Wildfire Serie, Libro 3
Noah Murray si è trasferito a Baltimora da San Francisco per fuggire da una situazione spiacevole che lo ha profondamente segnato. Complice la morte del suo partner e migliore amico Milo Hernandez, Noah vola dall’altra parte dell’America per iniziare da capo.
È solo agli inizi di questa nuova avventura quando le strade lo portano a incrociare il cammino di Hayden Fitzpatrick, paramedico dei vigli del fuoco e uno dei migliori amici del suo nuovo partner, Ezram Kelland.
L’attrazione tra loro è immediata, ma riusciranno ad andare oltre quello che sembra solo sesso?
Quando la vita di Noah prendere una piega inaspettata e si vede costretto a tornare nel luogo in cui è nato, riuscirà la vicinanza di Hayden a fare la differenza?
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Dopo Numero sconosciuto e Rincorrendo la felicità, con Dimmi ancora buonanotte si conclude la trilogia Wildfire dove riesce a conquistare il suo happy ending anche Hayden. L’inizio del libro ricalca alcune scene già lette alla fine di Rincorrendo la felicità, ma con il pov di Noah. Questa ridondanza non l’ho trovata superflua, ma interessante sia per capire meglio questo nuovo personaggio che per vedere gli altri attraverso i suoi occhi. L’intera narrazione è affidata a Noah e questo, a mio parere, va a penalizzare il personaggio di Hayden che stenta a trovare il suo spazio.
Sinceramente avevo adorato Numero sconosciuto e la personalità super spumeggiante sopra le righe di Chester era da sola sufficiente a far apprezzare il libro a lui dedicato, ma questa volta sono rimasta un po' delusa. Sarà perché Hayden era già stato largamente presente nelle storie precedenti e forse mi aspettavo che fosse lui il protagonista, ma nonostante sia un libro ben scritto e scorrevole non mi ha colpita al cuore.
Il personaggio di Noah è ben presentato e la sua mancanza di filtro tra pensieri e parole, a volte, è divertente e caratterizzante. Questa infatti è la sua storia, la sua crescita personale, il suo maturare e sanare le fratture del passato. All’interno di essa, una piccola parte, la occupa la sua relazione con Hayden che nasce come amici di letto e che si evolve, in sordina, in qualcosa di ben più serio. A mio modesto parere, si sarebbe dovuto lasciare maggior spazio all’evoluzione del loro rapporto. Noah parte improvvisamente per San Francisco, causa problemi familiari, e non pensa nemmeno di avvertire Hayden.
Un mese dopo si ripresenta la stessa urgenza e Hayden lo accompagna, ma dal punto di vista del lettore questo cambio di rotta appare poco chiaro e giustificato.
Hayden, dal canto suo, viene lasciato un po’ sullo sfondo, solamente l’ultimo capitolo è dal suo pov, ma nonostante questo è un personaggio che stenta a decollare. Vive tra le pagine solo in relazione a Noah e vediamo sicuramente il suo lato dolce e comprensivo, e anche sfacciato e passionale, ma viene a mancare spessore psicologico. Peccato perché come protagonista vero e proprio avrebbe potuto dare molto.
Inoltre, sono rimasta un po’ interdetta dall’ambiente omofobo con cui ha a che fare Noah a San Francisco.
Certo, anche lì potranno esserci bigotti, ma è una delle città più liberali e gay friendly d’America.
Insomma, una storia scorrevole e godibile, sicuramente da leggere per chi ha conosciuto e apprezzato i libri precedenti perché anche qui si ritrovano Ez e Roy e Chester e Pat. Imperdibile l’epilogo affidato a Ezram che mette fine con grande stile a questa trilogia.
Tutto di lui era perfetto per quel momento. La sua gentilezza e pazienza, la sua empatia , che lo rendevano un così bravo paramedico, sembravano il contrappeso perfetto al casino che ero io.
Avevo giurato a me stesso che non mi sarei mai più affezionato a qualcuno, ma era chiaro che ormai Hayden era diventato importante per me.
Aveva fatto più di quanto qualunque amico avesse mai fatto per me. Mi aveva dato conforto e mi aveva stretto tra le braccia. Mi aveva fatto sentire importante , apprezzato , amato.
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Umbra di nascita ma Milanese d’adozione, vivo con mio marito e ho un cane. La scrittura è sempre stata la mia passione. Sin da piccola scribacchiavo pensieri ovunque – fogli, fazzoletti, anche la carta igienica – senza sapere esattamente cosa farci, ma felice di poterli far uscire dalla mia testa. Solo da grande ho capito che potevo dargli un senso, e perciò eccomi qui. Amo leggere le belle storie che parlano d’amore e spero che con i miei scritti vi sentiate catapultati anche voi in quelle atmosfere romantiche e tormentate che a me rendono tanto avvincente una lettura!
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