Lo sanno tutti che le apparenze ingannano. Eppure non c’è nessuno che, vedendomi, non mi prenda per un attaccabrighe, una bestia. Il fatto che io sia alto e pieno di tatuaggi devia completamente l’attenzione della gente. In realtà, ho sempre dato molto più peso al cervello che ai muscoli. Anche se non ho scelto di usarlo nel modo più rispettabile. Non sono uno stupido supereroe né un bravo ragazzo. Ho voltato le spalle alla dignità e ho venduto la mia anima al miglior offerente. Uno che non sa salvare neppure se stesso, come potrebbe aiutare gli altri?
Noe Lee è entrata nella mia vita come un fulmine. Brillante ma indisciplinata, capace di muoversi nei bassifondi addirittura meglio di me. Era fastidiosamente adorabile, ma era nei guai. E i guai di qualcun altro non sono mai stati affari miei.
Così, le ho sbattuto la porta in faccia. E dopo che è sparita è bastato un secondo perché capissi che la rivolevo indietro. Quando realizzi di desiderare così disperatamente qualcuno, non ti chiedi cosa sei disposto a fare. Segui l’istinto e basta.
Ho finito il libro da poco e provo ancora un turbinio di emozioni. Ma andiamo per gradi.
Stark non era tipo da mostrare solidarietà e nemmeno una minima traccia di comprensione umana; non aveva pazienza né possedeva alcun tipo di galanteria sociale. Gli essere umani erano viziati e difettosi, i computer no.
Noe Lee è una ragazza in fuga, un passato alle spalle che preferisce dimenticare e tanti buoni propositi nell’aiutare ragazzi in fuga come lei, creando loro una nuova identità e aiutandoli a scomparire dalla circolazione. Questa volta ha aiutato a fuggire una ragazzina con problemi più grandi di lei, e sa che la sua vita è in pericolo, per questo si reca dall’unica persona che sente possa aiutarla, Snowden Stark. Proprio lui, il genio del computer che ha ripulito l’ultima volta che è stata nella sua villetta. Peccato che Stark abbia la memoria lunga e l’ultima cosa che vorrebbe è dimenticare il torto subito e accettare di aiutarla. Non ci pensa due volte a sbatterle la porta in faccia, giusto il tempo che Noe venga rintracciata da chi le sta dando la caccia e portata via senza lasciare traccia… o meglio, una traccia di sé la lascia, abbandonando il suo zainetto dietro un cespuglio. Una cosa da cui lei non si separa mai, e questo Stark lo sa benissimo, perché dopo essersi rifiutato di aiutarla, l’istinto gli dice che forse lei ha realmente bisogno di aiuto, ma non appena scende in strada, di lei nemmeno l’ombra.
Ero così stanco di commettere errori. Avrei dovuto essere un genio, brillante, e al di sopra delle elementari insidie umane, ma continuava a succedermi di inciampare sopra la cosa giusta come se non riuscissi nemmeno a vederla.
Il suo cervello si mette subito in moto e non ci pensa due volte a chiedere aiuto al Diavolo in persona, accettando di mettersi da parte e di lasciar fare il lavoro sporco a chi è abituato a menare le mani. Dovranno passare 14 lunghissimi e strazianti giorni prima che Noe possa tornare nella sua vita e lui giura a se stesso che farà di tutto affinché lei non venga più messa in pericolo e possa finalmente sentirsi al sicuro lontano dalle strade nelle quali ha vissuto. Uniranno le loro forze, ma soprattutto i loro cervelli per vendicarsi chi ha fatto loro del male e chi continua ad abusare del potere, investendo il denaro pubblico in maniera lucrosa e dando un freno alla corruzione che popola The Point.
Snowden Stark e Noe Lee scopriranno di avere in comune più di quanto pensano, e si renderanno conto che spesso non bastano un bel corpo e tanti muscoli per essere sexy, perché a volte è di gran lunga un bel cervello a mandare in cortocircuito la testa di una persona mettendo in discussione i sentimenti provati fino ad allora.
Non riuscivo a comprendere Snowden Stark e mi turbava, perché avrei tanto voluto armeggiare con i suoi pezzi per capire come funzionasse. Dicevano che era un robot, ma si sbagliavano. Era qualcosa di molto di più complesso. Era più in linea con la temuta intelligenza artificiale che s’impadroniva sempre del mondo nei film di fantascienza.
Che dire??? WOW! Pensavo che dopo la storia di Nassir e Honor nessun altro libro avrebbe avuto un effetto simile. Ebbene, mi sbagliavo! Se fino ad ora tutte le storie precedenti prendevano tanto da un punto di vista fisico, in Instinct si svolge tutto sul piano mentale. Stark e Noe separati sono fortissimi, ma insieme diventano invincibili.
Se avessi avuto un interruttore, Noe Lee sarebbe stata l’unica persona che fosse mai riuscita ad accenderlo. Ero letteralmente acceso, quando invece ero rimasto spento per quasi tutta la vita.
Lui viene chiamato ragazzo prodigio, e in effetti mai aggettivo fu più giusto quando si parla di Stark. Si porta alle spalle tanta rabbia e la morte di due persone tanto amate, al punto da spegnere il suo cervello e farlo funzionare al 10% di quelle che sono le sue capacità. Ha una mole che non lo fa passare inosservato e quando si dice che l’apparenza inganna, nessuno potrebbe mai pensare che dietro tutti quei muscoli si nasconda un’intelligenza mostruosa. Amico sin dall’iinfanzia di Race, si trova ben presto ad aiutare l’amico e il suo socio in affari a costruire quell’Impero che sembrava essere andato perduto con Novak. Lui non è quello che sta dalla parte dei cattivi, lui sta dalla parte delle persone, e non farebbe niente per mettere in pericolo chi lo circonda. Per amore della sua famiglia ha annullato se stesso e i suoi sentimenti, venendo considerato da molti come un cyborg. La prima volta che aveva visto Noe l’aveva scambiato per un ragazzo, ed era rimasto sorpreso che dietro il furto avvenuto in casa sua si nascondesse un’abilissima ladra. E forse non è vero che il suo corpo è costituito da parti meccaniche, cuore compreso, perché sembra che Noe riesca ad accendere il suo lato selvaggio, animale, rendendolo agli occhi di tutti un po’ più umano.
Solo per una volta, avrei voluto stare con qualcuno in grado di controllarmi senza spaventarmi o minacciarmi.
Una parte di me sentiva che Stark era l’unico uomo che poteva farlo, perché, nonostante tutto, mi fidavo di lui.
Jay Crownover ha superato ancora una volta se stessa, dando vita a due personaggi tanto cervellotici quanto sentimentali, che riesco a tenere testa alle coppie che si sono già costituite a The Point. Hanno in comune un passato simile e tanta voglia di giustizia, sapendo però di non poter contare poi molto sulle autorità locali e mettendo a punto un piano per far uscire allo scoperto il marcio che assedia la città. Sono due personaggi altamente complessi, a volte diventa difficile capire le loro dinamiche, i loro pensieri, capire quale sarà la mossa successiva, e ogni volta che voltavo pagina restavo sorpresa perché le azioni che compivano non era quelle che mi aspettavo. Una sola parola per definire questo romanzo: SORPRENDENTE!
Non si tratta solo di romanzi che parlano di bad boy tatuati e muscolosi, di ragazze che si innamorano perdutamente di loro o di storie d’amore travagliate che hanno sempre un happy ending, la Crownover va oltre, inserendo nei suoi romanzi messaggi importanti come il senso della famiglia e il valore dell’amicizia. Con questo romanzo invece sembra aver voluto affrontare un tema che esiste attualmente e che non si riesce a debellare, come la lotta contro la pedofilia e la violenza sulle donne. Gli eroi esistono nella vita di tutti i giorni, e non serve che abbiano super poteri o la super forza, a volte agiscono nell’ombra, indossano occhiali da nerd e sono dei maghi con il computer, insegnandoci che esiste una legge al di sopra di qualsiasi autorità, ed è la dura legge del carcere, dove crimini del genere non resteranno mai impuniti.
Jay Crownover, vive in Colorado. Ama i tatuaggi e l’arte di modificare il corpo, e cerca di fare in modo che la sua scrittura sia permeata da tutto ciò che vede. Le piace leggere, soprattutto storie che la coinvolgano e appassionino; naturalmente, se c’è un bad boy bello e tatuato è sempre meglio. La Newton Compton ha pubblicato la Tattoo Series e la Welcome Series. Honor è stato il primo libro della serie The Breaking Point, di cui Instinct è il secondo volume.
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