venerdì 3 aprile 2015

Te lo dico sottovoce - Lucrezia Scali


Mia ha trent’anni, un pessimo trascorso con gli uomini e una madre che le organizza appuntamenti al buio. Ogni notte sogna il suo principe azzurro, ma al mattino si sveglia accanto a un meticcio con le orecchie cadenti e il pelo ispido. Durante il giorno, invece, gestisce una delle cliniche veterinarie più conosciute di Torino e coordina l’attività di pet therapy presso l’ospedale locale.
Tuttavia nella vita di Mia sembra non esserci più spazio per l’amore. O, almeno, così pensava prima di conoscere Alberto, un affascinante medico, e Diego, un poliziotto che si è appena trasferito dalla Puglia. La freccia di Cupido riuscirà a colpire la persona giusta per guarire il cuore di Mia?


Ho finito di leggere questo libro e ho dovuto far passare un paio di ore prima di essere in grado di scrivere la recensione. In poche parole WOW!
Penso sempre che siano i libri a scegliere i lettori, ed è quello che mi è successo con questo: scorrendo la lista dei libri da leggere e recensire, questo è quello che mi ha fatto sentire in maniera chiara la sua voce, come se dicesse “Leggi me, non te ne pentirai”. Quindi sono contenta di essermi lasciata guidare dall'istinto. Adoro particolarmente le storie al cui interno si trovano animali, penso che dia quel tocco di dolcezza in più al libro, e se poi la protagonista di professione fa la veterinaria, allora iniziamo proprio bene. Ma partiamo dall'inizio.

Questa è la storia di Mia, una donna che è riuscita a realizzare il suo sogno: aprire una clinica veterinaria, non solo per curare gli animali con dei padroni, ma sopratutto per prendersi cura di quelli abbandonati e salvare i cani maltrattati, grazie all'aiuto della migliore amica Fiamma e del collega Antonio.


Aprire una clinica era stato il mio sogno da quando mi ero iscritta a veterinaria; in seguito, con l'aiuto economico della mia famiglia e parte dell'eredità dei mie nonni, ero riuscita a realizzarlo. All'epoca era una costruzione vecchia e circondata da un appezzamento più ampio, e sono state necessarie diverse ristrutturazioni per trasformarla. Quel luogo mi aveva rubato il cuore.

La storia è ambientata a Torino, e non è difficile immergersi in quel contesto in cui la Mole Antonelliana si impone sulla scena e fa da padrona; eppure se chiudo gli occhi riesco a collocare la clinica in un luogo spazioso circondato di verde, con una zona per la riabilitazione di quei cani sottoposti a delicati interventi chirurgici o di quelli che devono essere “reintegrati” nel mondo degli umani.

Nel libro si parla di amore in tutte le sue forme: quello per gli animali, quello fra due persone innamorate e quello per la propria famiglia. Anche se la situazione di Mia è un po' diversa, poiché il suo amore sincero e profondo è rivolto ai nonni con i quali ha vissuto ed è cresciuta, fino a quando non è sopraggiunta la morte, portandoseli via entrambi a distanza di pochi mesi. Il suo rapporto conflittuale con i genitori si trascina per tutto il racconto, facendo emergere la personalità della nostra protagonista: insegue il suo sogno e per farlo va contro la volontà della madre, che vorrebbe vederla sposata a un ricco uomo d'affari. Ci fa capire che i sogni si possono realizzare, basta crederci fino in fondo e perseguirli con tenacia e determinazione, senza lasciarsi abbattere dagli ostacoli che si incontrano durante il proprio cammino.

La sua vita quindi si divide tra la clinica e il nuovo progetto di pet therapy approvato dall'ospedale, ancora in fase di sperimentazione, che prevede la riabilitazione di tre bambini con diversi problemi medici: Lukas malato di leucemia, Martina che necessita di un cuore nuovo e Giulio, un bambino affetto da autismo che vive in un mondo tutto suo, non avendo alcun contatto con la realtà che lo circonda. La determinazione di Mia e la dolcezza dei suoi due assistenti, Bubu e Casper, conquisteranno i bambini accendendo sui loro visi quel sorriso che la malattia ha spento.




 La pet therapy è diversa dalla clownterapia, gli animali non hanno le stesse nostre capacità di saper usare la fantasia e l'allegria per donare un sorriso, o per correggere una situazione di tensione. I cani si affidano a te ed è la tua capacità di creare un “patto” a fare la differenza.

La sua vita procede tranquilla, fino a quando il destino non ci mette lo zampino, e si imbatte in due uomini molto diversi tra loro: Alberto è un medico dolce e premuroso che lavora nello stesso ospedale dove Mia porterà avanti le sedute di pet therapy, e Diego, poliziotto affascinante con un carattere difficile, vicino di casa ma anche un collega con il quale si troverà a lavorare fianco a fianco durante le sue missioni di salvataggio canino. Chi farà breccia nel suo cuore???

Il romanzo è ben strutturato, la lettura scorrevole con dei flashback che faranno luce su un passato che Mia non è ancora riuscita a superare, tenendo il lettore con gli occhi incollati su ogni singola riga, regalando emozioni e sensazioni uniche.
Sono stata colpita dalla tematica che ha deciso di affrontare, in quanto non si ritrova in molti libri: le malattie infantili nelle sue diverse forme e i “modi” che vengono adoperati per curarli.


Quando si nasce dovrebbe esserci un regolamento che vieti una sofferenza tanto grande a un bambino.

Ho approvato la scelta che vede coinvolti gli animali, siano essi animali di compagnia che vivono la quotidianità della vita del loro “umano” che importanti compagni di giochi di un bambino malato; ma sopratutto è stato importante portare alla luce i tanti casi di maltrattamento e abbandono che subiscono, facendo emergere un concetto importante che cerca di abbattere le barriere dei pregiudizi sulle diverse razze di cani: 
bisogna imparare a conoscere i nostri amici a quattro zampe,a  capire i loro cambiamenti di carattere e gli sbalzi di umore. C'è sempre un perché, dietro le loro azioni.
Una lettura che mi ha coinvolta fin dall'inizio, che mi ha tenuta con il fiato sospeso fino alla fine, che è riuscita a strapparmi dei sorrisi, che mi ha emozionata e commossa. I miei complimenti vanno all'autrice che con questo suo romanzo d'esordio riesce a toccare le giuste corde del cuore e dell'animo umano.
Non posso far altro che consigliare la lettura di questo libro, da condividere con il vostro fedele amico a quattro zampe, l'unico che sarà sempre in grado di capire i vostri sentimenti e che sarà al vostro fianco in qualsiasi momento e situazione.



Lucrezia Scali nasce a Moncalieri nel 1986 e qualche anno più tardi si trasferisce nella caotica città di Torino accompagnata da un altro essere umano, un gatto e un cane. Il suo amore per gli animali l'ha guidata fino alla facoltà di Medicina Veterinaria di Grugliasco, che tuttavia non l'ha ancora lasciata andare.
Legge tanto e qualsiasi cosa susciti la sua curiosità, e nel 2012 ha deciso di condividere questa passione con internauti altrettanto appassionati. Gestire Il libro che pulsa, il suo blog letterario, ha cambiato il suo approccio con la scrittura, e dopo molti diari segreti e storie incomplete è riuscita a terminare il suo primo romanzo.
Il suo racconto Domani è un altro giorno è comparso nell'antologia La prima volta edita da Triskell Edizioni.
Te lo dico sottovoce è il suo romanzo d'esordio.

http://illibrochepulsait.blogspot.it/



1 commento:

  1. mi ispira tanto questo libro, spero che esca in versione cartacea! :)

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