Esistono anime destinate a incontrarsi, a legarsi per sempre, perché ciò che le unisce è un destino scritto nelle stelle. Un destino che racconta di un amore imprevedibile, folle, dolcemente irriverente.
Sfuggirgli è impossibile.
Incrociarlo, inevitabile.
Viverlo, un rischio da correre.
Doug Morris e la sua Rebecca.
Il tormento del suo cuore.
Sulle note di Like A Virgin, i loro sguardi si scontreranno e niente sarà più lo stesso.
Avvolti dalla magia degli anni '80, e trascinati dalle loro giovani età, metteranno in gioco se stessi.
Fino a toccare il cielo con un dito.
Fino a marchiarsi di un Per Sempre voluto con anima e corpo.
Fino al giorno in cui la vita, o quel destino che tanto li ha rincorsi, non deciderà che l'eternità di un amore va oltre l'ultimo respiro vissuto insieme.
(Collage creati da Federica Alessi)
Ci sono storie di cui non pensiamo di avere bisogno fino a quando non le leggiamo. Un po’ com’è successo con questa. Ero impaziente, scettica, avevo paura di qualcosa, curiosa. Mi sono ritrovata con il cuore colmo di gioia, che scoppiava per il carico di emozioni che una semplice storia aveva avuto il potere di regalarmi, ma anche con le lacrime agli occhi, triste che questa serie sia giunta al capolinea (giusto?).
La storia di Doug e Rebecca meritava di esistere, per poter vivere quell’amore totalizzante di cui siamo stati spettatori passivi nei volumi dedicati a ogni singolo fratello Morris. Leggi la loro storia e l’angolo delle labbra si alza impercettibile nel ritrovare quelle caratteristiche che abbiamo amato nei loro genitori, come se questa stessa storia esistesse prima ancora dei volumi precedenti.
Leggere Scritto nelle stelle è stato come un salto nel passato, quando la tecnologia non ci aveva ancora assorbito, quando non esistevano gli smartphone e per conoscere una persona dovevi interagire, conquistarla con tutte le armi a tua disposizione: linguaggio del corpo e linguaggio verbale. Un passato vissuto appieno, eppure allo stesso tempo al rallentatore, quando ogni emozione veniva amplificata. Quando ti trovi a passare davanti a una lavanderia a gettoni e da quelle vetrate vedi una ragazza danzare con il walkman attaccato alla cinta e le cuffiette ben calate sulle orecchie. Quando ridevi dell’amore, ma inevitabilmente la freccia di Cupido ti colpisce all’improvviso, facendoti cadere nella sua tela dalla quale districarsi diventa impossibile. Quando le ragazze iniziano a osare, scoprendo le gambe, cercando di ottenere la loro indipendenza e qualcuno decide che invece il loro posto è un altro. Quando le dichiarazioni di amore erano su un altro livello e per conoscere una ragazza facevi i salti mortali per avere una macchina propria per portarla a cena fuori, o se volevi sorprenderla al Drive-In. Quando il sesso era ancora un tabù, ma non per chi praticava l’amore libero.
«Ci credi nel destino, Rebecca Greyson?»
«E tu, Doug Morris?»
«Io credo che la nostra storia sia scritta nelle stelle.»
Doug Morris ha il classico fascino cui siamo state abituate a subire per tutta la serie, quello che ci ha fatto capire che non solo un Morris è per sempre, ma che quando si mettono in testa qualcosa è difficile fargli cambiare idea. Così come quando si innamorano, non sono disposti ad accettare un no come risposta. È stato facile immaginare Doug con jeans attillati, giubbotto in pelle, sigaretta che penzola all’angolo delle labbra e una passione smisurata per i motori, un po’ alla Danny Zucco. Un ragazzo che è allergico ai punti interrogativi, e quelle che dovrebbero essere domande e richieste, diventano più affermazioni (adorabile ragazzo prepotente). Eppure, quando il tuo cuore è segnato dal dolore, diventa quasi facile riconoscere chi quello stesso dolore lo porta dentro nascondendolo però dietro a infiniti sorrisi.
Mi specchio nella profondità delle sue iridi sfumate di marrone e verde. C’è un mondo sconfinato al di là del suo sguardo che è come un richiamo assordante. Un bisogno di vita che forgia l’armatura del coraggio.
Rebecca Grayson è una forza della natura. Ha una corazza con cui si protegge dal mondo esterno, ma sente dieci volte in più rispetto agli altri; la sua vita è stata segnata dalla perdita di due persone importanti, ma il suo cuore è così pieno di amore quel tanto che basta a reggerla in piedi. È sfrontata, sicura di sé, una romantica che crede nell’amore totalizzante, quello che ti toglie il sonno, i respiri, che ti fa saltare diversi battiti del cuore; quell’amore che sa di per sempre.
«Sei tutto ciò di cui non sapevo di avere bisogno.»
Doug e Rebecca, due anime i cui destini si incontrano, si intrecciano, perché la loro è una storia scritta nelle stelle dalla vita stessa. Per loro non ci sarebbe potuto essere niente di diverso, perché insieme ad altre persone sarebbero risultati come note stonate di una melodia. Per Doug lei diventa il Tormento della sua esistenza; mentre per Rebecca lui diventa il suo Mr. Tutto, quel porto sicuro in cui fare ritorno quando fuori impervia la tempesta; la casa accogliente dopo una dura giornata di lavoro; la coperta che ti abbraccia nelle notti più fredde.
Ho sempre detto che le storie di Veronica Scalmazzi sono un po’ come tornare a casa, e io questa volta l’ho focalizzata bene. È una villetta senza troppe pretese, semplice ma bellissima, con una piccola piscina, un gazebo, dei fratelli che giocano tra loro e due genitori seduti sotto al portico che si godono i loro momenti di felicità.
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