mercoledì 27 febbraio 2019

BLACK (#1 Black) di T.L.Smith




Sono fedele, ma tradirò.

Sono forte, ma anch’io ho cicatrici.
Sono un angelo, sì, il diavolo.
L’ho incontrata che aveva sedici anni. È arrivata come una ventata di aria fresca, giunta all’improvviso, che mi ha strappato un sorriso. Ma poi se ne è andata, portando via con sé anche il mio ultimo respiro.
Quel suo sorriso sapeva rischiarare una stanza intera e far palpitare il mio cuore nero.
L’ho ritrovata a distanza di dieci anni, con una siringa piantata dritta nel braccio.
In mezzo alle gambe si formava una pozza di sangue.

Era devastata e io ne ero felice. Non si sarebbe permessa di criticare né me né i miei modi deviati.

Ho scelto questa lettura perché volevo allontanarmi dalla favola del principe azzurro, ridimensionare nella mia mente il romance troppo perfetto e buttarmi in una storia dai contorni più concreti.
Dopo aver letto Black, posso dire: missione compiuta.

Black, questo è il suo nome. Un'anima persa che non ha conosciuto altro che violenza. Non ha scrupoli né rimorsi. Non si sveglia di notte madido di sudore a causa degli incubi, i demoni delle sue azioni non lo tormentano per il senso di colpa. Convive con il nero che è in lui e non sta cercando la luce. L'ha persa dieci anni fa. Rose.
Lei era frizzante e piena di entusiasmo, aveva visto qualcosa in lui che nemmeno sapeva esistere. Gli si è avvicinata quando tutti si tenevano a distanza, voleva un contatto che non credeva di aver bisogno di concedere. Gli ha donato un chiarore confortante, un calore lucente ricco di promesse di un futuro migliore. Dopo la sua fuga, tutto è tornato nero.

Lei era la luce, che quel giorno mi aveva portato via, si era portata via. Me l'aveva rubata e mai più restituita.
Dieci anni sono passati e la consapevolezza di un'esistenza buia e solitaria sono assodati. Il suo lavoro è una conferma che non può esserci normalità nella sua vita, non conosce l'amore e il sesso è solo uno sfogo momentaneo della sua frustrazione per il prossimo. La sua reputazione lo precede e le persone non gli si avvicinano se non per assumerlo, anche se c'è sempre qualche eccezione.
Vedo un uomo, un uomo che ci tiene, anche se non dovrebbe. Un uomo distrutto, ma che aggiusterà gli altri. Che maschera la sua oscurità, assumendone persino il nome per apparire più fatale, cosa di cui sicuramente non ha bisogno.
Ritrovare Rose non era previsto, tantomeno il cambiamento che riaverla avrebbe comportato. Non è l'uomo giusto per lei, non le darà mai quello di cui ha bisogno. E' così determinata a mostrargli una normalità che non ha mai voluto da fargli quasi desiderare di seguirla, per sempre. Ma non deve affezionarsi, lui non può diventare quello che lei vuole. Forse, potrebbe essere troppo tardi, per entrambi.


"Che intenzioni hai, Black? Non metterti contro il mondo per lei".
"Farò ciò che è necessario [...]"


Il libro è estremamente incalzante, le diverse scene d'azione tengono l'attenzione sulla dinamicità della storia, ma c'è molto di più che sangue e pistole. Una precisa analisi emotiva di un protagonista complesso porta il lettore a seguire il conflitto interiore di Black man mano che la trama si dispiega. Rose è altrettanto complicata; in netta contrapposizione con l'oscurità, lei risplende come un bagliore in una notte senza stelle.
Si tratta di un rapporto ricco di una violenza emotiva palpabile che può far sciogliere i cuori più romantici e rabbrividire quelli più delicati. Raccontato da entrambi i punti di vista si possono cogliere le diverse prospettive di un tumulto interiore confuso e intricato.

"Puoi essere mio?"
"Mi hai già fatto tuo"

La scrittrice pone davanti al lettore un dilemma nuovo: chi è il vero cattivo? Vi posso garantire che in questo romanzo ce ne sono parecchi. La risposta appartiene solo al lettore. 




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