lunedì 14 dicembre 2020

L'ACCORDO di Felice Stevens

 



Carter Haywood vive per i fine settimana, in particolare per quell'unico weekend al mese dove sfugge alla vita reale, con le pressioni del lavoro e del prendersi cura del fratello disabile, per fare tutto ciò che vuole, con chiunque desideri. Il sesso è solo una valvola di sfogo; non è alla ricerca dell’amore, di una relazione e nemmeno di una seconda notte con lo stesso uomo, fino a quando non entra in un bar e trova qualcuno che gli rende impossibile lasciarsi tutto alle spalle. Dopo un incredibile incontro pieno di passione, infrange la sua regola e torna indietro. Deve vedere quell'uomo ancora. E ancora.

Merce avariata. Questo è tutto ciò che Reed Kincaide vede e sente quando si guarda allo specchio. La sua vita è segnata dall’ansia e dall’ADHD; ha imparato a tenere le persone a distanza, non permettendo a nessuno di avvicinarsi abbastanza da capire chi sia realmente. Quando Carter propone un weekend al mese di sesso senza legami, per lui è la situazione ideale. O così pensa. Lasciare Carter ogni mese si rivela sempre più difficile. Non è solo per gli intensi rapporti sessuali nella loro suite d’albergo; Reed si interroga sulla vita segreta che Carter si rifiuta di condividere. Man mano che i mesi passano e la loro intimità cresce, Reed si ritrova a innamorarsi di Carter, ma sente il bisogno di qualcosa in più degli abbracci frettolosi e dei baci quando si salutano. Lo vuole tutto per sé.

Lasciar entrare Reed nella sua vita familiare accuratamente costruita, potrebbe sconvolgere l’intero mondo di Carter, ma potrebbe anche essere il rischio che è finalmente disposto a correre, se ciò significa tenersi Reed. Una volta che i corpi sono coinvolti, il cuore può solo seguire. Carter e Reed scoprono che stare insieme è il primo passo per lasciar andare il passato.

#prodottofornitodaTriskellEdizioni
#copiaomaggio

Dopo aver letto la sinossi di questo libro ho dedotto facilmente come sarebbe andata a finire la storia, ma forse è questo il bello dei romance: la prevedibilità, la sicurezza che tutto, alla fine, andrà per il meglio e l’amore trionferà. Tutto ciò che nella realtà è tutt’altro che scontato. Il bello, però, è come l’autrice riesca a condurre i suoi protagonisti al loro epilogo senza cadere nel banale e riuscendo a catturare l’interesse del lettore.

Il personaggio di Reed è molto dolce ed insicuro per via dell’ADHD e di un forte disturbo d’ansia, ma allo stesso tempo dimostra molta più forza di Carter, riuscendo a mettersi in gioco e rischiare di essere respinto brutalmente piuttosto che accettare passivamente una situazione che non lo soddisfa.

Carter, dal canto suo, è sicuramente un personaggio fragile per via della sua dolorosa infanzia, ma cerca di nascondere ogni debolezza dietro ad una maschera di arroganza. Non sarà facile per Reed riuscire a portare in superficie tutta la dolcezza di cui Carter è capace. Dolcezza che, però riserva a Jackson, il fratellastro di cui si prende amorevolmente cura. Credendo di non avere tempo né diritto ad una vita privata, decidendo di riservare tutte le sue energie a far sentire amato e al sicuro un bambino maltrattato e abbandonato dalla madre, con problemi di crescita e di ansia, Carter non desidera altro che un weekend al mese per staccare la spina con qualche sconosciuto compiacente. Peccato che Reed gli entri sottopelle e che con lui nulla vada come pianificato.

Due anime provate dalla vita che si incontrano e che dovranno sfidare le proprie paure e convinzioni per poter conquistare l’amore che entrambe meritano. Una lettura scorrevole e piacevole anche se, a mio avviso, le scene di sesso a volte sono un po’ troppo fini a sé stesse ed esagerate. Nel complesso, comunque, si tratta di una storia con poco romanticismo, nel senso più tradizionale del termine, ma che tratta l’amore con maggiore realismo e sa conquistare.



Potevano essere stati insieme solo una manciata di volte, ma avevano passato i giorni e le notti a infilarsi dentro non solo nei rispettivi corpi, ma anche nelle menti, nei cuori e nelle anime.

“Non c’è bisogno di smettere di prendere le medicine, se funzionano. Non puoi rischiare la tua salute. Io ti voglio esattamente come sei.” Si sporse in avanti fino a che le loro fronti si toccarono e le labbra furono distanti un respiro. “Ti amo, amo ogni parte di te… difettosa o meno.”

“A me non è mai importato nulla della perfezione. Tutto ciò che desideravo era che qualcuno tenesse a me nonostante le mie imperfezioni.”

“Io sono la tua famiglia?”

“Come puoi dubitarne? Quando non avevo la capacità di amare me stesso, tu mi amavi.”



Nessun commento:

Posta un commento