte ogni pregiudizio ed etichetta, loro si sono cercati, si
sono capiti e si sono innamorati.
“Volevo descrivere la sensazione meravigliosa
che si prova quando, dopo essersi sentiti soli a lungo, si trova un amico leale
e sincero. E di quanto miracolo sia scoprire che esiste qualcuno di speciale in
grado di capirti, soprattutto quando ti senti un totale incompreso”
Nessun commento:
Posta un commento