𝑳𝒆𝒊 è una londinese di trentacinque anni, con la passione per l’interior design e alla disperata ricerca del suo principe azzurro.
𝑳𝒖𝒊, invece, è un architetto di quarant'anni concentrato esclusivamente sulla propria carriera.
𝑳𝒐𝒓𝒐 vivono a oltre cinquemila miglia di distanza ma, complici uno scambio casa, una piccola bugia e una serie di (s)fortunate coincidenze, il loro incontro li porterà a rimescolare le carte in tavola e a mischiare il proprio stile di vita completamente agli antipodi. Il tutto condito con un pizzico di odio/amore che non guasta mai.
#prodottofornitodaKatherineAsh
Care Cosmo, oggi recensisco per voi Tutta colpa di un americano, un self made in Italy di Katherine Ash.
Emma Anderson ha trentacinque anni ed è un'interior design presso un'agenzia di Stratford, in Inghilterra. È un lavoro che ama, ma si trova in un ambiente che non la soddisfa al cento per cento e per regalarsi un po' di avventura decide di utilizzare un sito nel quale vengono pubblicate abitazioni "da scambiare". In sostanza si sceglie un'abitazione tra quelle disponibili, si concorda con l'altra persona un periodo, ed entrambi potranno abitare l'uno nella casa dell'altro senza spendere una lira. Una sorta di vacanza super low cost!
E poi, quell'appartamento nell'Upper East Side sembra un sogno!
James Wright è un architetto realizzato; uno sciupafemmine amante delle auto, che dopo l'ultima storia ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla carriera e di relegare le questioni amorose ad una semplice botta e via. Giusto per tenersi in allenamento!
Quando riceve il messaggio di una donna di nome Emma che gli propone di scambiare la propria abitazione con la sua per un paio di settimane, in un primo momento rifiuta. Sua sorella Sophie aveva deciso tempo addietro di iscrivere il suo appartamento su quel sito per poter fare una vacanza gratis in Grecia, ma andare in Inghilterra non è proprio nei suoi piani. Ha un importante lavoro a New York e non può certo prendersi una vacanza così, di punto in bianco.
Poi ci ripensa: in fondo non sarebbe male trascorrere qualche giorno lontano dalla solita routine. E Londra sia!
Il "problema" è che Emma crede stia andando a casa di Sophie e James non fa nulla per chiarire l'equivoco. Finché non se la trova come assistente alla Thompson - azienda per la quale lavora - e perde la testa per lei.
Di primo impatto questo James non mi piace per nulla. Troppo sicuro di sé, sembra quasi uno sbruffone, ma ha qualcosa di affascinante.
In effetti James è davvero affascinante: occhi verdi, capelli castani, barbetta ben curata fossette sulle guance.
Emma, dal canto suo, non è da meno: capelli castani, occhi verde/grigi, un metro e settanta e curve al punto giusto.
Questa ragazza ha carattere ed è tosta, è proprio la persona giusta per la Thompson e forse anche per me.
Quando si incontrano, per Emma è la prima volta, mentre per James - che l'aveva già vista in foto, quando lei pensava di parlare con Sophie durante la sua vacanza newyorkese - l'impressione è quella di conoscerla da sempre. E più la conosce, più gli piace...
La serata ha perso una piega inaspettata e io sono sempre più convinto di due cose: Emma mi piace molto, ma il destino ci sta tenendo lontani.
La loro collaborazione, dal punto di vista lavorativo, risulta essere vincente e giorno dopo giorno si instaura un rapporto di stima reciproca e attrazione.
Ma cosa accadrà quando la verità verrà a galla?
<<Sei la mia distrazione preferita>>
Veniamo ora alle mie considerazioni personali. Ci tengo a dire che il mio è un parere assolutamente soggettivo e che spero che la mia valutazione possa essere considerata un incoraggiamento a continuare a scrivere e maturare il proprio stile.
In primo luogo ho trovato i personaggi abbastanza incoerenti. Non a caso ho riportato nella recensione due frasi che rappresentano il modo in cui i protagonisti si vedono. È così che ce li presenta la Ash ma a mio parere non è così che sono. Lo si evince dalla loro crescita all'interno della storia, che più che crescita è un'involuzione. Entrambi diventano, come direbbero i giovani di oggi, dei "sottoni". Il carattere forte di Emma dura poche righe; James sembra un quindicenne alla prima esperienza. Si potrebbe banalmente pensare che l'amore rende deboli, ma per me è solo un cliché. Il carattere, se c'è, non cambia.
Il libro è molto discorsivo, ma tutte queste conversazioni a volte mi hanno dato l'impressione di essere vuote e banali. Un punto a favore è sicuramente il Pov alternato: mi è piaciuto molto il fatto che spesso le vicende venissero raccontate da entrambi, aggiungendo di volta in volta qualche aneddoto o delucidazione.
Esclusa la migliore amica di Emma e la sorella di James, i personaggi femminili sono tutti mangia uomini super sexy un po' str..ze che farebbero di tutto pur di separare i due innamorati.
E a proposito di amiche/amici: l'amicizia è sicuramente un tema prevalente, forse anche più dell'amore. Entrambi i protagonisti hanno amici a cui sembrano voler molto bene e che vogliono bene a loro volta.
Un piccolo refuso al capitolo 51 (mi fano al posto di mi fanno), ma per il resto è carino, anche se a tratti elementare. Si poteva fare di più!
Buona lettura Cosmo!
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