Quattro anni fa sono diventata famosa come la “ragazza con il tumore”.
Mi rifiuto di piangere. E mi rifiuto di arrendermi.
Una relazione con un uomo è l’ultima cosa che cerco in questo momento, ma una notte d’amore con Parker cambia tutto. È tenace e sa cosa vuole. Me.
Non mi tratta come se fossi fragile. Ma lui non sa ancora della malattia e non sono pronta a dirglielo.
E se saperlo cambiasse tutto?
Ho conosciuto la tragedia a diciassette anni. A ventuno, ho conosciuto l’amore.
Esistono libri con cui faccio fatica ad interfacciarmi, altri a parlarne, ma questo? Questo urlava, mano a mano che leggevo sentivo l'impellente bisogno di parlarne, di condividere con altri lettori quello che è stato per me.
Avete mai desiderato un’altra vita? Una seconda possibilità?
O anche solo dare una sbirciata nel futuro?
Io sì. Spesso. Se solo avessi prestato attenzione ai segnali che erano proprio davanti a me.
Aundrea è una combattente, ha visto nella sua giovane vita più tragedie che gioie, ogni sua vittoria in ambito scolastico sembra essere sempre stata macchiata dalla malattia, al punto che quando ha segnato la parola fine a quel capitolo della sua vita, la vittoria in tasca, quel mostro ha deciso di ribussare la sua porta proprio quando ormai è pronta ad iniziare l'università, facendole rivedere le cose sotto un'altra ottica.
E così, in men che non si dica, si trasferisce da Genna, sua sorella, pronta per quanto possibile per questo nuovo capitolo.
Il modo migliore di festeggiarlo però? Ad una festa con le sue amiche.
Aundrea è anche questo, non ha mai voluto che la malattia la definisse, ha sempre preferito che i suoi gesti parlassero per lei, che sia il suo cuore altruista, i suoi occhi profondi, il suo coraggio, o anche la sua resilienza.
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Ed è proprio ad una festa che incontra un uomo che cattura la sua attenzione, o devo dire che ognuno dei due cattura l'altra? La chimica scatta e per Aundrey, per la prima volta nella sua vita, si tratta di un momento di follia, una parentesi di cui porterà il ricordo per sempre.
«Non ci proverai con me?» «No.»
Sul suo volto si forma un ghigno.
«Neanche una volta?» «Beh…»
Il sorriso si allarga. Alzo le sopracciglia e lui sospira.
«Va bene. Okay. Non ci proverò dopo che avrai accettato.»
«Lo prometti?» «Parola di scout.»
Ma se il ricordo non fosse destinato a rimanere tale?
Mai si sarebbe immaginata di ritrovarsi davanti, qualche tempo dopo, proprio lui, l'uomo che le ha fatto battere il cuore, Parker.
Giorno dopo giorno è impossibile non rendersi conto della tenacia del nostro uomo, così come è impossibile non soffrire insieme alla protagonista, perché proprio grazie alla narrazione tramite il suo punto di vista ci ritroviamo complici di un loop che non ci nasconde niente: non ci nasconde la sua malattia, la sua speranza, non ci nasconde la sua forza ma nemmeno i suoi sogni.
Il suo cuore.
Il suo coraggio.
Non esiste persona più coraggiosa di lei, eppure quando quando si tratta di quel noi che con così tanta fatica sta nascendo nonostante lo combatta così fortemente, non si sente altro che una codarda a nascondere la sua malattia a Parker e a tutto il resto del mondo, non volendo che anche lui la veda come nient'altro che quello, la sua malattia, la stessa che già le ha tolto così tanto durante la sua giovane vita.
Una volta qualcuno mi ha detto che non si tratta di sapere se c’è vita dopo la morte, ma se si è vivi prima di lasciare questo mondo.
Non credevo di potermi sentire di nuovo viva.
Non fino a quando ho conosciuto di Parker.
Pagina dopo pagina è impossibile non innamorarsi di Parker e del suo cuore d'oro, della sua ironia, del suo amore per il prossimo e per gli animali, ma soprattutto della sua tenacia, perché quando si tratta di Aundrea non possiamo definirlo in altro modo se non tenace, una persona che sa cosa vuole e che farebbe di tutto per avere solo un'altra chance, quella stessa che a volte la vita sembra non darci.
Eppure a volte la lezione più dura che ci tocca imparare è che non abbiamo scelta quando si tratta non solamente di noi, ma anche di chi decide di camminarci accanto.
Non son mai pronta per libri del genere e diciamocelo, con una trama simile dubito lo sarei mai stata eppure qualcosa in me spingeva verso questo libro. Forse masochismo? Non saprei.
Ad ogni modo quando mi son trovata ad immergermi in questa storia, mai avrei pensato di innamorarmi così profondamente di due personaggi, della resilienza di Aundrea ma soprattutto del suo modo di fare.
Trattare tematiche così importanti come la malattia in un romance credo sia una cosa complicatissima, perché finire nel cliché è un attimo, ridurre il libro al lato romance pure ma rendere la malattia un cardine dell'opera senza nulla nascondere? Son pochi i libri che ho apprezzato simili.
Quello che non mi aspettavo? Un'armonia in ogni sua parte, un'esplosione di agonia e speranza, di bellezza, di amore e di realtà, qualcosa che spicca come un gioiello.
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