mercoledì 6 luglio 2016

POSSESSION ASCESA di Valentina C. Brin

Londra, 1680. Per il giovane Charles Rochester, marchese di Bolton ed erede del duca di Norfolk, desiderare un uomo è inaccettabile: la feroce attrazione che il nuovo servo suscita in lui deve essere soffocata a qualunque costo. Tuttavia non è facile costringere il cuore a tacere quando coloro che dovrebbero comprenderti ti tradiscono e l'unica persona leale sembra essere la sola da cui cerchi disperatamente di scappare. Per Dorian Pratt, invece, non c'è speranza: capisce subito di essere perduto non appena posa gli occhi sul suo signore. Sa bene che non potrà mai averlo, eppure impedire al proprio corpo di reagire in sua presenza sembra essere impossibile.
Quando i pericolosi segreti nascosti tra le mura di Norfolk House vengono a galla, tutto precipita. C'è solo un modo in cui Charles può sperare di tenere Dorian con sé, ma per poterci riuscire deve essere pronto a sacrificare il valore più importante che Dio gli ha donato: la propria umanità. 
I torti non si perdonano e per il sangue versato c'è sempre un prezzo da pagare.
Che la vita di Dorian Pratt sia singolare, il ragazzo lo ha capito bene fin dalla nascita e come lui anche tutti quelli che lo circondano. Nell’orfanotrofio in cui vive, infatti, il giovane non passa inosservato. È bello, di una bellezza angelica e pura, quasi femminile ed ha un dono: ha delle premonizioni attraverso i sogni. Tutto quello che sogna, infatti, si realizza nel tempo. Così, quando viene scelto tra tanti, per entrare a lavorare nella servitù della magione dei duca di Norfolk, Dorian si accorgerà, una volta arrivato, di trovarsi in un posto già “visto”.

«L’eclissi era tra i due disegni. La prevedevi’»«No, signore, io…» […]«Hai ritratto anche il labirinto.» Dorian si strinse nelle spalle. «Disegno tante cose.»«La regina lo ha fatto costruire tanti anni fa. È nel giardino sul retro, ed è identico a quello che hai disegnato tu: la stessa torre, lo stesso fogliame, lo stesso percorso intricato.» […] «Il labirinto, l’eclissi… i tuoi potrebbero essere semplici disegni, ma nelle mani sbagliate sarebbero male interpretati. Dovresti bruciarli.»
Ci troviamo alla fine del diciassettesimo secolo, in un Inghilterra segnata dall’instabilità religiosa. Nonostante la maggioranza della popolazione segua il credo protestante, esistono ancora piccoli nuclei cattolici. Non è semplice per il giovane Dorian mantenere un basso profilo. Se solo venisse scoperto, il minimo che gli potrebbe accadere, sarebbe un’accusa di stregoneria con conseguente condanna al rogo. Messo in allerta dal maggiordomo dei Rochester, Dorian si sforza di comportarsi normalmente. 
Ma non è solo quello il pericolo più grave da cui deve guardarsi. L’arrivo del figlio del duca, Sir Charles Rochester, lo sconvolge ancora di più.
Diavolo, era proprio bello come aveva detto Agnes, forse persino di più. Aveva un volto regolare, labbra sottili e folti capelli neri; occhi che sembravano contenere migliaia di mondi e vibravano di fascino, irrequieti e intelligenti.Ci misero un istante per spogliargli l’anima.
Dorian è confuso, prova sensazioni strane e pericolose. Perché, si domanda, se solo il pensiero corre al giovane, il suo corpo freme e reagisce in modo anormale? Non può desiderarlo come di solito si fa con una donna, eppure il richiamo della carne è tanto forte da terrorizzarlo. Ma se la sua condizione risulta drammatica, quella di Charles rasenta la pazzia. 
Si trovò a fissare grandi occhi cerulei e lineamenti delicati, quasi femminei, e labbra così carnose da ricordare quello di una puttana. Una bellezza innegabile che lo indispettì più di quanto potesse immaginare, perché il volto di quel servo – un dannato ragazzino nato e cresciuto nella povertà – sembrava essere plasmato dal dono divino di Michelangelo in persona.
Per uno come lui, proveniente da una delle famiglie cattoliche più bigotte, è davvero inconcepibile provare attrazione per un altro uomo, e non solo. Dorian lo turba a tal punto da minare tutte le certezze. Il fuoco di una malsana passione lo divora, lo scuote nel profondo. Il suo credo vacilla, la stessa esistenza subisce un cambiamento radicale e la ragione perde, pian piano, il contatto con la realtà.  
«Tu sei veleno. Mi sei entrato dentro quando cercavo di tenerti fuori e sei riuscito a contaminarmi. Dannazione, non lo vedi? Mi stai mandando a pezzi!»
 Deciso a non lasciarsi andare, Charles reagisce con violenza e arroganza ma la tentazione è troppo forte e incontrollabile. Davanti a Dorian perde la capacità di giudizio e, come se gli si annebbiasse la mente, si trasforma, dando libero sfogo al suo lato oscuro. Combattuto tra il desiderio bruciante e il terrore di non essere un buon cattolico, non può far altro che trattare male il ragazzo. La sua è una necessità, il solo modo che ha per non sprofondare nella palude viziosa del peccato. La sua unica salvezza è quella di allontanarsi dalla magione, tornare a frequentare i compagni di corso, andare a donne, comportarsi come un uomo normale, insomma. Peccato non sia così semplice. Nonostante gli sforzi, infatti, Charles non riesce a dimenticare il volto angelico del servo.

Le cose precipitano quando, tornato a casa, scopre un torbido segreto. L’atroce verità lo sconvolge oltre ogni dire, annientandolo definitivamente. Il suo mondo viene stravolto, i valori saltano, i sentimenti si snaturano. Non c’è più pace e il giovane duca si ritrova solo a combattere i suoi demoni. Una sequela di azioni scellerate lo avvicinano sempre di più all’orlo del baratro. L’ossessione per Dorian è l’unica cosa concreta cui aggrapparsi. Per stare con lui, Charles è disposto a tutto, anche a venire a patti con il diavolo. E sì, perché il suo comportamento, d’ora in avanti, sarà guidato solo da un’insensata e diabolica brama di possesso.

«Quest’ira, questa agitazione, questa dannata voglia… Mi stai consumando, Cristo. Tu un volgare ragazzo di strada!»
 La discesa verso l’inferno è veloce e inarrestabile. Charles non ha la forza sufficiente per opporsi. Sarà la rabbia ad avere il sopravvento e a corroderlo dall’interno, la stessa che gli annienterà la ragione e gli avvelenerà il cuore.

“Possession Ascesa” è un noir avvincente in cui, fin dall’inizio, si capta la componente misteriosa che, nel corso della lettura, si sviluppa e lascia il segno indelebile. Come un cobra, la storia affascina e avvolge il lettore nelle sue spire, lo ipnotizza con le varie sfaccettature caratteriali dei personaggi, gli gira intorno permettendogli di comprendere, fino in fondo, il loro dramma esistenziale. Lo ammalia, con l’ottima scelta dell’ambientazione, in fine lo soffoca in un crescendo di immagini gotiche e drammatiche, tanto sublimi quanto terrificanti, impossibili da arrestare. Così, quasi fossimo accompagnati dall’eclissi iniziale, ci immergiamo con naturalezza e senza accorgercene, in un’epoca oscura e bigotta, ne respiriamo l’aria, assistiamo impotenti al corso degli eventi.

Il finale ci trasporta al secondo atto, forse definitivo, di una storia sconvolgente che attendo con ansia.
Consigliatissimo!



1 commento:

  1. Oddiooooo, ma che meraviglia!! QueenAnne, non so davvero come ringraziarti per le bellissime parole!! *___* Sono felice che Possession - Ascesa ti sia piaciuto, e per quanto riguarda il secondo libro prometto che non vi farò attendere molto. Grazie per avermi dedicato il tuo tempo e grazie a tutte le Cosmogirls per avermi dedicato questo spazio.

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