Avete presente Cenerentola? La scarpetta di cristallo, la carrozza fatta di zucche e la fata madrina?
Ecco, non sono io.
I miei tacchi mi distruggono i piedi, viaggio grazie a Uber e leggo l’oroscopo su Twitter, quindi il mio “vissero felici e contenti” non è proprio dietro l’angolo.
Non ho ancora trovato un principe azzurro e, in quel di Manhattan, finisco sempre per uscire con esseri viscidi, squamosi e... insomma, dei ranocchi. E con “ranocchi” intendo proprio tutti quei pessimi stereotipi dai quali i film che tua mamma ti ha fatto guardare e la vita ti hanno messa in guardia:
1. Lo zuccone senza cervello.
2. Il mammone.
3. Il saccente pieno di sé.
4. Il taccagno.
Nella speranza di trovare l’Amore sono persino arrivata a baciare labbra fredde e umide.
E poi, un giorno, un uomo allergico alle relazioni si è offerto di aiutarmi a trovare il mio Romeo.
Ma cosa succede quando un ranocchio, che non avrebbe mai dovuto trasformarsi in un principe, ti bacia a mezzanotte? Ok, è vero, non è successo a mezzanotte, ma in pieno pomeriggio, dopo un brunch, però non tutto può assomigliare a una favola.
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Gemma Morgan lavora come editor per un’importantissima rivista di moda. La paga è “decente”, la sua mise è sempre impeccabile, odia il suo capo ma ama quello che fa ed è dannatamente brava. Ha venticinque anni, vive in un misero appartamento insieme alla sua migliore amica e… sogna il principe azzurro. Sì, avete letto bene. Cerca un ragazzo con il quale iniziare una storia seria e duratura, che la veda convolare presto a nozze e vivere il suo “per sempre felici e contenti”. Peccato che i suoi appuntamenti siano per lo più al buio, incontri reali dopo uno scambio di opinioni online e il più delle volte, se il ragazzo è fisicamente messo bene, beh, manca quella che amiamo tanto chiamare la scintilla. È vero che l’amore è questione di chimica, ma cosa succede se al primo appuntamento il ragazzo in questione propone di dividere il conto? Gemma è di un solo avviso: non gliela darebbe nemmeno sotto tortura, e inventa le scuse più banali. Una delle più classiche, che fanno scappare i ragazzi a gambe levate, è quella del “Scusa, ma oggi ho il ciclo”. Se il povero malcapitato si vede costretto a una ritirata immediata, non si può certo dire di chi assiste alla scena da spettatore passivo, salvando la bella Cenerentola prima che il suo tacco faccia un passo falso e si ritrovi spiaccicata con la faccia per terra. Ok, è stato bello. Sei un bel ragazzo, ma tanto non ci rivedremo mai più.
Manhattan ha questa incredibile capacità di essere grande ma allo stesso tempo piccola, e Gemma si troverà di nuovo faccia a faccia con il suo salvatore che risponde al nome di Oliver. Lui è il classico ragazzo allergico alle relazioni, ma, ehi, chi ha mai detto che bisogna mettere di mezzo i sentimenti per divertirsi un po’ tra le lenzuola? E cosa succede quando i suddetti sentimenti decidono di palesarsi con prepotenza nelle loro vite?
La sua postura era sulla difensiva e mi resi conto che qualcuno, o più di uno, aveva fatto del proprio peggio con quella ragazza nel corso degli anni. Era così abituata al ruolo di ragazza fredda che non si accorgeva neanche quando lo faceva.
Ho letto questa storia un po’ a scatola chiusa, come faccio per la maggior parte dei miei romanzi. Una sera mi sono messa a letto a leggere e… incredibilmente mi sono ritrovata al 30%. Questo non è un romanzo pretenzioso, ma il suo intento principale è quello di far divertire i suoi lettori, e con me ci è riuscito alla grande! Sentivo il bisogno di una lettura leggera, che mi permettesse di staccare la testa dalla quotidianità, che mi facesse fare una sana risata ma che allo stesso tempo mi facesse sognare. La storia di Gemma ed Oliver forse inizia nel più classico dei modi: il tacco di lei che si incastra e le braccia di lui che le impediscono una rovinosa caduta. Ma ho amato ogni loro singolo momento, ogni loro botta e risposta, ogni momento di totale e assoluta sincerità. Ho amato come negavano l’evidenza dei loro sentimenti e di quanto sono stati vicini dal perdersi.
Nel profondo le donne non vogliono il bravo ragazzo. Vogliono il ragazzo cattivo disposto a cambiare per loro. Vogliono qualcuno disposto ad andare in capo al mondo. Che uccida il drago, che combatta contro il mostro. Perché in realtà l’amore non si era affatto evoluto rispetto alle fiabe che avevamo sentito da bambine. Volevo l’impossibile e il vissero per sempre felici e contenti. Volevo che il principe mettesse la scarpetta di cristallo al mio piede. Volevo che tutte le mie speranze e i miei sogni diventassero realtà, e trovare la persona giusta che allo stesso tempo avere e non avrei potuto avere.
Chi come Gemma non sogna l’amore, quello vero, quello con la A maiuscola, quello che ti fa battere il cuore? Ecco, Gemma potrebbe essere la nostra più cara amica, quella che si sfoga con noi di un pessimo appuntamento, la stessa persona che è pronta a sorreggerti in un momento di difficoltà e che per le sue amiche c’è e ci sarà sempre. Lei non è di grandi pretese, cerca soltanto qualcuno che la metta al centro del proprio mondo, che si preoccupi di lei e di quello che potrebbe piacerle, che la inviti fuori a cena, che la presenti ai suoi amici e, perché no, anche alla sua famiglia. Ha tanto di quell’amore dentro di sé, che sente il bisogno di riversarlo nei confronti di una persona dell’altro sesso. Peccato, o forse sarebbe meglio dire fortuna, che incrocia Oliver. Lui è un trentenne che non cerca storie serie, ma solo tanto divertimento, scoprendosi così un amante non solo passionale ma soprattutto attento alle esigenze della sua partner. Ah, dimenticavo, è un nerd al 100% ed è riuscito, con la forza della sua passione a costruire un impero (ma questo Gemma ancora non lo sa ;) ). Non possiamo definirlo il classico principe azzurro che arriva sul suo destriero a salvare la bella principessa, perché è tutto tranne che un principe. È scanzonato, diretto, non ama la falsità e pensa che qualsiasi rapporto, anche solo tra le lenzuola debba basarsi sulla sincerità.
Il mio cuore e la mia testa sarebbero dovuti entrare in modalità panico: la ragazza con la quale stavo facendo sesso mi piaceva veramente. La rispettavo e mi preoccupavo per lei. Quelle frasi dovevano essere un avvertimento, ma sono un uomo, e siamo completamente stupidi quando si tratta di relazioni.
Non è mai semplice mettere nero su bianco emozioni e sensazioni che un libro è in grado di suscitarti, ma… perché un MA c’è sempre… se cercate una storia easy, che vi faccia ridere, che vi faccia mollare tutto quello che state facendo per un po’ di sano divertimento, mi sento di consigliarvi questo romanzo. Forse cadrà nei più banali cliché di cui sono intrisi la maggior parte dei libri, ma la verità è che bisogna saperli prendere e trasformarli in qualcosa di unico e indimenticabile. Per me Carrie Aarons c’è riuscita e io non vedo l’ora di poter leggere altre storie nate dalla sua incredibile penna.
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