Serie Holly Creek: Libro 1
Una città di piccoli eroi e grandi cuori.
Jefferson Lee Davis è felice della sua vita in città, ma quando Sherman, il suo zio preferito, ha un incidente, deve correre a Holly Creek per assicurarsi che stia bene. Jefferson Lee sa come gestire la politica di una piccola cittadina del sud e gli abitanti lo accolgono a braccia aperte. Beh, tutti tranne lo sceriffo, Zane Yarbrough.
La Fiera dei Cornioli in Fiore, l’evento più importante della città, è ormai alle porte, e Jefferson deve assumere il ruolo di reporter cittadino al posto dello zio, anche se ciò lo metterà in contrasto con lo sceriffo. Vicini di casa impertinenti, familiari ficcanaso, e una migliore amica dalla lingua affilata si alleano per rendere la visita di Jefferson Lee a Holly Creek una vera e propria avventura. E quando gli giunge la notizia di aver perso il suo vecchio lavoro in città, Jefferson Lee dovrà decidere se mettersi alla ricerca di un nuovo lavoro che potrebbe allontanarlo dal posto che ha imparato ad amare. Riuscirà questo ragazzo di città a trovare l’amore nelle braccia di un semplice sceriffo di provincia? O la vita in una grande città lo strapperà via a questo idillio?
Se dovessi descrivere questa novella con una sola parola direi: spassosa. L’autrice ha creato la tipica atmosfera da paesino del sud dove tutti sanno tutto di tutti, quando uno si fa male lo riempiono di cibo fatto in casa, le vie hanno nomi di piante o frutta e c’è un circolo di signore bon ton che si occupano degli eventi cittadini. Jefferson Lee (mi raccomando sempre per esteso, non sia mai che qualcuno possa accorciare il suo nome) sguazza nel paesino di Holly Creek come una papera nello stagno, abituato a passare l’estate dallo Zio Sherman, è perfettamente cosciente dei delicati meccanismi che permettono alla cittadina di prosperare e spettegolare. È un giovane reporter di città, ma che sa destreggiarsi con le Holly Berries e le loro macchinazioni per la fiera e che riesce a cavarsela ovunque e con chiunque con un bel sorriso e l’atteggiamento scanzonato, ma rispettoso.
L’intera storia è narrata dal pov di Jefferson Lee, ma i personaggi di Zio Sherman e Clover spiccano tra gli altri per la loro esuberanza e la personalità ingombrante. Clover è una cara amica di Jefferson che regna tra le Holly Berries e si atteggia da stronza acida, ma poi prepara prelibatezze per gli amici ed è la prima ad offrire conforto in caso di necessità.
Lo sceriffo Zane invece parte un po’ in sordina, all’inizio Jefferson sembra ben più interessato al bel giardiniere Beau, ma poi Zane esordisce con “Com’è che riesci a vedere tutti così chiaramente qui in città, ma non riesci a vedere me?” e smette di passare, la musica cambia. Jefferson diventa un imbranato che nel cercare di scusarsi e chiedere un appuntamento si rovescia del caffè addosso e sbatte contro una porta. Adorabile. Così com’è adorabile Zane nella sua semplicità da bravo ragazzo di provincia con un grande cuore, modi gentili e rispettosi, ma che sa far sentire Jefferson proprio speciale.
Insomma una commedia romantica e spiritosa che offre un brillante spaccato della vita dei paesini del sud in un modo assolutamente divertente.
“Oh, cavolo! Zio Sherman come farai con la cena?”[…]“Zane mi ha portato qualcosina.”E fu così che l’ammirazione di Jefferson per Zane sbocciò in qualcosa di più. Come cavolo era potuto succedere?“Che cosa premurosa da parte tua,” commentò. Si chiese se Zane potesse vedere i cuoricini nei suoi occhi. Diamine, per quel che ne sapeva c’era un’insegna al neon sopra la sua testa che diceva al mondo quello che provava.
“Ti terrai alla larga dai guai?”“Dipende. Se faccio il cattivo poi mi metterai le manette?”Zane fece un gemito profondo e appoggiò la fronte contro la sua. “Non so nemmeno perché ci provo. A parole mi batterai sempre, non è vero?”
“Zane, se non te la senti, non dobbiamo fare niente.”“Dio, Jefferson Lee. Lo voglio fin troppo. È solo che mi spaventa sapere quanto lo voglio. Non è… beh, non è mai stato così intenso per me.”Jefferson si alzò sulla punta dei piedi per guadagnare i centimetri di altezza che lo separavano dalle labbra di Zane. “Neanche per me”
Mescolate due tazze di impertinenza e una tazza di dolcezza e otterrete POPPY DENNISON. Con enfasi sulla dolcezza, naturalmente. Cresciuta nel sud degli Stati Uniti insieme a un capannello di donne dal carattere di ferro e con la passione per la lettura, ha imparato fin da piccola a vedere il meglio nelle persone e a dire sempre quello che pensa. Se al tutto mescolate anche le famose crostate della nonna, otterrete una vera impertinente signorina del sud, con la testa sulle spalle e capace di uscire da ogni tipo di guaio a colpi di “Che Dio ti benedica”. I suoi romanzi rimandano spesso alla piccola città delle sue origini e sono pieni zeppi di ambienti familiari confortevoli, conditi con un pizzico di pepe, proprio come piace a lei.
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