Un libro della serie Wrench Wars – Gli assi dei motori
All’officina di Jim Irving sono tutti entusiasti per Wrench Wars – Gli assi dei motori, un nuovo reality show sulle officine. O meglio, tutti tranne il talentuoso meccanico Chandler Scott, l’unico dipendente che ha rifiutato di firmare il contratto. I suoi colleghi gli stanno facendo pressione perché senza Chandler e le sue interazioni esplosive con il loro capo nessuno farà parte dello show.
L’unico alleato di Chandler è il figlio di Jim, Mark, che è costretto a lavorare con il padre finché non riuscirà a ripagare il proprio debito studentesco o non troverà un lavoro migliore, e che da un po’ è l’amante segreto di Chandler.
Poi un incontro galante nell’officina esplode in faccia a entrambi, dando al network le armi per ricattarli. Chandler è messo all’angolo, e Mark deve decidere fin dove è disposto a spingersi per proteggere l’uomo con cui condivide il letto… e che potrebbe avergli rubato il cuore.
L.A. Witt riesce a far centro anche con questa novella, una storia semplice e breve, ma che comunica emozioni e con un outing da standing ovation (i miei preferiti).
Chi conosce questa autrice sa come sia capace di creare con poche parole una trama avvincente anche senza allontanarsi da una realtà possibile, il bello sta proprio nel riuscire a rendere allettante qualcosa di apparentemente banale.
Chandler è un bravo meccanico, vorrebbe cercare un posto in un’officina dove venga riconosciuto il giusto merito al suo lavoro, ma il suo migliore amico e scopamico Mark è un collega nonché il figlio del capo. Chandler odia i riflettori e le telecamere portate dalla troupe per lo show a cui vorrebbero far partecipare l’officina anche se la sua più grande attrattiva sono le litigate furibonde tra Chandler e Jim, il proprietario omofobo e arrogante. Resiste solo per Mark di cui, tra l’altro, è segretamente innamorato da tempo.
Mark è intrappolato in una vita che detesta, lavorando per il padre e vivendo dai genitori, con i debiti universitari che gli gravano sulle spalle e nessuna via d’uscita. Vorrebbe tenere la relazione con Chandler su un piano meramente sessuale perché non saprebbe gestire un cuore in pezzi, men che meno senza poterlo dire a nessuno, perché crede che l’amico lascerà presto la cittadina e l’officina per nuovi lidi.
Insomma, il classico equivoco dove i protagonisti non sanno di essere reciprocamente innamorati e ci mettono un po’ a dichiararsi e qui la dichiarazione è proprio in grande stile.
Di motori e ruggenti quattroruote non si parla molto, diciamo che l’autrice preferisce usarle come mezzo d’appoggio per divertimenti di altro genere.
Una lettura scorrevole che intrattiene piacevolmente per qualche ora, trasportandoci nel mondo degli show televisivi con produttori senza scrupoli e in quello di due semplici ragazzi che desiderano solamente poter essere se stessi.
Quale genere di persona firmava un contratto per uno show televisivo degradante per proteggere la dignità e la fonte di sopravvivenza di un compagno di scopate?
“Potrei uscire allo scoperto, se volessi. Francamente non me ne potrebbe importare di meno se anche tutto il mondo sapesse che sono gay.” Gli prese il viso tra le mani e lo baciò dolcemente. “Ma sono felice di restare nell’armadio e in questo stupido show, se vuol dire proteggere te.”
Mark non si era mai sentito così sopraffatto. Era abituato a sentirsi eccitato da sentirsi morire quando era nei paraggi di quell’uomo, ma questo era diverso. Questo era… Dio, queste erano emozioni. Come se ogni tocco fosse la rassicurazione che sì, Chandler lo amava, e sì, lui sapeva che anche Mark lo amava.
Oltre a scrivere sconcezze e disturbare gli abitanti della zona, dicono che L.A. WITT collabori con il governo degli Stati Uniti per perfezionare una modifica genetica che permetterà agli esseri umani di sopravvivere a Corn Pops e carne secca per un tempo indefinito. È tutta una copertura, però, dato che la sua principale attività nel tempo libero è dare la caccia alla sua arcinemesi, l’autrice di romanzi erotici Lauren Gallagher, che dicono sia in agguato da qualche parte a Omaha.
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