martedì 18 ottobre 2016

FIORDI NORVEGESI di Lou Watton


Questo breve racconto è il quarto episodio di una serie erotica M/M. Brad è uno straniero misterioso che noi possiamo conoscere solo attraverso gli occhi dei diversi uomini che incontra quando è in vacanza. Ogni volta ha storie brevi ma molto appassionate, e lascia i suoi amanti perplessi circa le sue motivazioni e suoi obiettivi. Brad rimane sempre un enigma per loro. E voi? Sarete in grado di decifrarlo? Questo racconto contiene scene di sesso esplicito e se ne sconsiglia la lettura ai minori di 18 anni.
Protagonista di questo capitolo sarà Alex, un viaggiatore che deciderà di soggiornare a Gudvangen (in Norvegia) per qualche tempo, prendendosi una casetta quasi sul fiordo, in modo da potersi godere a trecento sessanta gradi la sua vacanza.


Notai una sagoma, quasi esattamente di fronte al punto in cui mi trovavo. Riuscivo a vedere che era un uomo. Stava lì fermo in piedi, presumibilmente ad ammirare il panorama. Presumibilmente... Quando cercai di guardarlo in faccia ebbi la strana sensazione che mi stesse fissando, e forse lo stava facendo da un po'. Tenni lo sguardo su di lui, ma non riuscii a vedere nient'altro. In effetti, ben presto la sua sagoma venne inghiottita dal crepuscolo.

Immerso nella bellezza della natura che lo circonda, in quel fiordo che sembra sempre più attirarlo a se', il ragazzo nemmeno si rende conto dell'uomo sull'altra sponda, se non quando se ne va.
Si sa, esistono persone per cui il silenzio non è altro che di compagnia e altre per cui l'assenza di un vocio di sottofondo non fa che renderle malinconiche, e questo è il caso del nostro Alex.

Se una cosa contraddistingue Brad, di ciò ormai ne son certa, è che compare nei momenti più inaspettati. In questo caso, il nostro protagonista incontrerà il misterioso viaggiatore in un bar, scoprendo in lui l'uomo che, poco prima, aveva visto al di là del fiordo.



«Alex,» disse a bassa voce, 
«io credo che il contatto fisico sia importante quando ti senti vicino a qualcuno, 
anche quando una relazione è completamente platonica. 
Non so esattamente come
proseguiremo da qui in poi, 
ma penso che il tocco stesso dovrebbe suggerire una direzione. Quindi
io inizierò, e tu fermami in qualsiasi momento se pensi che sia troppo, o sbagliato, o fuori posto.»



Una parola tira l'altra e la magia fra loro ha inizio, al punto che Alex invita Brad a passare la vacanza nella sua casa, in modo da poter stare insieme e, come ben saprete, una cosa tira l'altra e fra i due anziché divampare un incendio che istantaneamente si accende prorompente solo per spegnersi poco dopo, quello che accade fra i due è più simile ad una fiammella che via via cresce, fino a diventare un fuoco vivo.

Siamo al sesto volume, sesto!
Ora, nella mia testa, e forse nella vostra, parte un coro di voci che grida: ancora un libro e finalmente capirò chi è Brad.

Solitamente, arrivati a questo punto di una serie, uno ha ben chiaro, almeno un poco, chi abbia davanti. Ebbene, con questo capitolo Lou Watton mi ha fatto capire che, sino ad ora, non ho capito nulla e questa cosa stranamente mi piace.
Perché? Ve lo spiegherò qui di seguito (e se non volete rovinarvi qualche aspetto della lettura, non leggete qui di seguito. Non farò spoiler, però è possibile che ridimensionerò la vostra visione di Brad) . Per la prima volta, ho bruciato il travestimento da Sherlock Holmes e depennato il titolo di investigatore tra i possibili impieghi futuri.

Arrivata a questo punto, se poche erano le mie certezze, ora son nulle.
Sappiate solo che l'uomo qui a fianco, a detta mia, è un Brad fantastico. 

Quello che più mi ha colpito in questo libro, è che son arrivata addirittura a dire "Che tenero" rivolgendomi a Brad.
Avete capito bene, l'ho detto.
Il motivo?
Qui è come se ci trovassimo di fronte ad un uomo mai visto, un viaggiatore stanco di ricercare continuamente il piacere fisico e che quando si ritrova dinnanzi a qualcosa che è molto più simile ad una connessione fra menti affini, perde tutta la sua spacconeria, mostrando una vulnerabilità tale da lasciarci basiti, come se fosse un bimbo di fronte alle meraviglie del mondo, curioso ma al contempo timoroso di ferirsi.

Lou Watton trova sempre un modo per rimescolare le carte in tavola, distruggere le nostre certezze e, nel mio caso, dimostrarmi che ogni teoria è vana con lui ma, soprattutto, la cosa forse più strabiliante è che riesce a farlo in così poche pagine.

Come sempre, ci vediamo nel prossimo volume Brad del mio cuore.


Per leggere le nostre recensioni capitoli precedenti, cliccare le rispettive immagini nel seguente ordine :

1- Un Cocktail per due
2- Quel che resta della notte
3- Sussurri sull'acqua 
4 - Circolo vizioso

5 - Trilogia provenzale

 



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