giovedì 2 febbraio 2017

Segnalazione: Io sono Alice di Valentina Agosta


"Io sono Alice" parla della famosa eroina del romanzo di Lewis Carroll, ma in una veste nuova in quanto grazie ad un incantesimo, Alice diventa reale e si ritrova a vivere due vite, tra fantasia e realtà.
Carroll si sente molto solo e grazie ad un incantesimo riesce a portare in vita Alice.
Da quel momento Alice è una bambina in carne ed ossa ma Carroll non può tenerla con se. Decide di affidarla ad una coppia di Il romanzo coniugi che non ha avuto la possibilità di avere figli.
All’età di sette anni cade nella tana del coniglio e rimane a Wonderland finchè alla morte di Carroll, Wonderland rischia di scomparire per sempre.
Alice dovrà risalire dal sottosuolo per trovare la dimora di Carroll e scoprire come salvare Wonderland dalla completa distruzione.
Ad aiutarla non ci saranno solo i personaggi che già conosciamo come Il cappellaio Matto o la Regina di Cuori.
Ci saranno anche personaggi che fanno parte del mondo reale.
Ben presto Alice scoprirà che è l’unica in grado di salvare Wonderland ma sta a lei decidere se in fin dei conti vuol far parte del mondo reale o del mondo dei matti. 

Mi ritrovai sdraiata su un pavimento freddo.

Alzai lo sguardo e vidi tantissimi orologi a pendolo capovolti, appoggiati ad una parete che non riuscivo a vedere, data la numerosità degli orologi.

Ogni lancetta ticchettava creando una strana melodia.

Percorsi quel corridoio che sembrava non finire mai, finchè dall’altra parte della stanza, mi venne incontro una figura.

Era una donna dal vestito blu notte ricamato con brillantini d’argento.

Portava i capelli anch’essi d’argento legati e un lungo scettro in mano, era anch’esso blu con sfumature viola, nell’estremità superiore c’era una sfera di cristallo, simile alla luna piena.

«Benvenuta mia cara, io sono Mezzanotte la regina della notte Tutti i sogni so creare finché la mente non scompare, ora qui cosa hai da fare se il tuo intelletto e ancora in grado di volare?»

«Buonasera Mezzanotte io sono Alice, vengo da Wonderland e ho bisogno del tuo aiuto per salvare il mio mondo».

«Conosco i suoi abitanti, son tutti dei furfanti, cosa mai potrei fare per una matta da legare?»

«Io matta son davvero, ma il mio problema è altrettanto vero».

«Una mutaforma devo cercare, solo così Wonderland posso salvare».

«Un po’ del tuo tempo mi devi dare in modo che io la possa scovare».

Alice prese la collana e la mostrò alla regina.

La regina la prese, chiuse gli occhi e riprese a parlare.

«In questo regno la puoi trovare, prova un po’ a cercare».

La regina, che fino ad un attimo prima si trovava di fronte ad Alice, si mise al suo fianco.

Davanti ad Alice si materializzò un lungo corridoio con varie direzioni.

«Una sola direzione sceglierai e forse il successo raggiungerai».

Quindi avevo solo una possibilità.

Come potevo essere sicura della direzione corretta?

Mi voltai in direzione della regina.

«Come faccio ad indovinare da che parte devo andare?»

«Dal tuo cuore dovrai farti guidare e la strada giusta saprai trovare».

Alice chiuse gli occhi e si isolò da tutto e da tutti, escluse dalla mente anche il ticchettio degli orologi.

Non aveva mai provato ad ascoltare il suo cuore, non si era mai chiesta se anche lui era in grado di parlare.

Era abituata a parlare con se stessa, con i fiori e con gli animali.

«Cuore mio, se davvero sei in grado di indicarmi la direzione corretta, aiutami a capire quale sia».

Il suo cuore continuò a tacere, mostrava la sua esistenza solo attraverso i battiti che percepiva dall’interno del suo petto.




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