giovedì 20 luglio 2023

Review Tour: (NOT) THE ONE: (Non) È quello giusto di Donna Alam

 





(Not) The One: (Non) È quello giusto

Tre motivi per bocciare l’idea dell’avventura di una notte con il mio vicino sexy:
  1. Ho una vita già abbastanza complicata
  2. Sa che indosso le mutandine di Batman (niente commenti, grazie)
  3. È più grande di me, è un tipo sofisticato e mi attizza al punto da farmi sbavare
È vero, ce ne sono altri. Eppure non sono bastati.
In teoria, non siamo per niente compatibili.
Lui è ricco.
Io... no. Di secondo lavoro faccio la pet sitter!
Lui dice che siamo amici.
Io ne dubito, più che altro direi trombamici...
Quest’uomo mi fa impazzire.
Ma non è quello giusto.
Ed è un peccato,
perché, se sono incinta, è proprio grazie a lui.

#prodottofornitodaDonnAlam
#copiaomaggio


Se nel primo romanzo di questa serie, l'inizio lo avevo trovato lento in questo l'ho trovato veloce. I due protagonisti conoscono appena i loro nomi che già non perdono tempo che finiscono sotto le lenzuola, praticamente dopo le prime pagine... 
Miranda e James sono vicini di casa, l'abitazione in cui vive Miranda non è realmente sua. Si occupa dei gatti (Che sembrano più polli spennati che felini. Cit. Thomas) della proprietaria, visto che per avere un extra (lavora per Olivia) fa la cat sitting, è proprio quel gatto che le sfuggirà e andrà a infilarsi in casa di James che la "incastrerà", perché James dal primo istante in cui la vede primo crede sia una bugiarda, poi una ladra e poi non ha alcuna intenzione di lasciarla andare... Miranda è consapevole di quanto sia sexy e anche più grande di lei, però ne è tremendamente attratta e perché non lasciarsi andare? Ha scaricato il suo ex dopo averlo sorpreso a letto con la sua migliore amica e diciamo che ha perso un po' la fiducia negli uomini, per questo fatica fino a poco prima della fine a relazionarsi e ad aprire il suo cuore a James doveva essere tutto un toccata e fuga, una scopata veloce, nulla di serio, un mordi e fuggi, una botta e via. Accidenti! Peccato che al suo risveglio lui non ci sia nel letto con lei, a quanto pare se ne è andato. 
James è un uomo ricco, consapevole di ciò che vuole, esperto con le mani e con il corpo, amico da anni di Beckett (conosciuto nel primo volume), dal linguaggio sconcio. Tra lui e lei la chimica e palpabile così come il senso dell'humor dentro e fuori dal letto. Dopo quella sessione, il mattino seguente, riceve una telefonata che lo costringerà ad alzarsi, quando rientrerà Miranda se ne è andata...
Non ci sarà giorno di quel mese in cui i due non si penseranno e quando dopo quel tempo si rivedranno non riusciranno a tenere le mani al proprio posto. E sarà così per giorni tra loro, ma mentre James è disposto a dichiarare i propri sentimenti, Miranda lo terrà a distanza. James acconsente al desiderio di Miranda di mantenere un profilo basso rispetto a questa cosa che c'è tra loro.

È dieci volte più sexy di quanto un uomo abbia il diritto di essere.


Cosa stiamo facendo?
Dobbiamo sempre cercare le risposte?

Andava quasi tutto bene, ma poco prima della fine... A questo punto son stata travolta dall'inaspettato. Credo siano ben poche le autrici che riescano a scrivere la parte melodrammatica e che sono in grado di farla percepire al lettore, qui c'è una parte tragica, ma non è profonda, non del tutto comunque. Ed è stata troppo sbrigativa, avrei preferito il pov di lei a quello di lui, questa volta. Perché avevo bisogno delle emozioni dal punto di vista della protagonista.


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