Chester Wood per tutti è un tipo sopra le righe, sempre pronto a divertirsi. Questa opinione si basa su una conoscenza superficiale che non rende giustizia all’animo sensibile del ragazzo. Le ferite del passato e il rapporto difficile con la madre assente lo spingono a difendersi mostrandosi sempre allegro, così da non correre il rischio di essere ferito ancora una volta. Pochi si prendono la briga di conoscerlo davvero e a Chester questo è sempre andato bene. Ma adesso che è innamorato vorrebbe che il pompiere che ha conquistato il suo cuore vedesse anche il Chester nascosto... Ma a che pro, visto che Patrick Ross è etero?
Complice una richiesta di sua madre e un soggiorno forzato a New York, Chester sarà costretto a fare i conti con vecchie ferite, rincorrendo una felicità che non ha mai sfiorato prima e che spera porti dritto tra le braccia di quell’armadio tutto muscoli e dolci sorrisi che è Patrick Ross.
Per godermi pienamente la lettura di questo secondo volume della serie “Wildfire”, sono andata a rileggermi il capitolo precedente, “Numero sconosciuto”. I due libri sono strettamente legati ed il secondo riprende esattamente da dove si era interrotto quello prima.
Chester, la Regina di Baltimora, noto per i suoi eccessi ed il suo essere irriverente e sboccato si è innamorato a prima vista di Patrick Ross, pompiere etero, timido e riservato. Ciò accadeva già in “Numero sconosciuto” e avevamo visto in che modo assurdo ed autodistruttivo si era comportato Chester, avuta la rivelazione.
In questo nuovo libro abbiamo modo di conoscere meglio il particolarissimo personaggio di Chester che usa come armatura la maschera da viveur senza pensieri, con la perenne paura di rimanere solo, abbandonato da tutti, senza mai concedere la propria fiducia e senza mai rivelare a nessuno le proprie paure e i propri sogni. L’unico che, spesso, riesce a vedere l’uomo oltre la maschera è Ezram, alias Bambina, il suo migliore amico. Ma un amico fraterno non può comunque riempire tutti i vuoti del cuore di Chester che, pur avendo ricevuto poco amore nella propria vita, ne ha davvero tanto da dare.
Nonostante il pov sia completamente affidato a Chester e alla sua irriverente ed eccentrica personalità, il personaggio di Pat non rimane in secondo piano, ma gioca un ruolo attivo nelle vicende rappresentando il giusto contrappunto, con il suo essere calmo e tranquillo, alla spumeggiante Regina.
Si tratta di una storia che tratta temi non facili come il rifiuto da parte della famiglia, l’insicurezza nel proprio aspetto e nelle proprie capacità e la paura dell’abbandono. Nonostante questo, non manca l’ironia e il bello è proprio nella capacità dell’autrice di riuscire a condire temi seri e faceti con battute argute, nomignoli strampalati e battute irriverenti.
Insomma, si tratta di una lettura capace di comunicare molto, ma che con uno stile fresco e frizzante non cade mai nel banale e permette di mantenere sempre accesa l’attenzione del lettore. Una storia che non sembra romantica, ma che invece è in grado di comunicare molte emozioni e coinvolgere. Sicuramente un libro caldamente consigliato.
«Se devo fare questa cosa, voglio farla bene fino in fondo. Capisco che molti si sentano disturbati da due persone dello stesso sesso che compiono gli stessi gesti di una coppia eterosessuale qualunque in qualunque posto e momento, ma sono loro ad avere un problema, non io. Non voglio che la mia vita sia influenzata dal giudizio degli altri. Non più. Come ti ho detto ieri sera, sempre a proposito di questo discorso, me ne frego di quello che pensano gli altri, se io sono felice di quello che faccio.»
E benché io sembrassi così “tanto”, perché avevo i soldi e facevo la bella vita senza faticare, in realtà quello “troppo” era lui.
Troppo per me.
Troppo buono, troppo puro, troppo gentile, troppo altruista, troppo bello, troppo... Troppo perfetto.
Troppo, per uno come me, così incasinato dentro da sembrare un quadro impressionista.
Ero. Dannatamente. Felice. Felice per davvero per la prima volta. Non più ossessionato dal mio aspetto, non più terrorizzato di essere abbandonato, non più preoccupato di non piacere e non essere accettato.
Ero solo... Io. E non ero mai stato amato così tanto.
Ero solo... Io. E non ero mai stato amato così tanto.
Umbra di nascita ma Milanese d'adozione, vive con il mio marito e ha un cane.
La scrittura è sempre stata la sua passione. Sin da piccola scribacchiava pensieri ovunque - fogli, fazzoletti, anche la carta igienica - senza sapere esattamente cosa farci, ma felice di poterli far uscire dalla sua testa. Solo da grande ha capito che potevo dargli un senso, e perciò eccola qui.
Ama leggere le belle storie che parlano d'amore e spera che con i suoi scritti vi sentiate catapultati anche voi in quelle atmosfere romantiche e tormentate che a lei rendono tanto avvincente una lettura!
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