È furba, decisa, determinata. Jule West Williams nella vita ha subito tante ingiustizie e sa che cosa significa non avere niente. E per questo che ora nulla la spaventa. Jule non ha paura di scappare, innamorarsi, reinventarsi in mestieri e vite sempre nuovi, ma anche sempre più pericolosi. Ed è proprio tra una vita e l'altra che incontra Imogen. Le due ragazze non hanno praticamente niente in comune. Immie è ricca, di buona famiglia, vive tra New York, Londra e Martha's Vineyard. Ha tutto ciò che Jule ha sempre desiderato. Eppure tra loro c'è subito intesa. L'intesa diventa amicizia e poi ossessione: improvvisamente a Jule la vicinanza di Imogen non basta più. Lei vuole essere Imogen. In un attimo, il legame tra loro diventa un vortice che gira sempre più veloce. E da cui, una volta risucchiati, è impossibile uscire... vivi.
E lo chiamavano il libro della confusione...no non sono impazzita, sentite qua.
Tutto inizia con Jule, la nostra protagonista, che si ritrova in Messico sola come un cane. Niente amici, niente confidenze, solo lei con se stessa e basta...e fin qui nulla di strano. Nel momento in cui lei inizia a spacciarsi per Imogen, la sua migliore amica, con gente sconosciuta incontrata per caso inizia il degenero.
Partendo dal presupposto che questo libro è scritto descrivendo le settimane dalla più recente alla più passata, in teoria dovremmo iniziare a delineare la vita di Jule a partire dalla sparizione di Imogen fino ad arrivare alla vera verità assoluta, ma con non poche difficoltà.
"...Credeva che il modo migliore per impedire che ti spezzino il cuore sia fingere di non averlo. Credeva che il modo in cui parli spesso è più importante di qualsiasi cosa tu dica..."
Come dicevo prima il degenero inizia con la sparizione di Imogen. Sparizione per modo di dire perchè si scoprirà subito dopo che in realtà si è suicidata, con le tasche piene di sassi, dal Golden Bridge di Londra, lasciando un biglietto proprio indirizzato a Jule.
Ma sarà la verità, oppure c'è qualcosa di ancora più nascosto dentro la faccenda? Insomma bisogna leggere il libro per scoprire e capire come stanno realmente i fatti.
Incontriamo un sacco di personaggi, da Paolo (chi è Paolo boh non l'ho ancora capito) a Forrest (che pare il nome di un gatto) fino all'amica di cui figuratevi non ricordo nemmeno il nome, ma alla fine della fiera della storia (a mio parere eh) si capisce ben poco.
"..Ma se ragioni in modo così contorto ogni volta che affronti una situazione nuova,
allora hai un grosso problema, Jule".
Sembra che l'autrice (come da lei ammesso nei ringraziamenti) abbia preso un tot di film di spie a caso mischiati a qualche thriller , infilato tutto in un frullatore.
Il risultato è questo libro, di cui sono rimasta molto molto delusa. Non posso dire niente stilisticamente parlando. La traduzione a mio parere è corretta e lineare, ma la storia pecca un sacco.
Dalla trama mi aspettavo un bel thriller, anche perchè dell'autrice conoscevo già "L'estate dei segreti perduti", un libro che mi aveva conquistata per la storia scritta in maniera perfetta con tutti gli incastri al posto giusto senza cadere nella banalità.
Durante questa lettura la confusione mi ha accompagnata fino alle pagine finali. La trama è stata sviluppata per punti banali ma non per quelli che erano "ciccia" utile per comprendere la fine di Imogen. Un'accozzaglia di informazioni, luoghi e personaggi che, a mio parere andavano approfonditi un po' di più e non buttati li.
Insomma, ahimè, sono costretta a bocciare questo romanzo, e pure a malincuore perchè, appena visto il nome dell'autrice, pensavo di andare a colpo sicuro e invece mi sono dovuta ricredere.
Emily Lockhart (New York 1967) è autrice di libri per bambini e romanzi young adult di straordinario successo, tradotti in dieci lingue e molto amati dalla critica. È stata finalista al national Book Award, il più prestigioso premio letterario americano. Insegna scrittura creativa alla Hamline University. In Italia DeAgostini ha pubblicato L'estate dei segreti perduti e L'amica perfetta.
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