Ho cercato di essere Madelaine.
Tutto è iniziato con uno scambio che doveva essere temporaneo ed è finito con me rinchiusa in un manicomio, tenuta lontana da Ryan Cain, l’uomo che amo più della mia vita.
La promessa di vendicare l’omicidio di mia sorella può anche avermi portato a questo punto, ma la verità è che sarò sempre Madison.
Abbiamo sottovalutato le capacità di mio padre e ora sono da sola.
Devo mettere fine a questo gioco sadico prima che mi faccia perdere tutto: i miei amici, il mio futuro e Ryan.
Il tempo sta per scadere. È ora di pareggiare i conti.
Terzo e ultimo capitolo di questa trilogia che è stata una montagna russa di emozioni e sensazioni. Ammetto che il numero di pagine mi aveva spaventata all'inizio e addirittura ero scettica su come l’autrice sarebbe stata in grado di mantenere alta l’attenzione del lettore, eppure mi sono dovuta ricredere. Non solo è riuscita a rispettare ogni aspettativa che avevo, ma addirittura a superarla!
Non è possibile descrivere la sensazione che ogni volume e ogni vicenda è in grado di darti; è qualcosa che ti prende lo stomaco e te lo contorce più e più volte, sconvolgendo ogni idea, ogni personaggio, ogni probabile finale. Una delle poche cose certe su cui non ho mai cambiato idea per tutta la durata dei tre volumi è stata la caratterizzazione dei suoi protagonisti, principali e secondari. Ho empatizzato con Madison fin dal primo capitolo; ho apprezzato la sua tenacia e la sua determinazione, una convinzione che si è rafforzata nel secondo e in particolare nel terzo volume, facendomi trattenere il fiato più e più volte quando era in una situazione di pericolo, certa che questa volta non ce l’avrebbe fatta, che i cattivi avrebbero avuto la meglio. Quanto può resistere una persona, una ragazza, a tutto quello cui è stata sottoposta Madison? La determinazione fa tanto, ma soprattutto aggrapparsi a quei valori in cui ha sempre creduto e in quell’amore che le ha dato la forza necessaria a non cedere.
Avrei fatto qualsiasi cosa per riportarla a casa. avrei bruciato qualsiasi ponte, sacrificando chiunque, se fosse servito a riportarla da me.
Questo capitolo conclusivo è forse il più crudo dell’intera trilogia. Non si parla solo di violenza fisica nel vero senso del termine, ma anche psicologica, facendo emergere la vulnerabilità della mente umana e come essa si aggrappa a ogni cosa pur di non cedere, restando legata ai ricordi felici che permettono a Madison di restare intera nonostante cerchino di spezzarla con tutti i mezzi possibili e immaginabili. Ogni singolo volume, ogni pagina, ogni capitolo è caratterizzato da un ritmo incalzante delle varie vicende, vedere come si intrecciano le vite dei suoi protagonisti e ogni tessera di questo intricato puzzle incastrarsi perfettamente. L’unica su cui ho cambiato idea, alla fine, è stata Madeleine perché ho capito che è stata brava a giocare le sue carte, e a far si che la verità venisse a galla e che il suo piano di vendetta vedesse la luce nonostante la sua prematura dipartita. C’è stato un momento, dopo che il cattivo della situazione è stato sistemato che pensavo di poter tirare un sospiro di sollievo, e vedere che mancava ancora un buon 30% mi ha fatto temere il peggio. Mai abbassare la guardia con la McBride, mai! Perché nel momento in cui penserete che i nostri protagonisti possano vivere la loro favola senza ulteriori intoppi, ecco che arriva il colpo di scena!
È stato bello sentire, percepire in tutti i volumi quel senso di amicizia che lega i protagonisti, rendendoli membri di quella stessa famiglia che la vita di ha dato la facoltà di scegliere, quegli amici ai quali affideremo la nostra stessa vita a costo di rimetterci la nostra, quelli che troveranno sempre un modo per tirarti fuori dal baratro, fisico ed emotivo, in cui stai precipitando. Ho sorriso quando la loro strana famiglia ha dato accesso a qualche nuovo elemento, e sto pregando in tutte le lingue che l’autrice dia una possibilità anche alle loro storie (ecco, tutti tutti sarebbe eccessivo, ma almeno di qualcuno in particolare? Tipo Court, Linc e Ash? In fondo non chiedo poi tanto).
È stata un’avventura a 360 gradi e spero vivamente che qualche altra storia rimasta in sospeso alla fine del volume possa trovare l’happy ending che merita.
Era davvero pericoloso quanto l’amavo. Era il tipo di amore che incendia il mondo e demolisce i regni della mitologia. Quelle storie non avevano mai avuto senso finché Madison Porter non era entrata nella mia vita.
Se le scene troppo spicy vi fanno storcere il naso o non siete avvezzi a dark romance veramente duri, vi consiglio di lasciar perdere. Ma se amate il genere, allora date una possibilità a questa trilogia perché Hannah McBride è sicuramente brava a mantenere alta non solo l’attenzione del lettore, ma anche la tensione che si percepisce, a filo continuo, fino alla fine dell’ultimo libro.
Per leggere la recensione dei volumi precedenti, cliccate sull'immagine!!
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