lunedì 18 dicembre 2023

IL NARRATORE DI STORIE di Rita Nardi


Sogna in grande, Trinity. Era la frase con cui papà mi dava la buonanotte. Si sedeva sotto il nostro acchiappasogni e mi leggeva i suoi racconti per spazzare via gli incubi. Ora che lui non c’è più, passo le sere a bordo della mia auto, con il finestrino abbassato, il cappuccio in testa e la musica dei Bee Gees che sovrasta il rumore delle onde. D’altronde, qui a Seafolk, non c’è nulla da fare. Ma la monotona routine a cui sono ancorata sta per essere stravolta dall’arrivo di Acher Morris. Mia madre ha deciso di ospitarlo per aiutare la sua migliore amica, ma io non lo voglio in casa mia. Per quanto mi riguarda, può mettere in valigia le sue immacolate camicie di lino e uscire dalla porta, con i suoi odiosi ricci e i suoi finti sorrisi educati. Voglio che se ne vada dallo studio in cui mio padre scriveva le sue storie solo per me. Voglio che fugga lontano dalle mie parole taglienti, dalla mia rabbia che sobbolle, dai miei sbagli a cui risponde con irritanti silenzi. Eppure, solo lui riesce a scovarmi al faro quando voglio stare da sola. Solo lui non mi volta le spalle quando esplodo. Solo lui capisce il mio dolore. Noi due, tempesta e quiete, insieme, ci completiamo.

#prodottofonitodaGarzanti

#copiaomaggio

Ho lasciato decantare le emozioni che mi ha provocato questo libro. Non sono stata in grado di parlarne subito perchè mi ha davvero sconquassato l'anima, la mente e il cuore. Ho ritrovato simboli e dettagli che anche nella mia vita hanno fatto la differenza, ho un ritrovato un papà che scrive storie e strappato alla vita troppo in fretta, una figlia che non vuole più vivere e dei suoi amici, di Archer ma è anche la mia storia, quella dell'autrice o di chiunque altro abbia vissuto quel dolore viscerale che ti anestetizza. Trinity non ha più voglia di niente, tutto svanisce insieme al suo papà. Vive delle sue storie, non ha uno scopo, non ha un futuro e sembra che nessuno gli riesca a dare conforto. Non dorme più, non è più lei. Molte volte ho avuto la sensazione di volerla abbracciare e scuoterla perchè bisogna andare avanti lo stesso. In mio aiuto è arrivato il cugino che dal nulla le ha stravolto la vita, un rapporto così come il loro è raro. Li ho adorati fin da subito perchè li ho sentiti davvero vicini, come se avessi visto un film. I gesti di Archer, le sue parole dure e il suo amore per lei. di un'intensità devastante. 


"Era una macchia di colore blu in un mondo in bianco e
Acher era... un motivo.
Un motivo per svegliarsi al mattino e affrontare la gior
Un motivo per non chiudermi in me stessa, per confrontarmi con la vita.
Un motivo per non lasciarmi andare." 

Due anime tormentate dalla crudeltà della vita, traumi che lasciano cicatrici invisibili e indelebili, ma quella piccola speranza c'è sempre. Trinity segue la luce, forse p stato il suo papà a lasciarle accesso un piccolo lampione mentre andava via e lei la vede e la segue. E' troppo facile perdersi quando nessuno dei tuoi amici o tua mamma comprende. Bisogna essere salvati, soprattutto è necessario dormire per avere la mente lucida. Trinity affronta davvero l'inferno, si chiude in se stessa, ma a che prezzo? Perdere gli amici di sempre e nascondere la testa sotto al cuscino???? Eh, no. No. 

L'amore, le passioni, la vita in qualche modo ti ripaga e ti fa incontrare un Archer qualsiasi in ogni forma in cui ritenete possibile, persone, animali, libri, musica e vi salva. Trinity e Archer ne sono l'esempio, quando tutto sembra perduto nel buio bisogna mettersi a cercare la luce, afferrarla e non lasciarla andare.

"Quindi avevi ragione papà. Sin dall'inizio. Dovevo solo crederci un pó di più, sognare un pó di più. Ma finalmente ho capito. Sono io il mio narratore di Storie." 



PS: la chicca é il segnalibro.

PPS: le citazioni sono tantissime e visto che non le posso riscrivere tutte, vi consiglio di leggerlo.

                                    

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