mercoledì 1 aprile 2015

Il nulla di Ben di Brad Boney


Ben Walsh sta per diventare uno dei migliori avvocati di Manhattan; ha un fidanzato meraviglioso e amici nell’élite della città. La sua vita è perfetta, finché una telefonata non distrugge tutto: un incidente d’auto porta via tragicamente i suoi genitori e ora deve tornare ad Austin per crescere tre fratelli adolescenti che conosce a malapena.
Durante il funerale, Ben incontra Travis Atwood, il vicino di casa dalla parlata texana e dal cuore d’oro. All'inizio, il loro rapporto passa momenti di alti e bassi, tra discussioni e flirt, ma quando il peso della responsabilità comincia a gravare su Ben, si appoggia immediatamente a Travis, e la pressione modella la loro amicizia in qualcosa che somiglia molto all'amore. Ben pensa di aver trovato una soluzione per riavere, oltre alla sua vecchia vita, la sua nuova vita e Travis, ma deve rendersi conto che l’amore non è sempre facile. Riuscirà a capire che un’esperienza orribile potrebbe farlo giungere alla meta a cui era destinato?



Quante volte accade che, leggendo un libro, si pensi “non vorrei mai trovarmi nei suoi panni”? Ecco, è proprio ciò che mi è venuto in mente leggendo l’inizio della storia si Ben. 
Non avevo mai letto nulla di questo scrittore e devo dire che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa. È riuscito a trattare con molta delicatezza un argomento difficile come quello della perdita dei genitori e, anche per i più giovani dei fratelli Walsh, la perdita dell’innocenza. 

Il romanzo è incentrato sulla vita di Ben, ma pian piano essa diventa inesorabilmente legata a quella dei fratelli portando così anche alla narrazione delle loro vicende personali. Quent, diciassette anni, ombroso adolescente che cova rancore nei confronti del fratello maggiore che li ha abbandonati e che teme non vorrà prendersi le proprie responsabilità. Jason, quindicenne gay e terribilmente insicuro riguardo la sua sessualità a causa della reazione che avevano avuto i genitori scoprendolo con un ragazzo. Cade, il più piccolo della famiglia, dodici anni e affetto da vendere.


Ben di primo acchito è un ragazzo arrogante che sa di essere intelligente e molto bravo nel suo lavoro di avvocato e, spesso, questo suo atteggiamento lo porta a non accattivarsi subito le simpatie altrui. All'inizio non è affatto sicuro di accollarsi la responsabilità dei suoi fratelli e, da lettrice, pensavo di dargli direttamente io un pugno in testa per farlo ragionare. Fortunatamente rinsavisce e, grazie all'aiuto dello stupendo vicino Travis, inizia a barcamenarsi nella sua nuova vita. 

La storia d’amore tra i due non è affatto scontata, Travis è “etero” ed ha una ragazza, ci mette molto a sbocciare. Ho adorato Travis, con la sua semplicità e gentilezza. Il vero ragazzo di provincia con il cuore d’oro e le mani sporche di grasso. Un bagaglio personale difficile che l’ha reso insicuro e diffidente, ma che quando decide di donarsi si concede al mille per mille.


Ovviamente però c’è sempre un ulteriore rovescio della medaglia. Ben, una volta sistemato con fratelli e fidanzato nuovo di pacca, si fa mettere la pulce nell'orecchio del poter salvare capra e cavoli. Il suo migliore amico Colin, super rampollo newyorkese e figlio dell’ex datore di lavoro di Ben, cerca di convincerlo a spostare la sua nuova famiglia a New York. La cosa non andrà affatto bene, ma servirà a Ben per vedere le cose in prospettiva e chiedersi cosa sia realmente importante perseguire nella propria vita.

Una lettura molto scorrevole che, anche trattando la dolorosa perdita dei genitori, riesce a commuovere senza diventare un polpettone strappalacrime. Una storia particolare e molto coinvolgente, da leggere tutta d’un fiato.





“Pensavo che eravamo solo amici, Ben. Almeno quello. Ma poi è cambiato qualcosa, e…cazzo se non sono confuso pure io. Non penso ad altro. Non riesco a mangiare o dormire. E te lo giuro che non so più che cazzo fare.”Ben si voltò a guardare Travis.“Io penso di saperlo.”Senza ulteriore indugio, Ben si sporse e lo baciò. Le labbra di Travis tremarono appena dalla sorpresa, gli occhi spalancati, ma non si tirò indietro. Ben lo fece, solo per un secondo, poi lo baciò di nuovo. E ancora. Sei, sette volte. E otto. All’ottavo bacio, Travis finalmente rispose.Ben ebbe la sua risposta.

“Quindi, grazie, Ben, per aver abbandonato tutto per prenderti cura di noi. Ci hai salvato la vita, letteralmente. Mi dispiace averti detto delle cose dure in passato; ora posso solo sperare di crescere e diventare metà dell’uomo che sei tu. So che non avresti mai pensato di sentirmi dire una cosa del genere, ma tu sei davvero il mio supereroe.”Ben, Travis, Jason e Cade si alzarono tutti in piedi e camminarono in direzione di Quentin. Tutti e cinque si strinsero, mentre almeno duecento persone si commuovevano per la bella storia dei Walsh.

“Come faccio a cambiare il mio cognome? In Walsh?”“Perché vuoi fare una cosa del genere?”“Senti, so che non possiamo sposarci in Texas…” Travis fece una pausa, facendo un gesto verso Ben, aspettando che finisse la frase per lui.“Benvenuto nel mondo della discriminazione matrimoniale.”“Grazie,” proseguì. “Ma dovremmo almeno avere lo stesso cognome. Atwood è il cognome di mio padre, e lui non mi è nemmeno mai piaciuto. Tu sei la mia famiglia adesso, e non solamente tu, ovviamente.”

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