giovedì 21 dicembre 2017

DIE LOVE RISE di Rosa Campanile

In un futuro non molto lontano, la popolazione umana è stata decimata dal virus AD7E0-i che ha trasformato gli uomini in mutanti affamati di carne e sangue. Per i pochi fortunati scampati al contagio iniziale, il mondo è diventato un luogo pericoloso in cui sopravvivere a stento. Lo sa bene Sophie Warden, che negli ultimi due anni ha fatto tutto ciò che era necessario per proteggere se stessa e sua sorella Leery. La voce che a Leons Town ci sia un Centro di Soccorso e Raccolta ancora operativo rappresenta la loro ultima chance di trovare un rifugio sicuro diverso dalla strada. Nonostante le perplessità che si tratti solo di una diceria, Sophie e Leery, in compagnia di un esiguo gruppo di sopravvissuti, raggiungono la struttura. Ma le cose non andranno come pianificate e la minaccia dei mutanti si rivelerà più letale e insidiosa di prima. Clive Hudson non è più l'uomo di un tempo. Dopo aver perso coloro che amava, Clive ha deciso di allontanare tutto e tutti, scegliendo la morte come unica compagnia. Se per dispensarla agli infetti o per trovarla lui stesso, non fa più alcuna differenza per la sua anima tormentata da un doloroso passato. L'incontro con Sophie, però, smuoverà qualcosa nel profondo del suo essere. Due anime simili, entrambe a un solo passo dalla condanna eterna o da un’insperata salvezza. Perché non tutto il buono del mondo è andato perduto. Forse, nonostante il dolore e la morte, si può ancora amare ed essere amati. Anche al tempo dell'invasione mutante.

Anno 2084.
La natura umana si è molto evoluta, e con essa anche virus e batteri che si occupano della selezione naturale. Una nuova forma di malattia inizia a svilupparsi e sembra non esistere una vera e propria cura.
Dopo vari tentativi, diversi e innumerevoli esperimenti sembra che una soluzione esista. Un’azienda farmaceutica ha trovato una formula per debellare il virus e il vaccino viene messo in commercio. La cura sembra funzionare, ma con il passare del tempo iniziano a manifestarsi i primi sintomi della debolezza del farmaco. Il DNA subisce un’ulteriore evoluzione, diventa più resistente al vaccino e le persone che si erano sottoposte alla vaccinazione diventano mutanti!
Il mondo è alla deriva, poche sono le città abitate, importante è stare lontani dalle persone che hanno contratto il virus AD7E0 perché incontrarli senza il giusto equipaggiamento significa andare incontro alla morte, o peggio ancora a una mutazione. Lo sa bene Sophie che si trova a scappare da un attacco, tirandosi dietro la sorella Leery. Dopo due anni a vagare in cerca di un posto sicuro, è a un passo dalla salvezza, ma il Centro di Soccorso e Raccolta sembra essere sigillato e invalicabile. Grazie all’aiuto della squadra alla quale si sono unite, riescono a entrare nel Centro prima dello scontro diretto. Bisogna cercare di non farsi prendere dal panico, ragionare lucidamente e pensare alla mossa successiva. Sophie è dotata di grande sangue freddo, piazza degli ordigni tra il quinto e il settimo livello del Centro per rallentare la corsa dei mutanti, sperando che il Centro sia attivo e che ci sia qualcuno nell’ultimo livello che possa offrire loro una zona sicura. Proprio nel momento in cui la porta sta per aprirsi per farle entrare, i mutanti hanno recuperato e si avventano sulle ragazze. Sophie è inarrestabile, uccide senza pensarci troppo, per la propria vita e per quella della sorella; in suo aiuto sembra essere arrivato un ragazzo, un militare dall’aspetto rude, che le copre le spalle e la aiuta a portare a termine quella carneficina, e proprio quando tutto sembra essere finito, un mutante si avventa su Leery uccidendola. Sophie crolla. Erano a un passo dalla salvezza e ora si ritrova a piangere sul corpo della sorella morta. Il soldato Clive Hudson non ci pensa due volte, e dopo essersi
detto dispiaciuto per quella perdita, trascina Sophie di peso all’interno della zona sicura. Per
protocollo, deve eseguire una procedura obbligatoria, accompagnandola nel Lab3 per la disinfezione. L’arrivo di Sophie al CRS smuove qualcosa in Clive e lui sa che, se vuole arrivare alla fine di quella missione, deve stare a tutti i costi lontano da lei.
Ma come si può evitare qualcuno quando l’attrazione che si prova e tanta, e gli spazi ristretti e in comune non aiutano? Aggrapparsi alla speranza di poter amare di nuovo o soccombere al virus e alla morte?

Mi sarei sgretolata, sciolta e disintegrata come un castello di sabbia sotto una tempesta fatta non di acqua, ma di disperazione e dolore.
Nessuna possibilità di salvezza per me, perché la salvezza non esisteva.

Come posso ridurre a un semplice riassunto tutto quello che succede al Centro di Raccolta e Soccorso tra Sophie e Clive? È impossibile! Quindi vi invito a prendere questo romanzo e a lasciarvi coinvolgere in un freddo pomeriggio di dicembre, magari davanti a una tazza di tè o cioccolata calda, perché, credetemi, è una storia che sa come tenere alta l’attenzione del lettore.
Vi siete mai soffermati a pensare a come sarà il mondo nel 2084? La scienza sarà evoluta a tal punto da trovare una soluzione a tutti i mali del mondo o il mondo morirà per mano stessa dell’uomo? Uno scenario apocalittico da brividi! Ammetto di non essere una super appassionata del genere, ma mi sono dovuta ricredere!

«Cos’è che hai visto?»
«Ho visto come la guardavi, prima, in Laboratorio. Peggio di una mamma gatta con i gattini. Non l’hai mai persa di vista un solo istante, e non raccontarmi la balla che volevi essere preparato se fosse cominciata la mutazione. Sapevi già che non era infetta. Eri semplicemente preoccupato per lei.»

Personaggi descritti e costruiti alla perfezione. È più facile perdere la testa e lasciarsi andare anziché cercare almeno un motivo per combattere e continuare a vivere. Sophie lo trova in sua sorella Leery prima, e al fatto che le sia stata data una seconda opportunità. È una combattente, coraggiosa e in grado di maneggiare con una certa scioltezza il machete che porta legato dietro la schiena. Impossibile non rimanere indifferenti al fascino di Clive e a quell’alone di mistero che circonda il rude soldato.
Clive è un uomo che ha perso tutto e il suo unico pensiero è portare a termine la missione che gli è stata assegnata. Il suo incontro con Sophie non inizia nel migliore dei modi, ma c’è qualcosa in quella ragazza che sembra risvegliare in lui sentimenti sopiti da tempo. Clive dovrà fare i conti con il proprio passato, superare il dolore della sua perdita e decidere che forse è arrivato il tempo di aprire il suo cuore a una nuova persona, perché per la prima volta Sophie gli fa venire voglia di… Vivere!

Il lato negativo dei ricordi di una persona ormai scomparsa da tempo è che spesso e volentieri richiamiamo solo quelli migliori, negando i peggiori come se non avessero più alcuna importanza.

Una storia dove non mancheranno azione e mostri, un mondo che sembra essere arrivato alla deriva, e dove la forza dell’amore ancora una volta darà speranza ai nostri protagonisti che può esistere un mondo migliore di quello in cui si trovano a vivere.



La salvezza è in noi stessi. Siamo noi per primi, che abbiamo il potere di salvarci o no.

Curiosa di leggere la novella che segue il romanzo e il secondo capitolo dedicato a un personaggio che è riuscito a conquistare il mio cuore con le sue crisi di nervi e la sua simpatia: Joe.



1 commento:

  1. Ciao Roberta, grazie davvero per questa recensione meravigliosa. Mi hai fatto venire voglia di rileggerlo, pensa un po' *-* Sono felicissima che ti sia piaciuto, e spero che la novella e il seguito non ti deluderanno :)
    Un bacio e buone feste!

    RispondiElimina